Numero 115 - Certificati bianchi: verso una svolta?

07 maggio 2019

Analisi

Il meccanismo dei certificati bianchi: l’attesa di una svolta ed i suoi costi

Sulla bontà e l’adeguatezza del meccanismo dei certificati bianchi abbiamo scritto e discusso molto negli ultimi anni. Si tratta certamente di uno strumento che è divenuto un riferimento ‘virtuoso’ nel contesto europeo e che è stato a lungo motivo di orgoglio per il nostro Paese, riuscendo a promuovere e sostenere, in modo efficiente ed efficace, la realizzazione di interventi di efficienza energetica.

Per questo, negli ultimi anni, quando una persistente scarsa liquidità sul mercato dei TEE ha compromesso l’equilibrio domanda-offerta, che per lungo tempo aveva garantito stabilità agli investitori e costi sostenibili per il sistema, si è avviato un acceso dibattito sull’opportunità di mettere in discussione l’impianto.

Approfondimento

Certificati bianchi: se il conto lo pagano solo i soggetti obbligati

I certificati bianchi rappresentano il principale meccanismo italiano per il sostegno all’efficienza energetica, tarato per stimolare gli interventi di maggiori dimensioni, come quelli nel settore dell’industria. Di recente il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima, lo strumento previsto dalla Commissione Europea per l’attuazione a livello nazionale dei nuovi obiettivi climatici fissati per il 2030, ha ribadito la fiducia nel meccanismo dei certificati bianchi, da cui ci si aspetta un contributo al 2030 di circa 15 Mtep aggiuntivi di risparmi (simile a quello richiesto per il 2020), ma attraverso un impianto comunque rimodulato per stimolare investimenti anche e soprattutto nel settore civile, quello in cui si riscontra un potenziale di risparmio maggiore.

Approfondimento

Certificati bianchi: non può sempre essere colpa dei distributori

Come è noto, le imprese di distribuzione del gas naturale con più di 50.000 clienti finali – al pari delle imprese di distribuzione di energia elettrica - (c.d. “soggetti obbligati”) sono tenute ad adottare misure di incremento dell'efficienza energetica negli usi finali dell'energia, secondo obiettivi determinati dai competenti Ministeri (cfr. art. 16, D.Lgs. n. 164/2000).

Con appositi decreti ministeriali sono stabiliti gli obiettivi quantitativi annui globali a livello nazionale, nonché il sistema di ripartizione in capo a ciascun distributore obbligato.

Approfondimento

Finanziare l’efficienza energetica: il ruolo delle Energy Service Company

La diminuzione dei consumi energetici è, almeno sulla carta, la classica strategia win-win: fa bene ai bilanci delle imprese e dei consumatori privati, che possono sostenere costi meno elevati in bolletta, ed è positiva anche per la comunità nel suo complesso, che beneficia della riduzione delle emissioni associate alla produzione di energia. In linea teorica, dunque, sugli investimenti in efficienza non dovrebbero esserci dubbi, ma la realtà ci consegna un quadro molto distante da questa condizione ideale.

Il punto di vista

Evoluzione dei certificati bianchi: le risposte di Davide Crippa

Che cosa prevede il recentissimo decreto sulle linee guida operative in materia di certificati bianchi?

Il Ministero dello Sviluppo economico, di concerto con la Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, ha emanato il 30 aprile 2019 il decreto di approvazione della Guida operativa per promuovere l'individuazione, la definizione e la presentazione di progetti nell’ambito del meccanismo dei Certificati Bianchi prevista dal decreto attuativo modificato a maggio 2018.

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