Travagliato e complesso, pare essere giunto all’ultimo miglio il processo di uscita dal mercato tutelato nei mercati della vendita al dettaglio dell’energia elettrica e del gas naturale. Dubbi, analisi e dibattiti hanno animato questi mesi, così come tante le questioni emerse a cui la regolazione e la normativa hanno provato a dare risposta. Tra i vari attori che in vario modo sono stati protagonisti della risorsa vi è sicuramente l’ARERA. E proprio con il Presidente Besseghini abbiamo ripercorso alcuni degli aspetti salienti della riforma, cosa è stato e cosa sarà fatto per guidare questa nuova normalità.
Il processo di uscita dalle tutele di prezzo è stato particolarmente lungo e complicato, tanto da posticiparne negli anni più volte la sua completa attuazione. Quali sono state le ragioni alla base di tale ritardo?
A partire dalla Legge Concorrenza, nel 2017, abbiamo visto succedersi una serie di proroghe stabilite dal legislatore che, reputando la maggioranza dei consumatori ancora non pronta, ha deciso di rinviare la fine dei servizi di tutela per l’energia elettrica e il gas. D’altra parte, il “giro di boa” per il mercato libero è avvenuto proprio in quegli anni: tra il 2017 e il 2019 è arrivato, per la prima volta, a rifornire la metà dei punti attivi in Italia. Negli ultimi anni, poi, abbiamo visto susseguirsi una serie di emergenze, prima la pandemia di Covid e poi il conflitto in Ucraina con l’esplosione dei prezzi delle materie prime energetiche, che hanno portato il prolungarsi di questo approccio cautelativo. Ma già a fine 2022 in entrambi i settori la quota di clienti sul mercato libero aveva superato il 66% del totale e a fine 2023 era oltre il 70%.
La spinta definitiva è arrivata con la decisione di vincolare la data per l’uscita dai servizi di tutela in fase di contrattazione europea sul PNRR.
Secondo il monitoraggio ARERA i clienti nel mercato libero in questi anni hanno speso quasi sempre di più di quelli in tutela con l’unica eccezione del 2022. Per quale motivo secondo voi?
Il doppio binario che i due settori hanno vissuto fino a oggi sicuramente non ha aiutato il mercato libero a esprimere il suo completo potenziale. Anche altri settori come la telefonia o le assicurazioni hanno avuto bisogno di tempo prima di raggiungere i livelli di competitività che conosciamo oggi e va aggiunto che non hanno vissuto un così lungo periodo di indefinitezza come quello della vendita di energia elettrica e gas.
A questo ragionamento aggiungerei altri due elementi. Il primo è la concentrazione dei due settori, nonostante non sia superiore ai livelli di guardia, abbiamo visto un’inversione del trend di diminuzione in atto da anni a causa, forse, della crisi energetica; il secondo, la considerazione che, per alcuni consumatori, il prezzo non è l’unico driver di scelta del venditore. In molti casi, infatti, anche a fronte di offerte convenienti presentate da operatori che possiamo definire più giovani, si preferisce comunque il nome conosciuto perché più rassicurante. C’è poi chi sceglie di spendere un po’ di più per finanziare con la bolletta un impianto fotovoltaico, una caldaia, le pompe di calore o la colonnina per la ricarica dell’auto elettrica. E poi c’è la nota dicotomia offerte a prezzo fisso/offerte a prezzo variabile che vede le prime essere preferite alle seconde anche a fronte di prezzi più alti.
Che giudizio si può dare di quest'ultimo step dell'uscita dalle tutele di prezzo nell'elettricità con riguardo in particolare alle finalità indicate dalla legge 124/2017: consapevolezza del cliente e concorrenza/pluralità di offerta? E per il gas?
L’accrescimento della consapevolezza dei consumatori è uno degli obiettivi che si pone l’Autorità, non a caso viene citata ampiamente negli ultimi due Piani Strategici approvati da questo Collegio. In questi anni, proprio su impulso della legge che cita, abbiamo creato e implementato degli strumenti ad hoc per aiutare i consumatori sia dal lato della conoscenza delle loro forniture sia dal lato della confrontabilità delle offerte: Portale Consumi e Portale Offerte. Inoltre, abbiamo accompagnato questi passaggi con campagne informative. Attualmente è ripartita anche la campagna di comunicazione “Difenditi così” con l’Antitrust per fornire ai consumatori gli strumenti informativi necessari a contrastare il fenomeno delle chiamate insistenti o fraudolente dei call center.
Per quanto riguarda la pluralità dell’offerta, l’elevato numero di operatori presenti sul Portale Offerte viene spesso considerato più un ostacolo che un beneficio e questo è qualcosa su cui riflettere soprattutto alla luce delle considerazioni fatte sui tassi di concentrazione dei due settori. Però anche in questo caso ci sarà un fisiologico assestamento dell’offerta.
Come sarà la nuova bolletta?
Sarà più semplice da leggere, più uniforme tra i diversi operatori e ancora più trasparente. Il cantiere ormai è aperto da qualche mese. Prima ho detto che per alcuni consumatori il prezzo potrebbe non essere l’elemento decisivo ma resta sempre importante sapere quanto si paga un bene. Anche l’omogeneità è un tema fondamentale; la capacità di comprendere le informazioni necessarie a un confronto delle offerte tra i vari venditori è la base di partenza per migliorare la consapevolezza dei consumatori.
Le aste elettriche di gennaio hanno espresso condizioni molto favorevoli ai consumatori, che lo apprezzeranno. Al tempo stesso questo non renderà meno attraente il mercato libero, oltre a rendere più duro l’impatto quando i clienti usciranno dal Stg?
In fase di presentazione dell’offerta gli operatori hanno molto probabilmente tenuto conto di una molteplicità di fattori. Come abbiamo di recente spiegato anche in audizione alla Camera, il più rilevante è stato il risparmio di costi di acquisizione e marketing che avrebbero sostenuto nel mercato libero per accrescere progressivamente la propria quota di mercato, in un arco temporale più lungo rispetto a quello associato all’acquisizione, in unica soluzione, dei clienti in sede d’asta e in un contesto caratterizzato dall’inerzia dei clienti e da un incumbent con una grossa quota di mercato.
Il Servizio a tutele graduali è però un servizio di ultima istanza, residuale e temporaneo. È impossibile sapere oggi cosa succederà sul mercato libero dal 1° luglio 2024 al 31 marzo 2027.
Riguardo ai prezzi se c’è una lezione che abbiamo imparato negli ultimi due anni è che nel mondo dell’energia sta diventando sempre più complicato fare previsioni nel lungo periodo. Con l’avvicinarsi della data del 1° luglio stanno entrando nuovi operatori di settori diversi come la telefonia e nascono nuove offerte. È una partita ancora tutta da giocare.
Dopo molti rinvii, comunque, ora il passo è stato fatto e si parla di una nuova normalità, a cui i consumatori dovranno abituarsi, ma che andrà anche monitorata e accompagnata. Quali passi farà la regolazione in questo senso?
Come ripeto spesso, la fine delle tutele di prezzo non equivale a una fine delle tutele tout court. Per l’Autorità è molto importate il lavoro con i portatori di interesse, operatori e associazioni dei consumatori, con cui c’è un costante dialogo per il miglioramento dei settori che ci sono stati affidati. È il caso dell’ultimo tavolo di lavoro avviato con le associazioni dei consumatori proprio sui temi legati al fine tutela, in vista dell’attivazione del Servizio a Tutele Graduali per i clienti dell’elettricità. ARERA vigilerà sul trasferimento dei clienti finali al nuovo Servizio ed è in corso un’attività di verifica e allineamento delle informazioni anagrafiche, per consentire agli esercenti aggiudicatari di instaurare il nuovo rapporto contrattuale in modo corretto.
Oltre a questo, l’Autorità continuerà a occuparsi, come fa per gli altri settori regolati, della qualità dei servizi sia dal punto di vista contrattuale sia tecnico, prima, durante e dopo la sottoscrizione di un contratto e l’inizio della fornitura, a monitorare i mercati e ad aiutare i consumatori attraverso lo Sportello per il Consumatore e il Servizio di Conciliazione.
Verranno potenziati/migliorati strumenti chiave come Portale Offerte e Consumi?
Come nel caso della Bolletta, anche per i Portali continueremo a lavorare in un’ottica di semplificazione e trasparenza affinché diventino strumenti diffusi e utilizzati dal maggior numero possibile di consumatori. Mai come ora il Portale Offerte è stato così centrale per orientarsi e scegliere un’offerta nel mercato libero. Il comparatore di ARERA è trasparente, indipendente, non raccoglie dati oltre a quelli necessari rispettando la privacy ed evitando spam successivo. Ed è la cartina di tornasole quando ci contattano per proporci una nuova offerta o quando cambiano le condizioni di quella attuale e ci rendiamo conto che non conviene più. Anche il Portale Consumi svolge un importante ruolo informativo sui consumi puntuali, i dati della fornitura e i ragionamenti che ne possono conseguire per le famiglie e le imprese, quindi ha ancora un grosso potenziale di utilizzo al momento inespresso.