Si compie spesso l’errore di pensare alla cosmetica come un ambito orientato alla sola rappresentazione estetica. Importante, dunque, ma in ultima analisi futile. Al contrario, il portato immaginario ed emotivo che il senso del bello porta con sé, arriva a rendere la bellezza un contenitore in grado di incarnare importanti valori. Del resto, un vecchio adagio ci ricorda come la “bellezza salverà il mondo”. Non stupisce quindi che l’industria della bellezza, la cosmetica, abbia imboccato con decisione la strada della sostenibilità: preservare il Pianeta, le sue risorse e le sue meraviglie, rientra indubbiamente nella definizione di bellezza.

 All’interno di questo profondo ripensamento, volto a orientare il business secondo i principi della circolarità, l’eco-design ha un ruolo chiave. Lavorare sul ciclo di vita del packaging cosmetico, riducendone gli sprechi, favorendone la riciclabilità e, perché no, concependolo in materiale già riciclato, riduce fortemente l’impatto ambientale di una filiera prettamente retail, caratterizzata quindi da considerevoli volumi.

Aliplast, parte del Gruppo Hera, da oltre quarant’anni si occupa di rigenerare plastica, dunque, in ultima analisi, di limitare il consumo di risorse fossili. Lo fa con una particolare attenzione a sviluppare processi innovativi che garantiscano una materia prima seconda di qualità quanto più vicina, se non pari, alla plastica vergine. Dunque impiegabile facilmente anche in settori dove la confezione è a tutti gli effetti una componente essenziale del valore percepito dal cliente finale. La cosmetica è certamente uno di questi settori.

È in questo quadro che nasce la collaborazione fra Aliplast e Cosmetica Italia (Associazione nazionale imprese cosmetiche) per supportare le aziende della filiera cosmetica nella progettazione di imballaggi in plastica sostenibili. Si tratta di una collaborazione naturale, fra due soggetti fortemente interessati non solo a introdurre elementi di innovazione nell’industria del packaging, ma anche a promuovere una cultura sempre più spinta dell’uso consapevole delle risorse fra i consumatori finali.

Il primo step della partnership si è concretizzato nella realizzazione e divulgazione di una sintetica guida (un cosiddetto white paper) destinato ai produttori di cosmetica, contenente indicazioni operative per la progettazione di confezioni di prodotti healt e beauty facilmente riciclabili.

“Imballaggi in plastica nel settore cosmetico – guida per una produzione più circolare”, questo il titolo del white paper, per ogni singola tipologia di contenitori plastici (in PET, in HDPE e PP, in PE e PP o in bioplastica) fornisce suggerimenti su come progettarla per garantire a fine vita la massima riciclabilità, coerenti con gli indirizzi di Recyclass e SPICE (Sustainable, Packaging Initiative for CosmEtics), iniziative europee di riciclatori di plastica e industria cosmetica. Anche grazie al contributo del Team di Economia Circolare del Gruppo Hera, per ogni polimero vengono quindi forniti consigli su come progettare ogni componente del packaging: corpo principale, sistema di chiusura, colore del contenitore, strati di barriera, etichettatura, uso di inchiostri per decorazioni.

Significativa è stata la sede prescelta per la presentazione del documento: la sezione Never Ending Beauty della Milano Beauty Week 2023, ideata da Cosmetica Italia proprio per valorizzare e ulteriormente accelerare i passi compiuti dalle aziende cosmetiche sul fronte dell’economia circolare.

Il white paper, oltre alle linee guida, contiene alcuni focus di particolare importanza. Uno di questi è dedicato all’utilizzo di plastiche riciclate per la realizzazione dei packaging, che può avere significativi vantaggi ambientali in termini di risparmio risorse e decarbonizzazione. In questo caso, assume un ruolo fondamentale la co-progettazione del contenitore fra riciclatore di plastica e produttore, in modo da mettere a punto la ricetta per produrre il polimero con le caratteristiche estetiche (es. trasparenza) e funzionali più adatte a intercettare le aspettative del mercato.

È per questo che Aliplast ha investito molto, negli ultimi anni sull’Aliplast Lab. Si tratta di un laboratorio aperto, dove, interpretando le richieste dei clienti, i nostri tecnici sviluppano soluzioni innovative secondo un vero e proprio percorso condiviso di ricerca applicata con l’obiettivo di prototipare e, successivamente, produrre materia prima seconda capace di incarnare sia l’utile che il bello.