La sentenza del tribunale amministrativo federale di Lipsia del 27 febbraio 2018, che ha sancito la possibilità per le città tedesche di ricorrere alla misura del divieto di circolazione per le auto a diesel, ha risuonato in Germania e in tutto il mondo come la campana a morto del motore diesel, incolpato di appartenere ad un mondo antiquato e di essere la causa principale di livelli eccessivi di inquinamento nelle città e nelle aree metropolitane. In un lungo ed articolato comunicato reso pubblico il 4 aprile 2018, la tedesca Daimler AG, produttore tra gli altri del marchio Mercedes-Benz, riprendendo le parole del proprio CEO, Dieter Zetsche, ha delineato le tre principali ragioni che spiegano perché rendere i motori diesel più puliti è un approccio migliore rispetto a vietarli del tutto. Di seguito, se ne riporta un estratto per favorire il dibattito italiano sul tema. Il link al testo originale in inglese si trova in calce all’articolo.

In quanto produttori automobilistici non stiamo cercando di eludere i problemi o di far sembrare le cose migliori di quelle che sono. Abbiamo infatti il dovere di rispondere alle esigenze di mobilità individuale tanto quanto di proteggere il clima e l’aria che respiriamo. Ed è proprio questo il motivo per cui supportiamo fermamente i motori diesel di oggi come parte del mix di guida di domani, poiché eliminare il diesel in questo momento sarebbe un grave errore, sia per ragioni ambientali che economiche. Siamo convinti che sia possibile far rispettare le soglie di inquinamento nelle città senza divieti e con il diesel. Le motivazioni oggettive e le argomentazioni tecniche a supporto della nostra posizione sono fornite di seguito.

1. Le emissioni di NOx sono in continuo calo grazie alle nuove tecnologie motoristiche

Nel dibattito in corso, viene spesso sottolineato come i livelli di inquinamento da ossidi di azoto (NOx) in Germania non siano mai stati così alti. In realtà è vero il contrario. Secondo la German Federal Environmental Agency, l’inquinamento causato dal traffico è crollato di circa il 70% dal 1990. E questo è avvenuto nonostante, nello stesso periodo, il volume dei veicoli sia aumentato drasticamente. È evidente che, se si guarda alle stazioni di misurazione vicine alle aree trafficate, le soglie limite degli NOx vengono spesso superate, ma è un fatto che, già dal 2016, in Germania non si registrino superamenti dei limiti nelle aree urbane, ad esclusione di quelle attraversate dal traffico pesante.    

Il trend positivo rilevato nei livelli di emissioni di NOx è destinato ad intensificarsi ulteriormente nei prossimi due anni. Tre sviluppi in particolare svolgeranno un ruolo fondamentale: in primo luogo, i veicoli con motori diesel di ultima generazione costituiscono un numero sempre maggiore. In secondo luogo, vengono offerti sempre più veicoli certificati secondo le più recenti e più severe norme sulle emissioni, ovvero Euro 6d-Temp. In terzo luogo, le misure adottate al "diesel summit" lo scorso 2 agosto 2017 stanno cominciando ad avere effetto. Si può quindi affermare che il dibattito sul diesel è cominciato nel momento in cui la questione legata agli NOx può dirsi tecnicamente risolta.

La certificazione Euro 6d-Temp. La rapida sostituzione del parco auto con veicoli certificati Euro 6d-Temp è la maniera più efficace per ridurre ulteriormente le emissioni di NOx. Per ottenere la certificazione, questi veicoli devono inizialmente superare un test RDE (Real Driving Emissions), rispettando una soglia di 168 mg/km per qualsiasi tipo di viaggio, in conformità alle disposizioni di legge. Se, anche solo in un caso, il veicolo supera il limite, la certificazione non viene concessa. I veicoli certificati EU6d-Temp sono stati quindi sviluppati in modo tale da mantenersi ben al di sotto della soglia limite in condizioni normali di guida ed è per questo che, in media, la maggior parte registra valori significativamente inferiori agli 80 mg/km. Questo spiega perché la rapida penetrazione di nuovi veicoli migliorerà in modo significativo la qualità dell'aria. E questo è anche il motivo per cui abbiamo esteso le promozioni sulle permute delle vecchie auto a diesel in Germania e in altri mercati europei fino alla fine di giugno 2018.

2. Le misure adottate al “diesel summit” del 2017 iniziano ad avere effetto

Al fine di ridurre rapidamente le emissioni dei veicoli EU5 e EU6 in Europa, avevamo deciso di estendere i nostri servizi di aggiornamento ad oltre 3 milioni di veicoli già prima del "diesel summit" dello scorso agosto.

Software updates. L’aggiornamento dei software permetterà di ridurre in media le emissioni di NOx di circa il 25-30% in normali condizioni di guida. Ad esempio, in un test condotto da "Auto Motor und Sport" su una Mercedes-Benz Classe V, le emissioni di NOx sono state ridotte di oltre l'80% in seguito all'aggiornamento del software. Pur non essendo possibile ottenere lo stesso risultato su tutti i modelli, gli aggiornamenti dei software potranno comunque contribuire alla riduzione delle emissioni di NOx in modo rapido ed efficace su diverse tipologie di veicoli.

E dalla nostra esperienza si evince come gli aggiornamenti vengano presi in considerazione da un gran numero di clienti: ad esempio, da marzo 2017 siamo già stati in grado di implementare un aggiornamento del software per circa l'85% (dati marzo 2018) delle nostre auto a diesel compatte di tipo entry-level (Mercedes-Benz Classe A, Classe B, GLA e CLA). Per i clienti della Classe V Mercedes-Benz, l'azienda ha inoltre volontariamente offerto un aggiornamento di cui ha beneficiato circa il 90% di tutti i veicoli in Germania (dati marzo 2018).

Il prossimo veicolo per il quale offriremo un aggiornamento del software è il GLC. Siamo in contatto con l'Ufficio Federale per la Motorizzazione per quanto riguarda l'autorizzazione. Tuttavia, tenendo conto della complessità del sistema di controllo del motore, siamo consapevoli che serve tempo. Per questo motivo stiamo anche dando priorità ai modelli di maggior volume e al potenziale di miglioramento della qualità dell'aria nel modo più rapido ed efficace possibile. Riteniamo che sia possibile completare lo sviluppo di tutte le principali varianti di software entro la fine dell'anno.

Misure locali. Dalla fine dello scorso anno, l'Associazione tedesca dell'Industria Automobilistica (VDA) sostiene città e comuni in tutta la Germania con misure volte a migliorare la qualità dell'aria. Così come le altre case automobilistiche, Daimler partecipa a queste iniziative che sono soprattutto mirate ad ottimizzare il flusso del traffico, a verificare l'espansione dell’infrastruttura di ricarica per i veicoli elettrici e a portare avanti il networking e la digitalizzazione del settore trasporti.

Daimler, in particolare, sta concentrando i suoi interventi su Stoccarda, ad esempio: sovvenzionando i dipendenti a utilizzare i trasporti pubblici come il tram locale, la rete ferroviaria o gli autobus per recarsi al lavoro; rimborsando il viaggio per il tragitto casa-lavoro a tutti i dipendenti del Gruppo che utilizzeranno la rete di trasporto regionale di Stoccarda nei giorni in cui viene emesso un allarme anti-particolato; offrendo biglietti gratuiti e sconti sulla app locale “Moovel”, che fornisce informazioni sui sistemi di trasporto pubblico della regione; promuovendo un’iniziativa di mobilità sostenibile per i pendolari Daimler; mettendo a disposizione circa 50 veicoli elettrici da usare nel centro città riservati alla comunità e al volontariato.

3. La mobilità elettrica e i servizi alla mobilità si fanno strada

Puntiamo a migliorare ulteriormente il motore a combustione e, parallelamente, stiamo promuovendo la tecnologia ibrida. Tuttavia, è chiaro che rispetto ad un basso livello di emissioni sarebbe preferibile un loro azzeramento. Ecco perché stiamo andando a tutta velocità verso la mobilità elettrica, grazie ad opportunità tecniche e commerciali ora concrete.

La densità energetica delle batterie sta aumentando e, allo stesso tempo, i costi di produzione stanno diminuendo. Entro il 2025 un sistema di e-drive potrebbe costare all'incirca come un motore a combustione. A tal proposito, investiremo più di 10 miliardi di euro nei prossimi anni per estendere e sviluppare la nostra flotta elettrica ed offriremo almeno un’opzione completamente elettrica in ogni serie di modelli Mercedes. L'e-mobility rappresenta poi una importante scommessa anche per quanto riguarda i veicoli commerciali: Mercedes-Benz Vans sta lavorando all'elettrificazione di tutti i suoi veicoli. Il primo di questi sarà eVito nel 2018, seguito dallo Sprinter nel 2019. I primi veicoli della nostra linea di autobus completamente elettrica Citaro Mercedes-Benz saranno consegnati alla fine dell'anno.

L'innovazione è stata, è e continuerà ad essere ciò che ci guida. Anche se è stato affermato che l'industria automobilistica tedesca vuole mantenere lo status quo piuttosto che guidare il cambiamento, la realtà di Daimler è molto diversa. Nel mondo, nessun altro produttore automobilistico ha registrato il numero di brevetti di Daimler: 2175 in totale nel 2016, di cui 761 hanno riguardato i temi del futuro come connettività, guida automatizzata e servizi per la mobilità come il car-sharing e l'e-mobility. Nel settore delle autovetture abbiamo più che raddoppiato i nostri investimenti in ricerca e sviluppo dal 2010, mentre gli investimenti nei cosiddetti "settori del futuro" sono quadruplicati.

La traduzione, curata e in parte riadattata dalla redazione di RiEnergia, è tratta dal comunicato di Daimler AG intitolato “Improving the Diesel is better than banning it” disponibile online al seguente link