Lo scoppio del conflitto in Ucraina ha posto al centro del dibattito il tema della debolezza strutturale del sistema energetico europeo e, in particolare, italiano. In questo quadro, la necessità di accelerare la transizione energetica verso fonti alternative ai combustibili fossili si è resa ancora più impellente e non più rinviabile.
Durante la Conferenza Stampa che ha seguito il Consiglio "Economia e finanza" del 7 dicembre, il Vicepresidente della Commissione Europea Valdis Dombrovskis ha annunciato l’inserimento del gas naturale e dell’energia nucleare nella tassonomia europea degli investimenti. La decisione verrà confermata con la presentazione del secondo atto delegato sulla tassonomia, ma sembra che la strada intrapresa dalle istituzioni europee vada in quella direzione.
L’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE) ha pubblicato ad ottobre il World Energy Outlook (WEO) 2021, pensato come guida alla conferenza sul cambiamento climatico COP26 e che intende analizzare gli impatti degli impegni di riduzione delle emissioni presi finora dai Governi di tutto il mondo e suggerire azioni aggiuntive necessarie a limitare il riscaldamento globale entro la soglia critica di 1,5 °C.
Il settore dell’energia è da tempo in una fase di profonda transizione. Il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ed efficienza, unito ad una forte innovazione tecnologica, sta infatti portando ad una rivoluzione della catena del valore e all’affermarsi di nuovi paradigmi di consumo e produzione, incentrati sulla generazione diffusa e su sistemi intelligenti di connessione e scambio con la rete.