Il futuro dell’energia è il futuro del pianeta. La green economy è la chiave con cui vogliamo costruire un territorio sostenibile, creare posti di lavoro e benessere. Per questo motivo, l’Emilia-Romagna ha partecipato in modo attivo all’Expo 2017 di Astana che ha avuto come tema l’Energia del Futuro. Nel corso della missione istituzionale e imprenditoriale, che si è svolta dal 3 al 5 settembre, ci siamo potuti confrontare a tutto campo sulla direzione da intraprendere e siamo stati confortati nel verificare come il nostro territorio sia ben posizionato per tutti gli aspetti che riguardano la ricerca energetica.
Ci ha dato l’opportunità di valorizzare le nostre eccellenze nell’ambito della ricerca e produzione industriale green, dell’economia circolare e del recupero delle materie, le soluzioni e le tecnologie all’avanguardia nel campo della sostenibilità e del risparmio energetico. È stata una missione ‘corale’ che ha visto coinvolte importanti aziende e realtà del territorio: Rosetti Marino Spa, Bonatti Spa, Certi Mac, la cooperativa sociale La Città Verde, Associazione italiana compostaggio e biogas Cic, Herambiente, Idro Meccanica Srl, ROCA di Ravenna, Villa società agricola, la Fiera di Rimini (Italian exhibition Group), Tper oltre a imprese a carattere nazionale presenti in Emilia-Romagna, come Eni ed Enel. Ancora, erano presenti rappresentanti dell’Università di Bologna, di Ferrara e dell’ENEA oltre ad importanti centri di ricerca nazionali specializzati sul mondo dell’energia. Molto significativo, inoltre, il fatto che alcune imprese del nostro territorio presenti autonomamente a Expo abbiano deciso di aggregarsi alla delegazione regionale, potendo così contare su un più vasto e organizzato sistema di relazioni, determinante per lavorare insieme.
È la filosofia con cui abbiamo approvato il nostro Piano energetico regionale, frutto di un percorso partecipato perché la road map per realizzare i nostri obiettivi deve coinvolgere l’intera comunità regionale. Come Emilia-Romagna stiamo lavorando a progetti strategici su nuove frontiere dell’energia pulita: dalla ricerca sull’elettrico, a quella sull’idrogeno per mobilità, dalla fusione nucleare alle smart grid, dalla geotermia a bassa entalpia alla ricerca e innovazione nell’offshore nell’ottica delle energie rinnovabili, dall’economia circolare all’agricoltura di precisione. Tutti questi aspetti sono stati presentati direttamente ad importanti interlocutori in occasione degli incontri bilaterali. In particolare, abbiamo presenziato all’Italy National Day, che si è svolto il 4 settembre, nell’ambito del quale abbiamo partecipato ad un bilaterale col Governo kazako dove abbiamo verificato la solidità delle relazioni e la conferma del radicamento delle nostre imprese in questo Paese.
Nell’incontro a tu per tu che ho avuto con la vicepresidente dell’Agenzia Nazionale di Sviluppo del Kazakistan, Aigul Zakiryanova, abbiamo fatto il punto su alcuni degli obiettivi di sviluppo sostenibile del paese rispetto ai quali Emilia-Romagna e Kazakistan potrebbero collaborare, su tutti l’esigenza di rendere flessibili le politiche ambientali, adattandole alle specifiche esigenze dei territori per poter rispondere in maniera efficace alle diverse necessità e per valorizzare le potenzialità locali. Al Business Forum on Smart Energy and Green Technology - organizzato da Confindustria, Agenzia-Ice, Ministeri degli Affari esteri e Cooperazione internazionale e dello Sviluppo economico in collaborazione con Federazione Anie – sono state presentate le esperienze regionali imprenditoriali di ricerca e di innovazione tecnologica nel campo della chiusura dei cicli produttivi, della transizione verso l’energia a basso impatto puntando su fonti rinnovabili e un utilizzo efficiente dei combustibili fossili, della mobilità sostenibile e delle ‘smart cities’.
La green economy non è stato però il solo settore ad essere valorizzato. Nel corso degli incontri bilaterali ho incontrato, in forma ufficiale, anche le delegazioni del Governo russo e ho avuto inoltre un confronto con Timurlan Altàev, direttore dell’Unione produttori della meccanica del Kazakistan. Lo stesso Altàev ha invitato gli imprenditori emiliano-romagnoli alla prossima edizione di ‘Innoprom’, la più grande fiera del mercato russo dedicato all’industria e all’innovazione tecnologica.
La ricostruzione post-sisma è stato invece il tema al centro dell’incontro con Jim Core, direttore del padiglione USA a Expo 2017. Il Dipartimento di Stato americano è interessato a studiare le modalità della ricostruzione del territorio emiliano, con particolare riferimento ai temi della sicurezza delle costruzioni, della sostenibilità ambientale, del rilancio economico, della ricerca e innovazione che ne sta accompagnando tuttora le azioni. L’incontro – oltre che sulle caratteristiche della sostenibilità della ricostruzione – si è concentrato sul confronto delle rispettive politiche dedicate alla green economy, sviluppo sostenibile, ricerca, innovazione ed economia circolare, temi sui ci siamo impegnati, insieme agli americani, ad ipotizzare nuove forme di collaborazione tra Regione Emilia-Romagna, USA e Kazakistan, in continuità con gli impegni presi dalla Regione al momento della sigla, a San Francisco nel 2015, dell'accordo internazionale Under2MOU con il governatore della California sulla riduzione dei gas climalteranti. A novembre prossimo, aspettiamo una delegazione del governo kazako ad Ecomondo, la fiera leader della green e circular economy nell’area euro-mediterranea che si svolge a Rimini e che abbiamo presentato e promosso con tutte le delegazioni straniere incontrate.
È molto importante riflettere con serietà e responsabilità e in uno scenario internazionale sulle modalità con cui, nei prossimi anni, l’umanità adopererà, anche mediante nuove e innovative tecnologie, le risorse energetiche. Ne siamo tutti consapevoli: da tali modalità dipendono sia la salute del pianeta, sia il benessere delle nostre società; un benessere da intendersi in modo integrale, non solamente come prosperità economica o capacità di consumo. “Energia del Futuro” non è solo un compito per ricercatori, tecnologi o investitori. Il modo in cui usiamo le risorse energetiche la dice lunga sul futuro che vogliamo costruire.