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ARCHIVIO | 150 ARTICOLI

CBAM: nuovi adempimenti per le imprese

Il Carbon Border Adjustment Mechanism, ai più noto come CBAM, è un nuovo tributo ambientale introdotto dall’Unione Europea per ridurre le emissioni di gas serra a livello globale. Il meccanismo applicativo è stato al centro di un importante intervento di semplificazione e rafforzamento ad opera del Regolamento UE 2025/2083 (pubblicato in G.U. dell’UE lo scorso 17 ottobre), che ha modificato l’originario Regolamento UE 2023/956.

HASI, modello virtuoso per chiudere il cerchio dei rifiuti industriali

La gestione dei rifiuti industriali evolve verso modelli avanzati di economia circolare, sostenuta da un sistema impiantistico capillare, accordi con grandi gruppi industriali – da Lamborghini a Fincantieri – e acquisizioni mirate per recuperare anche i materiali più complessi. È la traiettoria seguita da Herambiente Servizi Industriali (HASI), società creata nel 2014 dal Gruppo Herambiente guidata da Federica Ravaioli, ingegnera ambientale e Direttrice Generale dal maggio 2024.

Innovazione e filiere sostenibili: la risposta di Aliplast alle sfide del riciclo plastico

Il settore del riciclo plastico sta attraversando una fase di profonda trasformazione. Da un lato, l’aumento della pressione competitiva internazionale, alimentata dall’ingresso di materiali vergini a basso costo provenienti da Paesi extra-UE, sta mettendo a dura prova la tenuta economica delle filiere europee. Dall’altro, l’evoluzione normativa – dalla Direttiva SUP (Single Use Plastics) al nuovo regolamento PPWR (Packaging and Packaging Waste Regulation), fino alla discussa Plastic Tax – impone standard sempre più stringenti in termini di riciclabilità, contenuto minimo di riciclato e tracciabilità.

Rifiuti e plastica: tra obblighi normativi europei e obiettivi di sostenibilità

L’obiettivo prioritario in materia di rifiuti perseguito a livello europeo (e quindi nazionale) è quello di garantire l’uso efficiente delle risorse e la realizzazione dell’economia circolare. Tale obiettivo è stato perseguito con una serie di atti regolamentari e di indirizzo realizzati attraverso il cosiddetto “Pacchetto Economia Circolare”*, con il “Programma nazionale per la gestione dei rifiuti” e con la “Strategia nazionale per l’economia circolare”.

Rifiuti urbani: ARERA sostiene qualità e investimenti

Con la pubblicazione della Del. 397/2025/R/rif, ARERA ha approvato il Metodo Tariffario Rifiuti (MTR-3), relativo al terzo periodo regolatorio 2026-2029, per la definizione delle entrate tariffarie, nonché delle tariffe di accesso agli impianti di trattamento dei rifiuti urbani (organico, indifferenziato).

Economia Circolare e gestione dei rifiuti urbani

Nel 2023 l’Italia si conferma tra i Paesi europei più virtuosi in materia di economia circolare, con un tasso di circolarità delle risorse pari al 21%, significativamente superiore alla media dell’Unione Europea, attestata al 12%, e in costante crescita nell’ultimo decennio. Tale risultato evidenzia l’efficienza del sistema industriale nazionale, capace di valorizzare importanti volumi di materiali riciclabili e di ridurre la dipendenza dalle risorse primarie. A livello comunitario, l’UE importa circa quattro volte più materiale riciclabile di quanto ne esporti, un dato che segnala l’esistenza di un mercato ancora non pienamente equilibrato.

I possibili impatti della Direttiva Case Green

L’Italia non ha ancora recepito la Energy Performance of Buildings Directive, avrà tempo sino al gennaio 2026. Tra le ragioni di questa attesa – si consideri che la direttiva è del maggio 2024 – vi è sicuramente la portata dell’impatto sul nostro Paese che, anche per le particolari caratteristiche del nostro patrimonio edilizio, è probabilmente tra i più forti in Europa.

Real Estate: nel 2024 crescono gli acquisti di case meno energivore

Crescono gli acquisti di ‘case green’ in Italia. Per il mercato immobiliare il 2024 è stato un anno positivo, con una crescita delle compravendite residenziali e delle prime case e un’accelerazione per le abitazioni meno energivore, considerati i crescenti costi delle bollette. Prospettive positive anche per il 2025 grazie ai tassi di interesse sui mutui, in consistente calo e previsti ancora in diminuzione nei prossimi mesi. 

Incentivi Fiscali 2025 per l'Edilizia: opportunità e novità

Nel panorama dell'edilizia italiana, gli incentivi fiscali rappresentano uno strumento fondamentale per sostenere la crescita del settore, soprattutto per promuovere la riqualificazione energetica degli edifici nell’ottica della salvaguardia del clima.  Nel 2022 il parco edilizio europeo è stato responsabile del 37% delle emissioni climalteranti responsabili di effetto serra e inquinamento dell’atmosfera, e per contrastare questa tendenza, la recente Direttiva EPBD IV emanata dall’Unione Europea – che dovrà essere recepita dagli Stati membri entro il 29 maggio 2026

La Direttiva Case Green: obiettivi e timing

Negli ultimi anni, si è affermata all’interno dei confini eurounitari una variegata architettura normativa preordinata al raggiungimento di ambiziosi obiettivi sul piano della riduzione di emissioni di gas a effetto serra. In primis, si punta al conseguimento della neutralità climatica entro il 2050 e, a livello “intermedio”, alla riduzione entro il 2030 delle emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990.

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