Nel 2013 alcune imprese associate ad Assogasliquidi/Federchimica cominciarono ad esplorare le opportunità offerte dalla distribuzione del GNL dapprima negli usi industriali e subito dopo negli impieghi del prodotto nel trasporto stradale pesante. Sempre nel 2013 veniva diffusa dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco la prima linea guida in materia di prevenzione incendi avente ad oggetto il GNL: è infatti del marzo 2013 la “Guida tecnica ed atti di indirizzo per la redazione dei progetti di prevenzione incendi relativi ad impianti di alimentazione di gas naturale liquefatto (GNL) con serbatoio criogenico fuori terra a servizio di stazioni di rifornimento di gas naturale compresso (GNC) per autotrazione.”.

Fu proprio l’intuizione dell’allora Capo del Corpo dei Vigili del Fuoco - che sottolineò ad Assogasliquidi le forti assonanze tra la logistica di stoccaggio e di distribuzione del GPL con quelle tipiche del settore del GNL – a spingere la nostra Associazione ad “investire” risorse economiche, culturali e tecniche nello sfidante sviluppo di una filiera del GNL in Italia: partendo dall’expertise maturata negli anni sul GPL e consapevoli (allo stesso tempo) delle differenze tecniche e di mercati di sbocco tra i due prodotti.

All’epoca il dibattito era incentrato sul famoso dilemma “Prima l’uovo o la Gallina?” e cioè: è possibile cominciare a sviluppare gli impianti di distribuzione senza disporre di una forte domanda di prodotto che potesse sostenere gli investimenti di assoluta rilevanza da fare per la nascita in Italia delle infrastrutture di approvvigionamento?

A 5 anni dall’apertura del primo punto vendita di distribuzione di GNL quale carburante sono stati compiuti enormi passi avanti.

La crescita della rete di distribuzione del GNL ed i numerosi progetti di infrastrutture di Small Scale LNG (i cui dettagli verranno esposti nei successivi articoli di approfondimento) sono la conferma dell’efficacia dell’impegno che le imprese hanno posto per lo sviluppo di tale comparto, così come di quello che Assogasliquidi – quale associazione di riferimento dell’intera filiera – ha profuso per far sì che il mercato che andava sviluppandosi potesse contare su norme tecniche, fiscali ed autorizzative che fossero di stimolo e non di ostacolo.

Forti delle esperienze maturate nel settore del GPL, abbiamo fornito il nostro contributo tecnico (anche tramite appositi studi) al Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco che già nel 2014 istituivano un apposito gruppo di lavoro (che vedeva la partecipazione della nostra Associazione e dell’Università di Pisa). Lo stesso Corpo dei VVF nel 2015 portava a compimento la “Guida tecnica ed atti di indirizzo per la redazione dei progetti di prevenzione incendi relativi ad impianti di alimentazione di gas naturale liquefatto con serbatoio criogenico fisso a servizio di impianti di utilizzazione diversi dall’autotrazione” e la “Guida tecnica ed atti di indirizzo per la redazione dei progetti di prevenzione incendi relativi ad impianti di distribuzione di TIPO L-GNL, L-GNC e L-GNC/GNL per autotrazione.”. Due pietre miliari moderne nello strumento e fondamentali nel loro contenuto sulle quali si è basato lo sviluppo della rete di distribuzione del GNL fino ad oggi.

Intanto le imprese – sulla spinta di una forte innovazione e sviluppo tecnologico – avevano già fatto un passo avanti: l’obiettivo era ed è tutt’ora la disponibilità in Italia delle infrastrutture di approvvigionamento, in un’ottica di maggiore sicurezza energetica, competitività dei prezzi, copertura della rete anche per il Sud del nostro Paese e indipendenza del sistema gas.

Anche per tale aspetto, l’intuizione del Ministero per lo Sviluppo Economico è stata fondamentale: con il recepimento della direttiva DAFI sono state definite le procedure amministrative autorizzative per i depositi di Small Scale LNG. Alcune imprese associate ad Assogasliquidi - “buttando il cuore oltre l’ostacolo” – iniziarono l’iter amministrativo giungendo a disporre della relativa autorizzazione in soli 7 mesi. Assogasliquidi, anche in questo caso, ha seguito “passo passo” tali sviluppi mettendo a disposizione delle aziende e delle amministrazioni competenti le proprie conoscenze tecnico/normative in uno sforzo comune che ha dato risultati a nostro avviso più che positivi.

Molto altro è stato fatto in questi anni sia per un ulteriore sviluppo della normativa in materia di prevenzione incendi, così come di quella fiscale; molto c’è ancora da fare come, per esempio, per quanto riguarda la nascita del mercato del bunkeraggio marino a GNL: ma, anche per tale segmento, siamo certi che le amministrazioni competenti sapranno fornire in tempi brevi al settore norme di riferimento omogenee, quanto più possibile standardizzate e semplificate.

Siamo altresì certi che le imprese (di tutta la filiera) sapranno cogliere la sfida della decarbonizzazione anche nel settore del bunker marino e che sono già pronte ad investire risorse importanti per fare del nostro Paese il punto di riferimento nel Mediterraneo per il trasporto marittimo a GNL.

Assogasliquidi è sempre stata convinta che la forza dei nostri settori è poter rappresentare tutta la filiera complessiva dei mercati, per cogliere le sinergie e le opportunità offerte da tutte le expertise presenti (stoccaggio, logistica, distribuzione, servizi di trasporto e tecnico/impiantistici) e, in tal senso, continuerà massimo l’impegno della nostra Associazione accanto alle Imprese e come interlocutore delle Pubbliche amministrazioni.