La realizzazione delle UVAM, acronimo che è entrato di recente nel linguaggio quotidiano del nostro settore, prospetta opportunità per il Mercato dei Servizi del Dispacciamento (MSD) e benefici in grado di incrementare il volume dei servizi offerti e la competitività del sistema imprenditoriale. La necessità di aprire al mercato la partecipazione di nuovi soggetti come le fonti rinnovabili, le unità di consumo e lo storage, nonché di incrementare la fornitura di servizi di rete necessari al sistema elettrico nazionale, garantendone una piena sicurezza, ha spinto l’Autorità ad avviare un processo di revisione del dispacciamento. Un processo che non può prescindere da principi cardine per lo sviluppo delle tecnologie come la sostenibilità ambientale, la competitività e l’efficienza economica.

In vista della costituzione del testo integrato del dispacciamento elettrico, ARERA ha così previsto l’avvio di progetti pilota per sperimentare una prima apertura dell’MSD alla domanda, alle unità di produzione attualmente non abilitate (anche da fonti rinnovabili) e ai sistemi di accumulo. Terna in un primo momento ha predisposto diverse tipologie di UVA (Unità Virtuali Aggregate), definibili come raggruppamenti di unità distribuite sul territorio, gestite in forma aggregata da soggetti terzi – “aggregatori” appunto – per fornire servizi ancillari di rete sul mercato che, singolarmente, questi impianti non sarebbero abilitati a fornire. La delibera 422/2018 del 2 agosto 2018 ha infine approvato il progetto pilota UVAM (Unità Virtuali Abilitate Miste) in cui confluiranno i progetti UVAP e UVAC, cioè relativi a unità di produzione e di consumo.

Le UVAM rappresentano oggi una delle prime applicazioni concrete della “centralità del consumatore” in quanto permettono la gestione attiva della domanda e sono in grado di abilitare tecnologie come il vehicle-to-grid. Inoltre, anche lo storage, nell’ambito del progetto UVAM, è in grado di fornire alcuni servizi su MSD.

In linea con le indicazioni giunte dal Clean Energy Package, Elettricità Futura ha accolto in maniera favorevole le UVAM e l’azione di sperimentazione di nuove forme di partecipazione al MSD, tema su cui occorre aprire delle riflessioni più ampie che riguardano la struttura complessiva del mercato elettrico stesso. Al fine di garantire una competitività dei soggetti e una convenienza economica (riduzione dei costi di sistema) occorre ridisegnare l’architettura del mercato, definendo una regolazione chiara ed equa sui requisiti di accesso, prevedendo una remunerazione adeguata di tutti i servizi offerti e valorizzando le diverse performance in termini di flessibilità in modo da garantire segnali di prezzo efficienti. Infine, in vista dell’avvio del capacity market, meccanismo essenziale per garantire l’adeguatezza del sistema secondo logiche efficienti di mercato, sarà necessario definire le modalità di coordinamento con i progetti pilota UVAM e con il futuro MSD, anche in base alle proposte sulla revisione di MSD che saranno avanzate da ARERA con la consultazione che sarà presto pubblicata.