La crisi energetica degli ultimi mesi ha reso ancora più evidente quanto sia importante per il nostro Paese accelerare la transizione energetica e ridurre la propria dipendenza dalle fonti fossili, in particolare dal gas importato dall’estero. Affinché ciò avvenga è necessario muoverci verso una progressiva elettrificazione dei consumi finali puntando con convinzione sullo sviluppo di nuove fonti rinnovabili, su un territorio, il nostro, ricco di risorse sia solari che eoliche. Se infatti installassimo 60 GW di nuovi impianti rinnovabili e sostituissimo progressivamente le caldaie a metano con delle pompe di calore elettriche nelle nostre case, riusciremmo nel giro di pochi anni a risparmiare una quantità̀ di gas pari a circa l’80-90% di quella importata ad oggi dalla Russia. Chiaramente, questi interventi devono essere accompagnati da uno sviluppo importante delle reti al fine di renderle pronte e funzionali al nuovo paradigma energetico.

Come Enel, già da diversi anni siamo a lavoro per ammodernare e innovare la nostra rete di distribuzione. La rete di E-Distribuzione, nonostante la complessità che la caratterizza - la sua lunghezza complessiva è pari a circa 1,1 milioni di km, 3 volta la distanza fra Terra e Luna! - è infatti già oggi una tra le più avanzate al mondo grazie alle numerose innovazioni tecnologiche che abbiamo introdotto sull’infrastruttura.

È una sfida tecnica incredibile, affrontata ogni giorno grazie a nuove tecnologie che da un lato consentono di gestire in maniera ottimale le fonti di energia rinnovabile, e dall’altro stimolano la partecipazione dei clienti; e lo scopo di questa sfida è migliorare continuamente la qualità del servizio offerto a cittadini e imprese.

Un esempio concreto di questo impegno è il contatore Open Meter. Ne abbiamo installati più di 25 milioni in tutta Italia: oltre a permettere ai i clienti di essere consapevoli dell’energia consumata e prodotta in ogni momento, grazie alla tecnologia e al nuovo protocollo di comunicazione di cui sono dotati potranno diventare dei veri e propri hub per la domotica avanzata, installati direttamente in milioni di case e senza alcun onere aggiuntivo in tariffa. Sarà quindi possibile una gestione sempre più intelligente dei flussi di energia bidirezionali sulle reti sia per gli utenti “classici” sia per coloro che, cosiddetti prosumer, non solo consumano ma sono anche in grado di produrre energia elettrica e che grazie agli smart meter potranno anche partecipare attivamente alle Comunità Energetiche con benefici ambientali, economici e sociali.

L’innovazione tecnologica mira a una maggiore efficienza e alla gestione “intelligente” delle reti elettriche, per questo abbiamo installato sistemi di telecontrollo degli impianti a distanza, anche sulla bassa tensione (primo distributore a farlo) permettendo di isolare i guasti in tempi brevissimi e consentendo ai clienti tempi di ripristino del servizio elettrico che sono, oggi, tra i migliori d’Europa.

Chiaramente non ci fermeremo qui, anzi abbiamo intenzione di accelerare ulteriormente questo processo di ammodernamento trasformando la nostra rete in una nuova piattaforma resiliente, partecipativa e sostenibile in grado di rispondere prontamente alle sfide che ci aspettano.

Per ottenere questi obiettivi siamo pronti a mettere in campo una mole considerevole di investimenti. Nel nostro piano industriale 2022-2024, infatti, prevediamo di investire nelle reti quasi 10 miliardi nei prossimi tre anni, più del 60% del totale degli investimenti Enel in Italia e circa il 20% in più di quanto avevamo previsto l’anno scorso per il triennio 2021-2023. Gli interventi sono mirati a migliorare ulteriormente la qualità del servizio, impegnandoci ad aumentare la resilienza della rete (così da minimizzare l’impatto di eventi meteo estremi) e a incrementare la hosting capacity delle reti, ossia la capacità di accogliere grandi quantità di generazione distribuita da fonti rinnovabili.

Questi investimenti comportano un numero elevatissimo di interventi (circa 400mila nei prossimi 3 anni) e sarà necessario disporre di figure professionali che il mercato attuale non è in grado di offrire, quantomeno non nella misura sufficiente a soddisfare l’intera domanda delle imprese. Proprio a tal fine, in collaborazione con l’ente di formazione Elis abbiamo lanciato “Energie per crescere”, un programma che si pone lo scopo di formare e inserire nel mondo del lavoro 5.500 giovani nei prossimi due anni, creando gli operatori dell’energia del futuro e, in particolare, tecnici della rete da impiegare in ruoli operativi a disposizione delle imprese fornitrici di Enel, con specifico focus su attività relative alla gestione delle reti elettriche (tirafili, giuntista cavi, montatore di cabine secondarie e Ptp, operatore sotto tensione Bt).

Il progetto sta raccogliendo dei numeri notevoli considerando che, a poco più di due mesi dalla partenza, sono già più di duemila le candidature da parte di giovani sparsi in tutta la penisola; un successo che ci incoraggia ad andare avanti, e a non escludere nel prossimo futuro la possibilità di ampliare la portata dell’iniziativa e allargarla anche alla formazione di tecnici in altri settori, fra cui la generazione di energia elettrica. Le tante adesioni dimostrano quanto cruciale sia la formazione e in che misura fosse necessario un programma in grado di unire teoria e pratica, approfondimenti tematici e applicazione sul campo; ma dimostrano soprattutto che l’unico percorso possibile per avere infrastrutture moderne e resilienti deve vedere al centro le giovani generazioni, il cui coinvolgimento è imprescindibile per sfruttare appieno le potenzialità di una rete sempre più smart e digitale.