Il 2020 era iniziato con il riaffacciarsi della speranza di un rientro della controversia tra Usa e Cina e con la fine dell’incertezza sull’uscita dalla UE della Gran Bretagna. Il mercato del petrolio si era andato rafforzando anche sullo sfondo di un contesto geopolitico sempre più complesso e dell’atteggiamento dell’“OPEC Plus” che dava segnali di voler controllare la produzione per ridurre l’eccesso di offerta.
La minaccia Covid-19 alimenta l’ombra della recessione, ma gli operatori sul mercato dei permessi di emissione sembrano essere più lungimiranti.
Appare ormai innegabile come la diffusione del Covid-19 abbia avuto un impatto a 360° sui mercati di tutto il mondo e come nel giro di un paio di mesi siano cambiate le prospettive a medio termine di una lunga lista di settori.
Non sappiamo per quanto ancora dovremmo fare i conti con l’epidemia di coronavirus, tuttavia ad oggi sembra abbastanza probabile che il Covid-19 ci accompagnerà per gran parte del 2020. Viste le poche informazioni in nostro possesso, la comunità scientifica è cauta nel fare previsioni sulla durata dell’epidemia. Secondo alcuni, la crisi durerà fino all’arrivo dell’estate mentre per altri il Covid-19 è destinato a rimanere in circolazione per lungo tempo e a diventare una delle influenze stagionali che tornano a manifestarsi ciclicamente.