Northern Lights costituisce il segmento di trasporto e stoccaggio dell’anidride carbonica in seno al progetto Longship, primo al mondo ad integrare tutta la catena del valore della CCS (cattura, trasporto e stoccaggio della CO2) su scala industriale, nonché il culmine degli sforzi del governo norvegese nel campo del contrasto ai cambiamenti climatici e nel raggiungimento degli obiettivi degli accordi di Parigi.

Due fattori principali, strettamente interconnessi, hanno concorso alla realizzazione di questo progetto: uno politico e l‘altro tecnico. Dal punto di vista politico, è stata essenziale l’istituzione di una tassazione norvegese sulle emissioni nel 1992. Quest’ultima, unitamente alla predisposizione, nel 2014, di un avanzato quadro legislativo relativo allo stoccaggio geologico dell’anidride carbonica e allo stanziamento di fondi dedicati, ha creato l’humus per la realizzazione di un contesto commerciale innovativo per le attività di CCS. Dal punto di vista tecnico, l’esperienza maturata con i progetti di stoccaggio geologico di Sleipner e Snøhvit (operativi rispettivamente dal 1996 e 2008) ha aumentato le conoscenze riguardo i meccanismi di sequestro, la gestione del sito ed il monitoraggio. Questo ha contribuito a consolidare la fiducia nella tecnologia grazie alla diffusione delle informazioni attraverso pubblicazioni e siti dedicati.

Gli impianti di Sleipner e Snøhvit hanno beneficiato, da un punto di vista economico, del credito d’imposta per le emissione evitate, nonchè della necessità di decarbonizzare il gas naturale per la sua commercializzazione. Per entrambi i progetti, il sito di stoccaggio è situato nella stessa concessione di coltivazione degli idrocarburi ed è costituito da un acquifero salino, la Formazione di Utsira per Sleipner e la Formazione di Stø per Snøhvit, mentre la disponibilità di informazioni relative al comportamento dinamico delle formazioni e la presenza delle suddette all’interno della concessione sono state determinanti nella scelta dell’unità geologica per lo stoccaggio. 

Questo tipo di progetto, in cui il sequestro geologico è dedicato alla decarbonizzazione di un sito di cattura predefinito, presenta alcuni limiti nella possibilità di espansione poiché i volumi disponibili sono determinati prevalentemente dalla capacità dell’emettitore e l’utilizzo dello stoccaggio da parte di altre sorgenti non è contemplato nel presente quadro normativo. È opportuno notare che, tuttavia, il sito di cattura e stoccaggio di Sleipner è stato oggetto di espansione nel 2019 tramite l’inclusione dei volumi derivanti dal vicino giacimento di Utgard.

Lo sviluppo di un corpo normativo dedicato allo stoccaggio dell’anidride carbonica accompagnato dal supporto statale alla CCS ha consentito l’affrancamento delle attività di cattura della CO2 dalla decarbonizzazione degli idrocarburi e ha dato rilievo al concetto di stoccaggio geologico nelle falde acquifere saline come soluzione autonoma, dato che il potenziale di stoccaggio negli acquiferi salini è considerato più elevato che negli altri tipi di sequestro geologico. Di conseguenza, ha fornito l’impulso per lo sviluppo di progetti innovativi dal punto di vista del finanziamento economico e che riguardano la cattura della CO2 da aree ad elevata densità di emettitori (cluster) per poi stoccarla in centri (hubs).

Come risultato di questo cambio di prospettiva, Northern Lights costituisce quindi il primo progetto commerciale e internazionale che considera il trasporto e lo stoccaggio geologico della CO2 su scala industriale come fornitura di un servizio, previa l’applicazione di tariffe. Northern Lights è la prima infrastruttura nel mondo aperta a terzi e non più dedicata ad un solo emettitore.

Esso si rivolge alle industrie europee di difficile decarbonizzazione, che secondo le stime degli analisti dovrebbero emettere oltre 300 milioni di tonnellate di anidride carbonica all’anno. Si tratta soprattutto di cementifici ed impianti di termovalorizzazione, cui seguono  acciaierie e produttori di ammoniaca e fertilizzanti, industrie essenziali, ma che ad oggi non possono raggiungere la neutralità carbonica attraverso misure quali il cambio di combustibile o processi produttivi energeticamente più efficienti. 

I primi emettitori collegati a Northern Lights sono due impianti industriali situati nella Norvegia orientale, il cementificio Heidelberg Materials a Brevik e l’impianto di termovalorizzazione Haflslund Celsio ad Oslo, che fanno parte del progetto Longship voluto dal governo norvegese. A questi, si aggiunge Yara Sluiskil (produttore olandese di ammoniaca e fertilizzanti) con cui è stato firmato il primo accordo commerciale internazionale di trasporto e stoccaggio nel 2022.

I volumi convogliati dai siti summenzionati rappresentano la capacità della Fase 1 del progetto, che ammonta a 1,5 milioni di tonnellate all’anno per un totale di 25 anni. L’impianto sarà operativo a partire dal 2024. Northern Lights intende perseguire un’espansione della capacità fino ad un totale di almeno 5 milioni di tonnellate all’anno nella Fase 2, resa possibile dalla scalabilità del sistema di trasporto, già costruito per ricevere ulteriori volumi.

Il trasporto dell’anidride carbonica dagli impianti di cattura è concepito con navi cisterna appositamente progettate. La CO2 verrà inviata ad un terminale di stoccaggio temporaneo a Naturgassparken nel comune di Øygarden, sulla costa occidentale norvegese. Il gasdotto che parte da Naturgassparken condurrà la CO2 al sito di stoccaggio geologico situato a circa 100 km dalla costa e ad oltre 2.600 m di profondità. Northern Lights (NL DA)  è l’operatore di EL001, assegnata nel 2019. EL001 è la prima concessione offshore dedicata esclusivamente allo stoccaggio geologico dell’anidride carbonica. L’assegnazione di concessioni per lo stoccaggio geologico dell’anidride carbonica in Norvegia costituisce un ulteriore elemento di avanzamento verso la commercializzazione delle attività di CCS. Simili attività di concessione sono ora presenti anche in Danimarca e Regno Unito.Da un punto di vista geologico, due campagne di scavo (2019 e 2022) hanno completato i due pozzi di iniezione dedicati alla Fase 1 che hanno fornito informazioni fondamentali e indicazioni positive riguardo ai volumi iniettabili e all’integrità del sito di stoccaggio nel sottosuolo di EL001.

Northern Lights è il primo progetto operante nel quadro normativo norvegese dedicato alla CO2, nella prima concessione ad hoc assegnata per il sequestro geologico  e con il primo contratto indipendente con terze parti in Europa. Tutti elementi che portano nella direzione della CCS come attività economicamente indipendente e su scala industriale.

Sviluppo del progetto Northern Lights di trasporto e stoccaggio del biossido di carbonio. Il sito di sequestro geologico, un acquifero salino di età Giurassica inferiore, é illustrato in maniera schematica.

Fonte: NL DA