Il biometano rappresenta oggi un’opportunità su diversi versanti, da quello ambientale – grazie alla riduzione delle emissioni di gas serra – a quello economico - rappresentando un esempio di economia circolare – ed energetico – essendo una fonte flessibile e versatile.

Il suo utilizzo nelle reti di distribuzione del gas naturale rappresenta uno strumento fondamentale per il raggiungimento dei target di decarbonizzazione sottoscritti dall’Italia, specialmente se saremo in grado di sfruttare gli asset strategici rappresentati dalla rete di gasdotti che già attraversa il nostro territorio. Oltre al gas naturale, infatti, la rete nazionale e locale potrebbe veicolare il trasporto di una fonte rinnovabile come il biometano, valorizzando i benefici ambientali sia dell’uno che dell’altro.

L’impiego del biometano in quest’ottica presuppone però la definizione di regole tecniche che ne consentano l’immissione in rete. Anigas ha lavorato in tal senso promuovendo soluzioni in grado di agevolare i processi e i meccanismi che portano alla connessione concreta degli impianti di biometano alla rete gas. Si illustreranno di seguito i due strumenti principali su cui ha lavorato l’Associazione – le Linee Guida e lo Schema di Regolamento – partendo da una sintesi del quadro normativo e regolatorio di riferimento.

La connessione degli impianti di biometano alla rete del gas naturale ed i relativi incentivi alla produzione di biometano sono stati previsti a livello legislativo dal D.lgs n. 28/11, che attua la Direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell’uso delle energie rinnovabili. Tali disposizioni hanno poi trovato concreta applicazione con il Decreto Interministeriale del 5 dicembre 2013 e con il successivo provvedimento dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente che definiscono le direttive per le connessioni di impianti di biometano alle reti del gas naturale.

Le imprese di trasporto del gas naturale hanno quindi modificato i propri codici di rete allo scopo di recepire tali direttive. Per le imprese di distribuzione, invece, l’Autorità non ha previsto l’aggiornamento del Codice di Rete Tipo (CRDG), ma ha lasciato ai gestori di rete di distribuzione la libertà di adottare soluzioni adatte alle loro specificità nell’ambito di quanto previsto nelle direttive stesse.

La necessità di garantire la trasparenza e la non discriminazione all’accesso delle reti di distribuzione ha portato Anigas, con le altre Associazioni dei distributori, ad avviare Gruppi di Lavoro al fine di predisporre strumenti di autoregolazione volontaria da proporre alle proprie imprese di distribuzione associate.

I lavori hanno condotto alla definizione di un processo finalizzato all’allacciamento dell’impianto di produzione di biometano alla rete di distribuzione e alla conseguente immissione in rete.

Nell’ambito di tale processo sono state individuate due sezioni. La prima (sezione A) definisce i passaggi che vanno dall’acquisizione della richiesta di connessione alla rete fino alla sottoscrizione del verbale di ubicazione del punto di immissione in rete.

Nell’ambito di tale processo sono stati affrontati i seguenti temi definendo:

  • le informazioni, i documenti e i set di dati tecnici (necessari e sufficienti) che il distributore deve richiedere al produttore di biometano per effettuare l’analisi di ammissibilità della richiesta di allacciamento;
  • le modalità da seguire per esaminare la richiesta, le modalità contrattuali necessarie per gestire il rapporto con il produttore richiedente e gli strumenti utili al fine di soddisfare gli obblighi e le scadenze della regolazione;
  • il metodo per individuare il quantitativo massimo di biometano ammissibile in rete;
  • la metodologia standard per la corretta ed ottimale individuazione del punto di connessione alla rete di distribuzione, aspetto essenziale per il funzionamento dell’intero processo.

Attraverso l’analisi di tali questioni e l’individuazione delle soluzioni più opportune si è giunti alla definizione di Linee Guida che dovrebbero portare alla predisposizione di una piattaforma informativa minima comune che consenta ai distributori di gas naturale di adempiere agli obblighi di pubblicità e trasparenza come previsto dalla delibera dell’Autorità.

Le Linee Guida rappresentano uno strumento a supporto delle imprese di distribuzione nell’adempiere agli obblighi di cui al comma 6.1 dell’Allegato A alla delibera ARERA 46/15, ai sensi del quale “il gestore di rete individua e pubblica, sul proprio sito internet: a) le specifiche di qualità per il biometano da immettere in rete; b) i criteri per la valutazione di ammissibilità di una richiesta di connessione; c) i criteri per la localizzazione del punto di immissione; d) la procedura per l’esame della richiesta di connessione; e) i criteri per lo svolgimento di lavori da parte del richiedente la connessione; f) gli standard tecnici relativi alla realizzazione dell’impianto di connessione alla rete”, con l’obiettivo finale di garantire un’applicazione non discriminatoria delle procedure individuate.

In particolare le Linee Guida si focalizzano sui criteri per la localizzazione del punto di immissione in rete di distribuzione a seguito della verifica di compatibilità del load profile proprio di quell’impianto con le caratteristiche tecniche della rete e con le capacità di assorbimento in condizioni di sicurezza e continuità del servizio che sono anch’esse regolate dall’Autorità.

La seconda sezione del processo (Sezione B) riguarda la fase che comprende l’attivazione dell’impianto, l’immissione in rete, l’esercizio dell’impianto e la sua dismissione finale. A questo scopo è stato approntato uno Schema di Regolamento che disciplina i rapporti fra il soggetto che produce biometano e il gestore dell’impianto di distribuzione di gas naturale sia nella prima fase di connessione sia in quella successiva di esercizio e conduzione dell’impianto di biometano.

Lo Schema di Regolamento si divide in due parti relative a:

1)                 attivazione degli impianti di connessione: definisce gli adempimenti inerenti a tutte le attività che dovranno essere svolte – compresa l’abilitazione al funzionamento – ai fini della predisposizione del verbale di attivazione mediante il quale viene certificato che l’impianto è attivo ed abilitato all’esercizio. È contemplata inoltre la possibilità che il produttore presenti un piano di intervento per la gestione delle anomalie teso a ripristinare tempestivamente la situazione ottimale.

2)                 esercizio e conduzione degli impianti di connessione: definisce, in particolare, gli obblighi e le responsabilità a carico delle parti da garantire in continuità fino alla dismissione dell’impianto di biometano; i controlli di sicurezza circa la pressione di connessione e la qualità del biometano (odorizzazione compresa) e le modalità di gestione nel caso di subentri, cessioni e cessazione attività.

Lo schema costituisce un primo riferimento ai fini della predisposizione da parte delle imprese di distribuzione di propri regolamenti, e sarà aggiornato in funzione dell’evoluzione del settore, anche in relazione all’immissione del biometano in rete previo trasporto tramite carro bombolaio, fattispecie ad oggi non affrontata.

Le Linee Guida e lo Schema di Regolamento sono stati sottoposti a una verifica di conformità dei contenuti alla regolazione dell’Autorità, alla normativa tecnica UNI/TR 11537 e all’aspettativa dei produttori di biometano, che si è conclusa positivamente nei confronti dei soggetti interessati Autorità, Comitato Italiano Gas e Consorzio Italiano Biogas.