Senza dubbio gli ultimi 36 mesi stanno registrando un sensibile mutamento nell’approccio di cittadini e imprese alla necessaria transizione ambientale. L’urgenza di giungere al più presto a un nuovo rapporto fra generazione di benessere e impatto ambientale è immutata, ma al contempo avanzano nuove consapevolezze nel cammino verso la piena sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
Il tournaround dei mercati energetici internazionali dovuto alle tensioni geopolitiche del Pianeta e la necessità di una reindustrializzazione europea nel segno delle tecnologie per la decarbonizzazione stanno inducendo un approccio verso gli obiettivi di sostenibilità certamente più pragmatico rispetto al passato. Si tratta di un passaggio positivo perché porta a considerare gli investimenti ESG solo se pienamente integrati nella catena del valore. Cioè, se effettivamente impattano positivamente sulla gestione dei rischi e sulla generazione di ricchezza.
La sostenibilità insomma, sempre di più, diventa un acceleratore di business e richiede, conseguentemente, estrema concretezza. A questo nuovo paradigma contribuisce anche il rinnovato quadro normativo comunitario, con misure come, ad esempio, la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), che rafforza ed estende gli obblighi di rendicontazione e tracciabilità anche alle imprese di minori dimensioni. Dunque, in questo quadro, la certezza di rifiuti industriali gestiti con trasparenza, nel pieno rispetto della legge e portati al massimo livello di recupero, diventa carta vincente per i percorsi di accreditamento fornitori, oltre che potente elemento di ingaggio verso tutti gli stakeholder.
La strategia di Herambiente Servizi Industriali mira esattamente a supportare le imprese in questo passaggio verso la concretezza, facendo leva su due driver. Innanzitutto, la polivalente dimensione industriale. Herambiente è di gran lunga il maggiore operatore ambientale italiano, con circa cento impianti capaci di trattare e recuperare qualsiasi tipo di rifiuto e dunque il soggetto ideale per servire i grandi clienti multipiattaforma. Al tempo stesso però, la rete di società controllate locali è in grado di offrire anche a imprese di minori dimensioni un servizio personalizzato e flessibile. Peraltro, mettendo in campo una vasta gamma di servizi, che comprendono, oltre al global waste management, anche pronto intervento ambientale, decommissioning e bonifiche, nella logica dell’one stop shop.
A questo ambito, tipicamente materiale, affianchiamo una reportistica avanzata che consente al cliente piena visibilità sulla gestione dei propri rifiuti, per assolvere agli obblighi di tracciabilità e avere sempre contezza delle performance di circolarità, guidate dalla filosofia di fondo Hera: ridurre il rifiuto e massimizzarne il recupero. Se fino a qualche tempo fa poteva essere considerata un elemento accessorio del servizio, la reportistica è oggi un aspetto essenziale proprio nella logica della maggiore concretezza richiesta alla sostenibilità. È con la consapevolezza fornita dai numeri, infatti, che è possibile valutare, ad esempio, il ritorno di un investimento, così come fissare un target di riduzione degli scarti. Ma, soprattutto, sono i riscontri quantitativi a certificare verso gli stakeholder, anche al di là degli stringenti obblighi di legge, l’impegno effettivo di ogni organizzazione a favore dell’economia circolare.