Il processo di transizione energetica in atto è caratterizzato dalla forte diffusione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e dalla progressiva elettrificazione dei consumi finali. L’utilizzo di combustibili di origine fossile – come petrolio, carbone e gas naturale – è infatti considerato una delle cause principali del cambiamento climatico che la nostra società è chiamata a contrastare. Il consumatore ricopre un ruolo da protagonista in questo processo: gli effetti del cambiamento climatico sono strettamente dipendenti dall’attività umana e i singoli hanno la possibilità di contribuire al benessere del pianeta. La consapevolezza del consumatore è la chiave che permette di compiere le proprie scelte quotidiane nel rispetto dell’ambiente che lo circonda e della società stessa.
La trasformazione in corso, tuttavia, mette il consumatore anche di fronte a sfide importanti, individuali e collettive. Basti pensare all’alta variabilità e poca prevedibilità delle fonti rinnovabili, come il solare e l’eolico, che sono in principio fonti di energia non differibili e non “immagazzinabili”, se non in abbinamento a delle batterie. Inoltre, l’elettrificazione dei consumi tende a generare picchi di consumo di energia elettrica – dovuti ad esempio all’accensione simultanea dei climatizzatori in estate o al caricamento dei veicoli elettrici la sera – che risultano in una maggiore difficoltà di gestione della rete di trasmissione e distribuzione di energia elettrica.
Per rendere effettiva la transizione energetica, è necessario che le reti elettriche siano in grado di gestire efficacemente queste sfide. Per essere sempre più resilienti, le reti devono ammodernarsi e fare affidamento su risorse energetiche prevedibili e differibili nel tempo, in altre parole flessibili. Allo stesso modo, è fondamentale riuscire a bilanciare consumo e produzione di energia elettrica, ora per ora e minuto per minuto e gestire i picchi. Tutto questo va nella direzione di favorire lo sviluppo delle rinnovabili.
La flessibilità energetica è quindi la chiave. E ACER – agenzia europea dei regolatori dell’energia – ha stimato che dal 2021 al 2030 il fabbisogno di flessibilità energetica raddoppierà.
Stima del fabbisogno giornaliero, settimanale, mensile di flessibilità del sistema elettrico UE27
Fonte: ACER, 2023
Esistono due principali tipologie di risorse capaci di fornire flessibilità energetica:
- Le risorse tradizionali, alimentate nella maggior parte dei casi da combustibili fossili, come turbine a gas o a carbone.
- Il Demand Response (o Demand Side Management), uno strumento innovativo che permette di bilanciare il consumo e la produzione di energia elettrica adattando il profilo di consumo e/o di produzione di energia elettrica delle risorse energetiche distribuite flessibili di piccola taglia.
Le risorse energetiche distribuite flessibili sono tutti quei prodotti il cui funzionamento può essere differito nel tempo senza impattare sul comfort e sulle necessità dei consumatori. In ambito residenziale, i caricatori di veicoli elettrici, le batterie e i sistemi di riscaldamento ambienti e acqua connessi e smart ne sono un esempio.
Il Demand Response si attiva tipicamente per il tramite di segnali di prezzo implicito o esplicito, che invitano i prosumer (consumatori e/o produttori di energia elettrica) a modificare i propri profili energetici e che si traducono in un risparmio in bolletta e/o in remunerazioni esplicite. E poiché la modifica dei profili energetici deve essere automatizzata o semi-automatizzata, il Demand Response è abilitato dalla digitalizzazione, attraverso il controllo intelligente dei prodotti. Tutto ciò è l’essenza della cosiddetta Twin Transition, ovvero l’armonizzazione dell’innovazione tecnologica e digitale e della responsabilità ambientale ed energetica.
Ariston Group – leader globale nel comfort termico sostenibile che offre una vasta gamma di soluzioni per l’acqua calda sanitaria, il riscaldamento degli ambienti e il trattamento dell'aria equipaggiate con avanzate funzioni di connettività – è tra i pionieri nello sviluppo di prodotti smart e flessibili in grado di fornire servizi di Demand Response, e grazie alla collaborazione con Thermovault - società specializzata nell’offrire soluzioni innovative di Demand Response - ha lanciato i suoi scaldaacqua elettrici di ultima generazione capaci di fornire il servizio di flessibilità energetica a favore dei gestori della rete elettrica in Francia e a breve anche in Belgio.
La soluzione tecnologica è pronta e le potenzialità sono significative – basti pensare ai volumi, ovvero a quanti prodotti per il comfort termico smart e connessi sono presenti a livello residenziale, tra scaldaacqua, pompe di calore e condizionatori. Per questo, si sta lavorando con i gestori della rete elettrica e i regolatori per aprire ai consumatori la partecipazione al Demand Response.
E così si che si chiude il cerchio. Il Demand Response è una tecnologia che favorisce la transizione energetica mettendo il consumatore al centro: offrendogli la possibilità di contribuire attivamente alla flessibilità della rete elettrica. Perché possa partecipare attivamente a questi servizi, tuttavia, il consumatore deve essere informato della possibilità di affidarsi ad operatori innovativi, oltre che consapevole dell’impatto che le sue scelte hanno sulla società. I consumatori sono pronti per questa trasformazione, all’insegna dell’innovazione tecnologica ed energetica, e come impresa siamo determinati a fare la nostra parte per accelerarne lo sviluppo, dando un’ulteriore accelerazione alla transizione energetica ed ecologica.