Numero 56 - Finanza verde e il risveglio dell'Italia

30 gennaio 2018

Analisi

Green bond: c’è anche l’Italia nel 2017 dei record

A livello mondiale, l’emissione record di green bond per 155,5 miliardi di dollari nel 2017 continua a fare notizia. L’Italia è stata uno dei primi paesi ad entrare sul mercato nel 2014 con il primo green bond a firma Hera che ha permesso il finanziamento di 26 progetti di sostenibilità. Da allora, altri soggetti hanno seguito l’esempio: il 2018 si è aperto con il green bond da 1,25 miliardi di euro di Enel, azienda leader nel settore energetico, i cui proventi finanzieranno principalmente progetti di generazione di elettricità da fonti rinnovabili e le loro reti di distribuzione, oltre che progetti volti ad incrementare l’efficienza energetica della rete elettrica.

Approfondimento

Finanza sostenibile: cresce la borsa “verde” del Lussemburgo

Negli ultimi anni la cosiddetta finanza verde sta diventando finalmente parte attiva nella lotta contro i cambiamenti climatici. In particolare, in seguito agli accordi climatici di Parigi, la domanda di strumenti finanziari che garantiscano una ricaduta positiva, o nulla, sull’ambiente è aumentata notevolmente, diventando una priorità su scala globale sia per gli investitori che per i decisori politici e le istituzioni governative. Per sostenere una simile esigenza, nel settembre del 2016, la Borsa del Lussemburgo, Luxembourg Stock Exchange, ha lanciato il Luxembourg Green Exchange (LGX), una piattaforma esclusivamente riservata a titoli obbligazionari che finanziano progetti ambientalmente sostenibili.

Approfondimento

Sistema finanziario sostenibile: il risveglio dell’Italia

Il cambiamento climatico costituisce una minaccia per la stabilità del sistema finanziario. Anche quest’anno il rapporto del World Economic Forum inserisce i rischi climatici e ambientali tra le principali minacce alla tenuta dell’economia mondiale e autorevoli studi evidenziano come esso potrà portare a crisi finanziarie, a perdite tra il 5 e il 20% del PIL mondiale e a una caduta degli standard di qualità della vita.

Approfondimento

Perché i risparmiatori scelgono la finanza etica?

Sono trascorsi 10 anni dall’inizio della più grave crisi economico-finanziaria dell'ultimo secolo e, forse, sono passati invano. E non solo perché la ripresa è quantitativamente debole e gli effetti sociali della crisi sono ben lontani dall’essere risolti (basti ricordare che il tasso di disoccupazione in Italia alla fine del 2007 era del 6,5%, quello registrato a giugno 2017 è stato dell'11,1%), ma anche perché tutti gli elementi strutturali della finanza privata che ha innescato la crisi sono ancora presenti e forti e nessuna seria regolamentazione pubblica è stata introdotta per evitare il ripetersi di simili eventi.

Approfondimento

Efficienza energetica e rinnovabili: il ruolo delle banche

Il cambiamento climatico minaccia gli elementi fondamentali della vita umana, la produzione alimentare, la salute e l’uso delle risorse e dell’ambiente. L’Accordo di Parigi del dicembre 2015 (COP21), entrato in vigore a fine 2016 e adottato da 197 Paesi, definisce un piano d’azione globale e vincolante per limitare il riscaldamento terrestre al di sotto dei 2 °C rispetto ai livelli pre-industriali.

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