Il mercato energetico è in un momento di profondo cambiamento, e la chiave per interpretare questo cambiamento e adeguarvisi prontamente è puntare sempre più sulla ricerca, su nuove tecnologie e sulla sostenibilità, mirando a innovare anche i processi aziendali per poter adottare soluzioni rispondenti ad un’industria in continua evoluzione.

Se si analizzano i trend che stanno dettando le linee guida del business legato all’Oil&Gas e degli investimenti nel settore, due dati su tutti sono meritevoli di attenzione. Secondo il report 2017 dell’IEA (International Energy Agency) le fonti energetiche rinnovabili, che adesso soddisfano il 40% della crescita della domanda primaria, continueranno nel loro esponenziale incremento, determinando la rapida diffusione di nuove tecnologie a costi sempre più accessibili.

Per quanto riguarda nello specifico il settore Oil&Gas, invece, i dati dimostrano che ancora a lungo le fonti fossili saranno determinanti non solo per la produzione energetica, ma soprattutto come anello di congiunzione tra energia e industria manifatturiera rappresentata dal trattamento e dalla trasformazione in semilavorati plastici, che poi hanno un’innumerevole quantità di applicazioni nei settori industriali avanzati.

In particolare, in termini geostrategici, la resilienza dello shale gas e del tight oil negli Stati Uniti confermano per questo Paese il ruolo di maggiore produttore mondiale di petrolio e gas anche in un contesto di prezzi bassi.

Partendo da questi trend di riferimento che delineano alcune discontinuità nel mercato, l’industria italiana – forte di una tradizione di ingegneria, di componentistica e più in generale di eccellenze nell’Oil&Gas service – può intercettare i driver e adoperarsi per portare in Italia la crescita che esiste nei Paesi emergenti. Aspirare, quindi, a giocare un ruolo importante nello scenario industriale. Saper leggere il mercato, adeguarsi e cavalcarlo ci permette di trovare nuove soluzioni e di crescere nonostante gli scenari economici in continua evoluzione.

L’approccio vincente diventa quello che crea sinergie nella filiera e che ipotizza soluzioni integrate rispondendo a richieste sempre più esigenti. In questo senso, riporto un esempio concreto di sinergia industriale: lo scorso 28 febbraio, il gruppo Maire Tecnimont ha dedicato – in collaborazione con SACE e con ASSOLOMBARDA – un momento di approfondimento concreto all’approccio di filiera, valorizzando un accordo siglato con SACE SIMEST, hub dell’export e dell’internazionalizzazione del Gruppo CDP, a sostegno delle aziende italiane che lavorano nell’impiantistica e nell’ingegneria legata ai settori Oil&Gas e petrolchimico.

L’accordo ha avuto come obiettivo quello di rafforzare una partnership di lungo periodo ed attraverso di esso, oltre 50 PMI italiane parte della filiera tecnologica Oil&Gas potranno avvalersi degli strumenti assicurativo-finanziari e degli specialisti di SACE SIMEST per rafforzare la propria competitività in Italia e all’estero. Avranno a disposizione un’importante gamma di soluzioni finanziarie per investire e crescere sui mercati internazionali, e favorire una relazione cliente-fornitore sostenibile, che sia orientata alle esigenze di un mercato caratterizzato da forti discontinuità e accelerazioni tecnologiche. Mi sembra un passo concreto di rafforzamento della filiera industriale tecnologica, per poterla promuovere all’estero nel suo ruolo strategico di volano di crescita del sistema Italia, nel suo insieme. Vorrei, infine, fare un breve cenno al territorio lombardo, dato che è una regione così importante per il tessuto industriale italiano e in particolare per il nostro segmento del downstream Oil&Gas.

Coordinando il Centro Studi di Assolombarda, infatti, come Vice Presidente sto seguendo più da vicino i dati e le ricerche che riguardano il territorio, soprattutto nell’ottica di potenziare il network delle piccole imprese e rilanciare il tessuto connettivo del paese. Una rete costituita di tantissime realtà attive nell’Oil&Gas che creano valore e possono aumentare il loro contributo nell’export di beni e servizi per il mercato globale del trattamento degli idrocarburi. In generale, secondo un’analisi condotta dal Centro Studi, la Lombardia in termini di export ha finalmente agganciato la forte espansione del commercio internazionale: la crescita del +7,5% dell’export rispetto al 2016 è tra le performance più brillanti nel confronto nazionale ed europeo.

Il settore Oil&Gas italiano e l’indotto dei segmenti industriali correlati hanno quindi un grande potenziale di crescita: possiamo lavorare insieme - in sinergia con enti pubblici e player privati italiani -  per rafforzare il nostro approccio di filiera tecnologica del Made in Italy che va all’estero.

Fabrizio Di Amato, è Presidente di Maire Tecnimont e Vice Presidente di Assolombarda con delega all’Energia, Sviluppo Filiere e Cluster e Centro Studi