Negli ultimi anni si è sviluppata l’attenzione sul GNL non solo per la diversificazione delle fonti di approvvigionamento di gas naturale ma anche per l’uso diretto in forma liquida come combustibile nei trasporti pesanti e marini. Tale uso si inquadra nell’ambito del processo di decarbonizzazione dei porti, di riduzione dell'impiego di combustibili fossili, di efficientamento energetico e riduzione delle emissioni inquinanti.
Il 22 ottobre 2014 il Parlamento europeo e il Consiglio hanno approvato la Direttiva DAFI, con l’obiettivo dello sviluppo di un mercato ampio dei carburanti alternativi, tra cui il GNL, e delle loro infrastrutture, al fine di ridurre le emissioni inquinanti nel settore dei trasporti.
A seguito di un processo di consultazione pubblica avviato nel 2015, il governo italiano ha recepito tale Direttiva (2014/94/UE) tramite il Decreto Legislativo n. 257, approvato il 16 dicembre 2016 ed entrato in vigore il 14 gennaio 2017. Il decreto, che attua la DAFI a livello nazionale, prende in considerazione come combustibili alternativi l’elettricità, l’idrogeno e il gas naturale, dedicando a quest’ultimo ampio spazio, in particolare con l’Allegato III - Quadro Strategico Nazionale che presenta una sezione incentrata sullo sviluppo del gas naturale liquido (GNL) per la navigazione, per il trasporto stradale e per altri usi, tramite infrastrutture che vengono convenzionalmente identificate come GNL di piccola taglia (Small scale LNG-SSLNG). Il documento sancisce l’importanza strategica di avere sul territorio italiano depositi di GNL con una capacità tale da permetterne il rifornimento diretto, superando così l’attuale dipendenza dalle fonti estere. Tale obiettivo è stato ribadito dalla SEN 2017 e, recentemente, dalla Proposta di Piano Energia e Clima (PNIEC) di cui è in corso la stesura definitiva.
Qual è la situazione in Italia? Ad oggi (ottobre 2019), sono tre gli impianti di rigassificazione operativi (Panigaglia, Livorno, Porto Levante), per una capacità complessiva di 15,8 miliardi di metri cubi. L’ultimo rigassificatore realizzato è quello situato al largo di Livorno, OLT Offshore LNG Toscana, è stato il primo impianto di rigassificazione flottante (FSRU) al mondo. La soluzione del rigassificatore galleggiante presenta diversi vantaggi, tra i quali l’economicità: rispetto alla costruzione di impianti a terra in quanto utilizza navi metaniere non più in esercizio che vengono adattate in cantiere e successivamente trasportate sul sito di attività in mare, spesso distanti dalla terraferma, come il caso di OLT, posizionata a 22 chilometri dalla costa tra Livorno e Pisa.
Proprio per rispondere alla richiesta di disponibilità sul territorio italiano di GNL per i trasporti, il 12 marzo 2019 OLT ha avviato un processo autorizzativo, presso il MiSE e il MIT per la realizzazione delle modifiche impiantistiche necessarie per offrire anche questa tipologia di servizio. Contestualmente OLt ha avviato le verifiche ambientali presso il MATTM e di sicurezza presso il Comitato Tecnico regionale (con riferimento alla normativa Seveso) e l’Autorità Marittima di Livorno (per la sicurezza marittima), e infine presso l’agenzia delle Dogane e dei Monopoli (per l’autorizzazione relativa agli aspetti fiscali e doganali). Presumibilmente, l’iter autorizzativo si concluderà a breve considerando che sono stati acquisiti tutti i pareri, compresa l’intesa regionale, ad eccezione di quelli ambientali.
Il decreto legislativo n. 257 definisce infatti strategiche le infrastrutture di stoccaggio di GNL che potranno permettere ai distributori di GNL destinato ai trasporti e agli usi industriali di approvvigionarsi direttamente in Italia piuttosto che dai depositi esteri (Francia, Spagna e Belgio) come attualmente avviene. Per raggiungere gli obiettivi previsti nel Quadro Strategico Nazionale all’orizzonte 2025-2030, risulta quindi di cruciale importanza la realizzazione di un numero adeguato di punti di rifornimento sia nei porti marittimi appartenenti alla rete centrale TEN-T (“Trans-European Transport Network”), che nei principali porti della navigazione interna, così come sulla rete stradale per veicoli pesanti alimentati a GNL. Mentre la realizzazione di punti di rifornimento per navi e traghetti è ancora indietro, il numero di distributori di GNL per autotrazione sta crescendo esponenzialmente negli ultimi anni (ad oggi in Italia 54 stazioni).
Attualmente, la capacità complessiva dei depositi di GNL, già autorizzati ed in corso di autorizzazione, si attesta a 82.000 mc, un livello tale da contribuire fortemente allo sviluppo del mercato del GNL come combustibile per i veicoli pesanti e per quelli marini.
Depositi GNL – progetti già autorizzati e in corso di autorizzazione
Fonte: MISE
Tre i progetti autorizzati, di cui due già in costruzione. Si tratta del progetto Higas, in località Santa Giusta – Oristano, avente una capacità di movimentazione massima annua di 350.000 m3. L’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio (MISE-MIT-REGIONE) è stata rilasciata il 17 gennaio 2017, meno di un anno dopo la presentazione dell’istanza. È previsto che i lavori di costruzione, avviati a dicembre dello stesso anno, si concludano nell’estate 2020, contestualmente alla consegna della nave per approvvigionamento GNL dedicata all’impianto. La Società sta valutando la possibilità di integrare il progetto anche con una sezione dedicata alla rigassificazione. Il secondo progetto in costruzione è il deposito costiero di Ravenna, della Depositi Italiani GNL, autorizzato a marzo 2018 e i cui lavori sono stati avviati a gennaio di quest’anno. I due serbatoi criogenici da 11.564 m3 ciascuno verranno realizzati all’interno dell’area industriale del Porto di Ravenna. Il GNL sarà trasportato al deposito da navi metaniere con capacità compresa tra 7.500 m3 e 27.500 m3, che verranno ormeggiate in corrispondenza della banchina esistente in concessione alla Società.
Tra le iniziative autorizzate rientra anche il progetto Edison, sempre a Oristano, i cui lavori di costruzione, non ancora avviati, dovrebbero concludersi nel 2022. Per una capacità di movimentazione massima annua (indice di rotazione) di 520.000 m3, il terminale verrà approvvigionato mediante gasiere di piccola taglia (capacità da 7.500 e 27.500 m3) mentre la distribuzione avverrà mediante autocisterne (4 baie di carico per 40 camion/giorno) e bettoline (terminal to ship) di capacità minima pari a 1.000 m3.
Si segnalano inoltre due progetti la cui procedura autorizzativa è in corso. Si tratta del progetto della IVI Petrolifera, società fortemente ancorata nel territorio, che ancora una volta riguarda il Comune di Santa Giusta, in provincia di Oristano. Nel corso del procedimento per l’autorizzazione ad installare un deposito costiero di stoccaggio di GNL, della capacità di 9.000 m3 costituito da 9 serbatoi criogenici da 1.000 m3 da localizzare nel Porto industriale di Oristano, per corrispondere alla specifica richiesta delle Autorità in sede locale, la Società ha modificato la localizzazione del deposito, integrando il progetto con la previsione anche di un impianto di rigassificazione. Attualmente è in corso la valutazione ambientale dell’intero progetto presso il MATTM. In attesa della VIA anche il deposito costiero di Porto Marghera, della Società Venice LNG, che avrà una capacità di stoccaggio complessiva di 32.000 m3, costituito da un unico serbatoio a pressione atmosferica, da realizzare in un’area attualmente inutilizzata e contigua all’esistente deposito oli minerali di proprietà della società DECAL S.p.A. Il deposito sarà alimentato da navi gasiere di piccola e media taglia (max 30.000 m3) in transito dal Canale Industriale Sud, mentre la distribuzione verrà effettuata attraverso autocisterne e metaniere di piccola taglia (bettoline). La realizzazione del deposito intende favorire l'uso di GNL come combustibile per veicoli pesanti e marini, sfruttando la posizione strategica accessibile sia alle rotte marittime sia a quelle terrestri. Il progetto prevede una movimentazione dei volumi di GNL per fasi: dai 150.000 m3 iniziali, si raggiungeranno a regime i 900.000 m3 annui movimentati.
Menzione a parte, infine, per il progetto di Isgas nel Porto di Cagliari che prevede, oltre al deposito costiero, un mini terminale di rigassificazione. Attualmente sono in corso la VIA e la valutazione preliminare da parte dell'Autorità Portuale di Cagliari; il deposito, la cui capacità di stoccaggio di GNL sarà di 22.608 m3, rifornirà anche l'attuale rete di distribuzione gas di Cagliari.
Da segnalare anche alcune manifestazioni di interesse (nelle aree di Napoli, Brindisi, Crotone, Porto Torres) che potrebbero sicuramente arricchire la disponibilità sul territorio nazionale (soprattutto nel Sud) di GNL da utilizzare per il trasporto stradale pesante e marittimo e per gli usi industriali e delle reti off grid.
Come risulta dai dati riportati, il sistema di approvvigionamento nazionale di GNL si sta configurando e vede numerose imprese impegnate a garantire uno sviluppo armonico del relativo mercato. A tal riguardo, il Ministero per lo Sviluppo Economico ha ribadito la massima attenzione a tutti i progetti volti a garantire la presenza sul territorio nazionale di infrastrutture di approvvigionamento e stoccaggio del GNL, anche in un’ottica di diversificazione delle fonti e di sicurezza energetica dell’intero sistema gas italiano.