Il tema delle emissioni di metano lungo la filiera del gas naturale è oggi estremamente importante, sia per l’industria del settore che per il sistema energetico nel suo complesso, rappresentando un ambito di intervento che può contribuire in modo significativo al raggiungimento degli obiettivi del Green Deal e alla neutralità climatica al 2050.

Il gas naturale, insieme alle fonti rinnovabili, avrà infatti un ruolo essenziale nel percorso di decarbonizzazione soprattutto nel prossimo decennio e soprattutto nel nostro Paese, come peraltro previsto dal Piano Energia e Clima, dove continuerà ad essere una risorsa centrale per il fabbisogno energetico di tutti i settori – da quello industriale, a quello residenziale fino ai trasporti leggeri e pesanti – e per la produzione di energia elettrica, anche grazie ad un’infrastruttura di rete, particolarmente sviluppata e capillare, che raggiunge oltre il 90% dei Comuni esistenti.

In questo contesto è quindi molto importante affrontare il tema delle emissioni lungo tutta la filiera con l’obiettivo di consentire una rappresentazione più accurata e puntuale del fenomeno, sempre più basata su dati misurati in luogo di quelli stimati, così da poter valutare il potenziale di miglioramento esistente e le linee d’intervento più efficaci.

E’ importante sottolineare come l’industria del gas naturale – e in particolare le aziende che gestiscono le infrastrutture – dimostrino oggi una rinnovata sensibilità rispetto alla necessità di individuare modelli energetici sempre più sostenibili, avvertendo la responsabilità di dover contribuire fattivamente alla riduzione delle emissioni climalteranti per il raggiungimento degli obiettivi ambientali.

E’ bene evidenziare come il settore gas sia oggi in costante e significativa evoluzione, specialmente dal punto di vista dell’innovazione e della digitalizzazione delle reti.

Per esempio, le emissioni della rete di distribuzione gas non sono più quelle di 10-15 anni fa e si attestano su livelli significativamente più bassi rispetto al passato e spesso anche rispetto ai valori evidenziati negli studi esistenti. Le aziende della distribuzione del gas sono infatti fortemente impegnate nella manutenzione ordinaria e straordinaria della rete, così come nella ricerca delle fughe, anche per effetto di una regolazione ben costruita che determina impatti positivi anche in termini di riduzione delle emissioni e di miglioramento delle performance rispetto agli standard previsti.

Venendo alle prospettive di sviluppo futuro, vedremo affermarsi sempre di più nuove modalità di gestione della rete basate sulla digitalizzazione. A tendere anche il sistema gas evolverà valorizzando le potenzialità di acquisizione e scambio dei dati: si pensi ad esempio ai contatori “intelligenti”, che consentiranno di trasmettere i dati di consumo senza l’intervento di un operatore ed in tempo reale, alla gestione da remoto di alcune funzioni (es. chiusura e apertura delle valvole, miscelazione dell’odorizzante, riduzione della pressione, ..) e all’adozione di tecniche di manutenzione predittiva, che, valutando l’evoluzione di parametri di funzionamento monitorati in continuo, consentiranno di intervenire prima di una rottura o del raggiungimento della vita utile di un componente.

Si tratta di linee di intervento che avranno impatti anche sulle emissioni della rete in quanto consentiranno un monitoraggio più accurato, una rilevazione più puntuale e la possibilità di intervenire in maniera più efficace ed efficiente.

Più in generale tutte le imprese della filiera del gas naturale dimostrano oggi un rinnovato impegno per ridurre le emissioni e per aderire a sistemi di reporting che consentano di ricorrere sempre di più a misurazioni in luogo di stime.

Proprio in relazione a quest’ultimo aspetto, Anigas ha promosso con convinzione l’adesione al nuovo framework Oil and Gas Methane Partnership 2.0 (OGMP) per il reporting delle emissioni di metano, iniziativa supportata a livello europeo anche da Eurogas (di cui Anigas è membro), CEDEC, EntsoG, Geode, GERG e Marcogaz. L’adesione al framework richiederà alle imprese un’attività puntuale di reportistica delle proprie emissioni e la definizione di target di riduzione grazie all’adozione di modalità di gestione più idonee ed efficienti, con soluzioni best-practice a livello progettuale/tecnologico.

La riduzione delle emissioni in atmosfera di gas metano lungo tutta la filiera rappresenta uno strumento efficace per contribuire al percorso di decarbonizzazione del settore gas, un percorso essenziale per sostenere l’ambizioso processo di transizione energetica in atto. Il gas ha ancora un ampio potenziale di decarbonizzazione da poter ‘liberare’ certamente sostituendo negli usi finali combustibili più inquinanti ma anche riducendo le proprie emissioni fuggitive e promuovendo l’utilizzo delle reti esistenti per la distribuzione di biometano ed idrogeno.

Deve quindi avviare come sistema nel suo complesso, fatto di infrastrutture, mercati ed aziende, un proprio percorso di decarbonizzazione che possa essere convincente e concreto così da attirare investimenti e risorse. Un percorso che possiamo intraprendere subito perché il tempo in questa nostra lotta ai cambiamenti climatici è la variabile più importante e non possiamo permetterci di attendere.

Ci attendono tempi difficili e sfide complesse ma siamo convinti che il settore gas saprà dimostrare di esserne all’altezza.