Zukunft Gas, la voce dell’industria del gas e dell’idrogeno tedesca, ha espresso il suo profondo apprezzamento per il ruolo pivotale che gli Stati Uniti hanno giocato nello stabilizzare gli approvvigionamenti energetici dell’Europa dopo l’invasione illegale dell’Ucraina. Nel corso degli ultimi due anni, l’Europa si è imposta come il cliente più importante del gas statunitense e gli stessi Stati Uniti sono diventati il più importante fornitore di gas per il Vecchio Continente. La partnership energetica via via più stretta tra i due blocchi dimostra i cambiamenti importanti che stanno investendo i mercati dell’energia e le potenzialità di una cooperazione di lungo periodo costruita su valori e obiettivi comuni.

In risposta alla crisi, la Germania ha dimostrato una notevole agilità nello sviluppare e assicurarsi capacità di import di gas naturale: un processo che continuerà ad espandersi negli anni a venire. Questo rapido sviluppo è stato cruciale nel mitigare l’impatto immediato del terrore energetico di Putin e costruire le fondamenta per una futura sicurezza energetica. Noi siamo particolarmente grati all’industria del GNL USA per la reazione pronta e il rapido incremento dell’offerta, indispensabile per stabilizzare il mercato energetico in questa epoca tumultuosa.

Tuttavia, gli  acquisti tedeschi di GNL non riescono ancora a compensare completamente il gas prima ricevuto dalla Russia via gasdotto, ragione per cui  è necessario continuare e altresì aumentare le importazioni di gas liquefatto dagli Stati Uniti. GNL aggiuntivo che è cruciale per la sicurezza energetica europea, soprattutto in caso di  possibili ammanchi dovuti ad instabilità geopolitica e alla riduzione della produzione interna.

Per tale motivo, la moratoria USA ai progetti di GNL non ancora approvati e quindi la possibilità che la capacità futura di esportazione di GNL dagli Stati Uniti possa essere inferiore alle attese solleva preoccupazioni riguardanti un’esacerbazione dello squilibrio nell’offerta globale, potenzialmente prolungando il periodo di volatilità dei prezzi in Europa e dettando ulteriori aumenti. Ciò potrebbe avere serie implicazioni per la stabilità economica oltre che un rilevante impatto sociale. Negli anni seguiti all’invasione russa dell’Ucraina, l’Europa ha lavorato senza sosta nell’assicurare la stabilità dei prezzi del gas, con contributi significativi di paesi con un simile approccio alla politica internazionale, come   gli Stati Uniti. È poi essenziale per gli Stati Uniti  stare a fianco dell’Europa, in particolare durante questi tempi di conflitti, nei quali serve essere uniti nel proteggere i valori comuni. Non possiamo permetterci un ulteriore periodo di volatilità dei prezzi in Europa derivante da un ammanco di GNL dettato da decisioni politiche. Se a tutto ciò, si aggiungono gli impatti che il GNL statunitense ha in termini di occupazione e di sviluppo economico, a fronte di un impatto minimo sui prezzi interni del gas negli stessi Stati Uniti, si capisce quanto importante sia proseguire nello sviluppo di questo comparto.

La costruzione di nuovi terminal di GNL in Germania si basa sull’aspettativa di approvvigionamenti stabili da parte degli Stati Uniti. Qualsiasi dubbio relativo alla stabilità di questi flussi rischia di minacciare questi progetti di vitale importanza, portando potenzialmente a nuova instabilità dei prezzi. Il GNL proveniente dagli Stati Uniti è essenziale per la transizione energetica della Germania, la quale sta lavorando assiduamente per abbandonare completamente l’utilizzo del carbone nella generazione elettrica entro il 2030. Sostituire una centrale elettrica operante a lignite con un impianto a gas può infatti risultare in una riduzione dell’impronta carbonica di quasi il 70% a parità di generazione. Una limitazione delle esportazioni di GNL dagli Stati Uniti porterebbe probabilmente ad un aumento del consumo di carbone in Germania, con effetti negativi per clima e ambiente. Noi siamo impegnati ad affrontare il cambiamento climatico e specificatamente la questione delle emissioni di metano. Conseguentemente, accettiamo ben volentieri qualsiasi regolamentazione che possa migliorare la trasparenza in tutta la catena del valore del gas naturale. Queste misure sono infatti cruciali per accrescere la fiducia e dimostrare che una mitigazione delle emissioni di metano non è soltanto una priorità ma è anche tecnicamente fattibile. L’industria europea del gas è leader in questa area, e noi siamo al passo con l’implementazione di un percorso tra i più stringenti in fatto di regolazione globale delle emissioni di metano. Gli sforzi dell’Amministrazione americana in questo campo sono davvero notevoli. Per questo motivo, servirebbe fare riferimento alle performance ambientali delle nuove centrali, le migliori disponibili sul mercato, e non di quelle vecchie. Il nostro obiettivo dovrebbe essere quello di sviluppare standard transatlantici condivisi e certificazioni utili al fine di eliminare ogni sfiducia verso l’uso del gas naturale, enfatizzandone in particolare la bassa impronta carbonica.

Ci sentiamo quindi in dovere di consigliare all’Amministrazione USA di riconsiderare le implicazioni più generali che avrebbe una qualsiasi restrizione all’esportazione di GNL verso l’Europa. In quest’ottica, vogliamo costruire le fondamenta per una partnership di lungo periodo sui temi energetici, con la prospettiva di svilupparla in modo da raggiungere i nostri obiettivi climatici. Il mutuo supporto è ancor più critico oggi, un’epoca in cui dobbiamo affrontare le sfide che ci troviamo davanti sia per via della guerra in Ucraina che del cambiamento climatico.

La traduzione in italiano è stata curata dalla redazione di RiEnergia. La versione inglese di questo articolo è disponibile qui