Assopetroli-Assoenergia festeggia quest’anno 70 anni di attività, 70 anni di storia durante i quali l’Associazione si è progressivamente adattata ai costanti mutamenti dello scenario energetico ed economico italiano ed internazionale.
Il cammino inizia nel secondo dopoguerra, quando le aziende associate, nonostante difficoltà logistiche e di approvvigionamento, riscaldano le case delle famiglie italiane e, parallelamente, danno vita ad una tra le più capillari reti di distribuzione stradale di carburanti d’Europa.
Gli associati dell’allora “Assopetroli” rientrano a pieno titolo tra i protagonisti dello sviluppo economico dell’Italia, accompagnando l’avvio dell’industrializzazione del paese, storicamente a vocazione contadina.
Il boom economico degli anni ‘60 porta con sé anche una rivoluzione culturale, dove il comfort acquista sempre maggior peso. I beni di consumo diventano il simbolo di questo benessere: elettrodomestici, case e soprattutto automobili, che toccano quota 1 milione di immatricolazioni. Sono gli anni della motorizzazione di massa e quindi della contestuale crescita dei consumi di prodotti petroliferi, con la benzina “super” e il gasolio riscaldamento che si impongono sul mercato.
Nell’immaginario collettivo, sono gli anni delle gite fuori porta, con le famiglie a bordo di una Cinquecento strabordante di valige. In questo contesto, l’attività di Assopetroli si è concentrata sulla garanzia delle forniture.
Nel corso dei decenni, si assiste ad un forte cambiamento del panorama di riferimento che diventa sempre più sfidante: la sostenibilità ambientale, la necessità di razionalizzare la rete di distribuzione dei carburanti, la liberalizzazione del mercato, la diffusione di nuovi carburanti e combustibili, sono alcune delle nuove sfide che l’Associazione si trova ad affrontare.
Dalla prima Presidenza - quella di Giovanni Spantigati - fino ad oggi, sono innumerevoli i dossier presi in carico dall’Associazione, alcuni dei quali sono rimasti nella memoria di molti addetti del settore e non. Tra i temi più celebri merita una menzione la cosiddetta “Robin Hood Tax”, introdotta inizialmente come un’addizionale Ires del 5,5% sugli extra profitti, imposta alle aziende attive nel settore dei servizi energetici e petroliferi che hanno maturato nel periodo di imposta precedente un volume di ricavi superiore ad euro 3 milioni ed un reddito imponibile superiore ad euro 300 mila. Dopo 7 lunghi anni di serrato confronto, Assopetroli ottiene finalmente l’abolizione di questa controversa misura, della quale viene riconosciuta l’incostituzionalità.
Un’altra materia per molto tempo al centro dell’attività dell’Associazione è il riconoscimento del privilegio sulle accise, una misura fondamentale per equiparare compagnie petrolifere e rivenditori in termini di garanzie sul credito derivante dalle accise corrisposte allo Stato da un cliente fallito. Dopo anni di proteste, proposte e rivendicazioni, l’Associazione ottiene l’allargamento di questo privilegio ai rivenditori.
Ancora, al 2009 risale il divieto di impiegare i combustibili liquidi ad uso riscaldamento, imposto da una legge della Regione Lazio, in attuazione del Piano di Risanamento della Qualità dell’Aria. Grazie all’intervento di Assopetroli, supportato da evidenze scientifiche attestanti l’infondatezza del divieto e prodotte da enti di ricerca indipendenti, si arriva nel dicembre 2016 al ristabilimento dello status quo.
Il 2011 è un anno storico per Assopetroli, poiché rinnova il proprio nome, diventando Assopetroli-Assoenergia, al fine di rendere ufficiale l’impegno che l’Associazione già da diversi anni ha assunto nel difendere gli interessi delle aziende attive nel settore dei servizi energetici, promuovendo l’efficientamento energetico e lo sviluppo delle energie rinnovabili.
Venendo ai tempi più recenti ed in un contesto in continuo divenire, non si può non citare un altro grande tema che negli ultimi quattro anni ha monopolizzato l’attenzione di Assopetroli-Assoenergia. Una nuova piaga si diffonde a macchia d’olio nel settore dei carburanti, con esiti devastanti: l’illegalità. È il Presidente Franco Ferrari Aggradi a scoperchiare il vaso di pandora di un fenomeno evasivo dal valore multimiliardario, che guadagna il primo posto nell’agenda del mandato del nuovo Presidente entrante ed attualmente in carica, Andrea Rossetti.
Oltre quattro anni di interlocuzione serrata con le Istituzioni e l’amministrazione finanziaria portano all’apertura del Tavolo della Legalità, insediatosi presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e coordinato dal Sottosegretario De Micheli. Al tavolo partecipano, oltre all’Associazione e ad altre associazioni di categoria, i rappresentanti del MEF, della Guardia di Finanza, dell’Agenzia delle Dogane, dell’Agenzia delle Entrate, della direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo. I lavori proseguono e nel 2019, oltre al MEF, prende parte alle attività anche il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSe).
Dal costante confronto scaturiscono alcuni primi incoraggianti risultati, dapprima con la legge di Bilancio 2017, poi con la legge di Bilancio 2018, alle quali si deve l’introduzione di una nuova disciplina per i depositi fiscali che, nelle intenzioni, avrebbe dovuto eradicare il problema. Tuttavia, alcuni vulnera contenuti nelle norme, uniti alla costante capacità di adattamento dei soggetti che operano nell’illegalità, non consentono ancora di mettere la parola fine all’annosa questione. Ciononostante, Assopetroli-Assoenergia mantiene alti l’attenzione e l’impegno: tra i capisaldi del programma di Andrea Rossetti (nuovamente candidato alla Presidenza alle elezioni del 15 maggio) c’è infatti la promozione di quella che potrebbe essere una soluzione definitiva: l’eliminazione del sistema delle lettere d’intento, identificato come uno dei principali sistemi adottati per effettuare il salto d’imposta, e l’estensione del meccanismo del reverse charge al settore dei carburanti.
In ogni questione affrontata in questi 70 anni di storia la capacità di adattamento, lo spirito di apertura e il leale e qualificato confronto sono sempre stati i tratti distintivi dell’Associazione, che non intende arroccarsi sulla difensiva, bensì si propone come uno dei protagonisti della transizione energetica. Neutralità tecnologica e apertura all’offerta di nuovi carburanti e di nuovi servizi per la mobilità sono al centro dell’impegno delle nostre aziende, che sono pronte ad accettare le sfide di oggi e di domani. Sfide che solo un’innovazione costante può consentire di affrontare