L’esigenza, concordemente riconosciuta in quasi tutto il mondo, di ridurre le emissioni climalteranti sta generando nel sistema economico profondi cambiamenti, che stanno interessando il sistema elettrico prima e più profondamente rispetto ad altri comparti industriali.
Ciò comporta un diverso portafoglio di fonti e impianti di generazione elettrica, con uno spazio sempre maggiore per le Fonti di Energia Rinnovabili (FER) e un netto calo nell’impiego dei combustibili fossili, ma non solo.
Una delle peculiarità di ogni sistema elettrico è la necessità di garantire istante per istante che l’energia richiesta dall’insieme dei consumatori (famiglie e aziende) sia sempre bilanciata dall’energia prodotta dalle centrali elettriche. Terna garantisce questo equilibrio attraverso un sistema di controllo altamente tecnologico, utilizzando un apposito mercato dove acquista i “servizi” necessari per assicurare costantemente la continuità e la sicurezza della fornitura di energia elettrica. Ad oggi, i principali fornitori di questi servizi di flessibilità sono le grandi centrali elettriche a combustibili fossili.
Il quadro energetico mondiale continua ad attraversare una fase di importanti mutamenti. In questo senso, l’Unione Europea ha da tempo avviato una transizione verso un sistema energetico a basse emissioni di gas attraverso politiche orientate a rendere la società, l’economia, e il sistema energetico più sicuri, sostenibili e competitivi.
In risposta agli stringenti obbiettivi di decarbonizzazione a livello comunitario, è già evidente nel sistema il trend verso una progressiva sostituzione dei grandi impianti di generazione da fonti fossili con numerosi impianti di dimensione più ridotta, prevalentemente a fonti rinnovabili.
Cosa sono le unità virtuali abilitate miste (UVAM), come funzionano e perché sono così importanti nel passaggio verso una generazione distribuita?
La massiccia diffusione delle fonti rinnovabili non programmabili (FRNP) che si è registrata nel nostro Paese determina oggi una serie di «criticità» di gestione del sistema elettrico, quali ad esempio l’aumento del fabbisogno di riserva, l’incremento degli avviamenti di impianti convenzionali altrimenti spenti, l’incremento dell’utilizzo di risorse di regolazione sempre più flessibili ed il distacco dalla rete degli impianti alimentati da FRNP.