Le imprese devono essere protagoniste della quarta rivoluzione industriale. E non è solo una questione tecnologica, ma anche culturale: prima di un'industria 4.0 dobbiamo avere una mentalità 4.0. Per questo Confindustria ha lanciato l’anno scorso il programma 'Industry 4.0 - preparati al futuro' con l'obiettivo di far conoscere al tessuto imprenditoriale italiano le misure previste dal Piano nazionale Industria 4.0 per innovare e digitalizzare le imprese.

Il nostro sistema ha offerto infatti un contributo importante alla strategia del Piano nazionale, elaborando un articolato pacchetto di proposte che il Governo ha in larga parte recepito nel Piano con strumenti fiscali e finanziari automatici a supporto della trasformazione digitale del sistema produttivo.

Tradotto sul nostro territorio romagnolo, pensiamo che ci siano numerose nicchie di eccellenze in cui applicare con successo questo nuovo paradigma; le tecnologie petrolifere costituiscono certamente una di queste punte di diamante: rappresentano una frontiera, un banco di prova interessante per tutto ciò che riguarda l’internet delle cose e l’interconnessione tra macchinari.

Le nostre imprese sono storicamente molto ricettive e aperte all’innovazione, e siamo certi che anche in questo caso si confermeranno “terreno fertile” per una sperimentazione ormai necessaria, se si vuole restare agganciati al treno della competitività globale.

Iniziative come REM – e come OMC – sono quindi vitali per avere un’anteprima di futuro, perché l’innovazione è ormai un imperativo in un mondo in continua evoluzione. Aspettare che il cambiamento si plachi significa restare indietro, ancorati a un mondo che non esisterà più – che già non esiste più: bisogna reagire come hanno dimostrato di saper fare le nostre aziende, cavalcando l’onda per riemergere più forti di prima.