La tecnologia di  cattura e stoccaggio del carbonio (CCS) continua a crescere in tutto il mondo. Ormai è unanime la posizione secondo cui la CCS (intesa come un insieme di tecnologie collaudate in grado di impedire il rilascio di grandi quantità di CO2 nell'atmosfera) sia prioritaria per raggiungere gli obiettivi climatici ed energetici globali oltre che uno strumento fondamentale per la riduzione delle emissioni di quei settori difficili da decarbonizzare come cemento, acciaio e fertilizzanti.

In tal senso, le politiche internazionali stanno fornendo incentivi per stimolare la diffusione del CCS. Negli Stati Uniti, ciò è ancor più evidente che altrove. Nell'agosto 2022, il paese a stelle e strisce ha promulgato l'Inflation Reduction Act (IRA o Act) che prevede un investimento record di 369 miliardi di dollari per il clima e l'energia e miglioramenti alla normativa sul credito d'imposta per la CCS previsto dalla sezione 45Q dell'Internal Revenue Service (IRS).

Pietra miliare per la spinta allo sviluppo della CCS, IRA garantirà incentivi sostanziali tanto, che secondo le prime stime, l’impiego di questa tecnologia potrebbe aumentare di  13 volte entro il 2030, rispetto a quanto previsto con le politiche precedenti.

Giusto per inquadrare bene la questione, merita rilevare come la sezione 45Q del codice fiscale sia stata prevista nella sezione 115 dell'Energy Improvement and Extension Act del 2008 al fine di fornire un credito per il sequestro di anidride carbonica. Norma, poi modificata nel 2018 dal Bipartisan Budget Act e, più recentemente, dalla sezione 13104 dell'IRA. L'IRS quindi costituisce il punto di partenza da cui l’IRA si muove per il processo di revisione e miglioramento delle norme sul CCS. In ottemperanza con quanto previsto dalle linee guida in materia di investimenti in energia pulita e clima dell’amministrazione Biden-Harris sono stati presentati diversi emendamenti, cruciali per spingere verso un maggiore sviluppo della CCS. Vediamo quali:

  • L'IRA estende il periodo per usufruire del credito a tutti gli impianti la cui realizzazione va dal 1° gennaio 2026 al 1° gennaio 2033, consentendo così la possibilità di richiedere l’incentivo per 12 anni dopo che una struttura è stata messa in servizio.
  • La legge prevede un credito d'imposta nel caso di cattura e sequestro del carbonio; di utilizzo della CO2; o di iniezione, dei cosiddetti qualified carbon oxides (QCO) per il recupero assistito del petrolio (EOR).
  • L'IRA aumenta l'importo del credito per tonnellata, vincolando però tali importi al soddisfacimento dei requisiti salariali e di apprendistato vigenti. Per chi soddisfa  questi requisiti, i crediti riconosciuti ammontano a 85 doll/ton nel caso di  impianti industriali che catturano e sequestrano l'anidride carbonica; 60 doll/ton per l'anidride carbonica iniettata o utilizzata per l'EOR; 180 doll/ton  per la cattura del carbonio direttamente dall'aria (DAC) e lo stoccaggio del carbonio; e 130 doll/ton per l'anidride carbonica direttamente cattura nell’aria e iniettata o utilizzata per l'EOR.
  • L'IRA  abbassa le soglie che gli emettitori devono soddisfare per poter beneficiare dei crediti.  Nel caso di progetti DAC 1.000 tonnellate di QCO recuperati; 18.750 tonnellate (sulla base di determinati criteri di progettazione) per gli impianti di generazione elettrica; 12.500 tonnellate per qualsiasi altro impianto industriale.
  • La legge prevede disposizioni per la retribuzione diretta (direct pay). I progetti ricevono una remunerazione diretta per i primi cinque anni dall’entrata in funzione dell’impianto di cattura del carbonio. Periodo che si estende a 12 anni per le organizzazioni senza scopo di lucro e le co-ops.

Un ammontare maggiore di crediti d'imposta per la CCS costituisce un importante incentivo finanziario per quei settori hard to abate, per cui le strategie di decarbonizzazione risultano particolarmente costose. E i risultati sono stati subito immediati.

Ad esempio, a settembre 2022 West Virginia Power Ventures Inc. ha annunciato l'intenzione di costruire una centrale elettrica a gas naturale, per un investimento multimiliardario, che prevede l’impiego di tecnologia di cattura del carbonio. Investimento che in assenza degli incentivi dell’IRA non sarebbe stato possibile. L’influente Senatore della Virginia Joe Manchin ha sottolineato l’importanza del provvedimento fiscale 45Q incluso nell’IRA, affermando che: “Questo fa realmente la differenza, rendendo un progetto come questo davvero funzionante”.

Allo stesso modo, a settembre OCI NV ha annunciato l’avvio di due progetti, resi finanziariamente attraenti grazie all'approvazione dei crediti previsti dalla sezione 45Q e migliorati dall'IRA. Si tratta della costruzione di un progetto su scala mondiale per la produzione di ammoniaca blu, cioè prodotta da materie prime di gas naturale e con la CO2 rilasciata che catturata dalle tecnologie CCS/CCUS, da 1,1 milioni di tonnellate all'anno a Beaumont, in Texas. Mentre un altro prevede l’installazione di un impianto di cattura e sequestro della CO2 prodotta in loco presso la Iowa Fertilizer Company (IFCo), una consociata interamente controllata da OCI N.V. Per questo progetto sono già stati stipulati accordi di lungo termine con Navigator ed Enerflex e si stima il completamento per il primo trimestre del 2025.

L'IRA è senza dubbio un grande passo nella giusta direzione per accelerare l'implementazione della CCS e incoraggiare ulteriormente la collaborazione del settore pubblico-privato per il raggiungimento degli obiettivi climatici ed energetici globali.

La traduzione in italiano è stata curata dalla redazione di RiEnergia. La versione inglese di questo articolo è disponibile qui