Con una superficie di 78.000 mq che comprende 787 isole, la Scozia è due volte l’Olanda ma con una popolazione di appena 5,2 milioni di persone.

Il paese è servito dalla Scottish Water – impresa pubblica responsabile in materia di acqua di fronte a diversi Ministeri scozzesi e, di conseguenza, al Parlamento nazionale. Con oltre 60.000 miglia di condotte e 2.000 impianti di trattamento, la Scottish Water presta i suoi servizi in tutta la Scozia. Fornisce acqua potabile pulita e sicura a 2,49 milioni di famiglie e a 152.000 esercizi commerciali dislocati in tutta la nazione. Ogni giorno eroga 1,37 miliardi di litri di acqua potabile trattata e rimuove circa 1 miliardo di litri di acque reflue dalle proprietà dei suoi clienti, acque che poi vengono adeguatamente trattate prima di essere restituite all’ambiente in modo sicuro. La Scottish Water gode di una buona reputazione e combina un servizio di qualità con prezzi competitivi, tra i più bassi nel Regno Unito (UK).

Il cammino della Scozia per diventare una ‘Hydro Nation è iniziato nel 2012 ed è stato rafforzato dal Water Resources Act del 2013. L’obiettivo di una Hydro Nation secondo il concetto scozzese consiste nel massimizzare il valore economico e non economico della risorsa idrica nazionale attraverso un più efficace raggruppamento e sviluppo dei diversi elementi che compongono il settore: dalla Scottish Water che rappresenta una delle utility idriche di maggior successo in UK grazie alla sua innovativa e diversificata supply chain, ai ricercatori ed accademici che supportano l’industria e contribuiscono alla definizione delle policy e all’implementazione di soluzioni pratiche ai problemi che si presentano in materia di acqua. Più semplicemente, l’ambizione della Scozia è quella di diventare una nazione leader su scala mondiale nella gestione responsabile delle risorse idriche.

In ambito energetico, la Scottish Water si è impegnata nell’implementazione della Hydro Nation agenda passando dall’essere il maggior acquirente singolo di elettricità in Scozia a produttore di energia rinnovabile in quantità superiore a quella di cui abbisogna. In sostanza, una compagnia idrica che genera elettricità attraverso impianti eolici, idroelettrici, solari e a biomasse e che produce calore dalle acque di scarto.

Possono citarsi altri tangibili esempi di progresso in questa direzione, come il successo che sta avendo la Scottish Water International, il braccio commerciale dell’utility pubblica che offre consulenza a livello internazionale. Fondata nel 2013, la compagnia ha già acquisito importanti contratti in Australia, Canada, Qatar, Irlanda e Polonia.

Ancora, indichiamo l’Hydro Nation Innovation Service, un servizio su misura per l’industria idrica che fornisce informazioni e supporto agli innovatori che vogliono portare sul mercato i loro prodotti e servizi innovativi. Questo servizio è stato supportato dall’apertura, a novembre 2015, di due impianti pilota full-scale presso i siti operativi della Scottish Water.

Il Centre of Expertise for Waters (CREW) scozzese – che è un hub in cui i progetti di ricerca sono coordinati dalle istituzioni accademiche, dal governo e dal settore idrico scozzese - è un altro esempio di come il settore sia integrato nonostante una comunità idrica più ristretta di quanto si possa trovare altrove.

Il CREW gestisce anche l’Hydro Nation Scholars Programme, uno stimolante programma post-laurea pensato per formare i futuri leader del settore che saranno gli ambasciatori dell’Hydro Nation, mostrando le loro eccellenze nei diversi campi e andando a lavorare all’estero in modo da portare la Scozia come esempio di impegno in questo ambito. 

Anche i regolatori scozzesi, inclusa la Water Industry Commission for Scotland (WICS), svolgono attività di consulenza a livello internazionale condividendo le best practice in materia di regolazione idrica, la loro esperienza in tema di liberalizzazione del mercato retail scozzese e l’implementazione della Water Framework Directive, solo per citare qualche esempio.

Pertanto, l’Hydro Nation Agenda può anche definirsi un’agenda internazionale. La Scozia riconosce di avere il dovere di contribuire a risolvere questioni di natura globale, specie laddove la sua expertise può risultare molto efficace. Come nazione, siamo estremamente fortunati in quanto possiamo fare affidamento su abbondanti risorse idriche che contribuiscono alla qualità e alla peculiarità del nostro ambiente. Abbiamo accesso ad un eccellente servizio di erogazione di acqua potabile, fresca e pulita e ad alti standard di depurazione, quel che invece non possono permettersi diversi milioni di persone al mondo.

A seguito del Vertice delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile che si è tenuto nel settembre 2015, il primo Ministro Nicola Sturgeon ha presentato la Scozia come una delle prime nazioni al mondo ad essersi pubblicamente impegnata nel perseguire i Sustainable Development Goals definiti in quella sede. Questo in un contesto globale in cui la scarsità idrica è un problema che affligge oltre il 40% della popolazione mondiale, un dato allarmante e previsto crescere ancora in ragione dell’aumento della temperatura mondiale conseguente al cambiamento climatico. Nonostante siano stati compiuti numerosi progressi, ancora molte persone non hanno accesso a risorse idriche sicure o ad un adeguato livello di servizi igienico-sanitari/depurazione. Questo è problema serio che impatta su ogni continente e quindi ci riguarda tutti da vicino.

La Scozia è da tempo una nazione aperta e ricettiva e il nostro scopo consiste nell’aderire concretamente alla Global Water Agenda, sottolineando l’eccellenza della ricerca scozzese in questo campo, mostrando gli ambiti in cui la nostra expertise viene considerata pioniera - che si tratti di scarsità idrica, di accesso ad acqua potabile, sicura e a prezzi competitivi e ad adeguati servizi di depurazione-, condividendo le linee di governance e di regolazione del sistema idrico della Scozia,  sempre più riconosciuto come esempio di best practice.

Portare il concetto di Hydro Nation nell’arena internazionale non dovrebbe essere visto solamente in termini di benefici per l’economia scozzese. Piuttosto, riteniamo che dare un contributo significativo alla soluzione di questioni riguardanti le risorse idriche su scala mondiale sia l’atteggiamento che porta nella migliore direzione, o perlomeno la più giusta.

*Jon Rathjen ha scritto l’articolo in qualità di membro del board di Aqua Publica Europea (APE)