È noto come la spesa assicurativa sia una delle principali voci di costo per una società proprietaria di un impianto per la produzione di energia da fonte rinnovabile. Spesa che annualmente si cerca di rivedere ed ottimizzare al fine di abbattere gli OPEX (costi operativi e di gestione) dell’investimento in corso. Parliamo prevalentemente di prodotti assicurativi definiti Operational All Risks (OAR). Questa tipologia di assicurazioni garantisce la società proprietaria dell’impianto da eventuali danni diretti che dovessero colpire l’impianto, dai conseguenti danni indiretti per la mancata produzione di energia fino al ripristino, e dalle responsabilità civili verso terzi derivanti dalla proprietà e dalla conduzione dell’asset.
Partendo da questo concetto di base è possibile identificare moltissimi prodotti con condizioni e costi anche radicalmente differenti. Per individuare il prodotto corretto, ed in generale per efficientare la spesa assicurativa, è dunque fondamentale partire da una consapevolezza dei rischi che sottendono al proprio investimento. Questi rischi variano certamente in base alla tipologia di tecnologia adottata per la produzione di energia, tuttavia è possibile identificare dei driver di rischio comuni e particolarmente diffusi sul nostro territorio che è bene presidiare con attenzione trasferendoli sul piano finanziario attraverso un’assicurazione dotata di adeguate franchigie e condizioni particolari.
Il furto di componentistica in rame è sicuramente tra i rischi più diffusi. L’assenza di idonei sistemi di sicurezza, il mancato intervento di istituti di vigilanza nei tempi previsti, la mancanza di cablaggi in alluminio e di sistemi di difesa dei pozzetti di ispezione, sono solo alcuni degli elementi a cui prestare attenzione al fine di minimizzare una minaccia la cui incidenza risulta in alcuni casi insostenibile per il business plan sulla base del quale è stato ponderato l’investimento. È fondamentale che nel processo di ottimizzazione della spesa assicurativa si presti particolare attenzione a questa garanzia. È facile diminuire il costo di una polizza assicurativa “sottolimitando” tale copertura, purtroppo basterà anche un solo furto per inficiare il risparmio ottenuto nell’immediato.
Il guasto di inverter, turbine e cogeneratori riguarda una sezione di polizza assolutamente fondamentale, la cosiddetta sezione guasti macchine. La progressiva obsolescenza del parco impianti italiano sta portando alla luce numerose criticità della componentistica installata ab illo tempore, e questa sezione di polizza - congiuntamente ad una buona manutenzione predittiva dell’impianto - può costituire la salvezza del proprio investimento in caso di danni ragguardevoli.
Il sovra-voltaggio e le problematiche legate alla stabilità della rete nazionale costituiscono la seconda fattispecie di rischio che per frequenza colpisce un impianto. Per quanto i danni diretti siano normalmente di bassa entità, quelli indiretti in alcuni casi possono essere rilevanti. Purtroppo moltissimi prodotti assicurativi adottano sottolimiti particolari per questa tipologia di danni, pertanto può risultare opportuno mitigarli anche attraverso l’installazione di dispositivi di protezione contro le sovra-tensioni (Surge Protection Devices (SPD) o di parafulmini sul perimetro del campo, misure troppo spesso assenti sugli impianti italiani.
Se sono il “furto” ed il “sovra-voltaggio” rischi ad alta frequenza e media entità, quelli a scarsa frequenza ed altissima intensità sono, in primis, il franamento e la subsidenza. Il fenomeno del dissesto idrogeologico sempre più spesso arriva infatti a mettere a repentaglio l’esistenza di intere centrali. Un buon prodotto assicurativo dovrà garantire il contraente da questi rischi ed in generale dai rischi catastrofali legati ad eventi atmosferici o tellurici per il 100% del valore della centrale. Dato che il mercato assicurativo di riferimento tende ad offrire prodotti che sottolimitano queste garanzie al 50%-60% delle somme assicurate, è opportuno volgere il proprio interesse verso compagnie di assicurazioni in grado di soddisfare una copertura di rischio il più vicino possibile al 100%.
Cosa intendiamo per somme assicurate? Praticamente tutti i prodotti Operation All Risks indennizzano il contraente per il costo di ricostruzione a nuovo (ripristino) dell’impianto. Pertanto è fondamentale verificare che le somme assicurate nel proprio contratto assicurativo siano in linea con i reali valori di ricostruzione di un impianto. Molto spesso si trovano ancora contratti con somme assicurative risalenti al periodo di costruzione dell’impianto o equivalenti al valore finanziato. Una semplice verifica di questo aspetto potrebbe comportare un dimezzamento della spesa assicurativa in corso senza pregiudicare l’estensione delle garanzie prestate.
Infine è importante evidenziare tutta quella fattispecie di rischi finanziari che mettono a repentaglio la sostenibilità dei flussi di cassa di una società veicolo (Special Purpose Vehicle – SPV) proprietaria di una centrale. In particolare ci riferiamo alle numerose fidejussioni che una SPV deve rilasciare verso privati ed enti pubblici nell’espletamento della sua ragione sociale ed alle garanzie che deve presentare all’Agenzia delle Entrate ed ai suoi concessionari per poter ottenere un rimborso anticipato del suo credito IVA/IRAP, rimborso sempre più importante per implementare i revamping necessari alla mitigazione dei rischi di cui sopra. Ad oggi il miglior strumento per lo scongelamento dei capitali immobilizzati per il rilascio di questi collaterali è sicuramente il take over delle fidejussioni bancarie con garanzie assicurative.
Possiamo dunque concludere che l’ottimizzazione della spesa assicurativa non passa solo da una mera riduzione del costo delle polizze contratte dall’SPV, bensì da un’attenta valutazione delle stesse e delle implicazioni di franchigie e sottolimiti sul cash flow della società. In un mercato dell’energia in cui le parole grid parity e prosumer acquistano sempre più rilevanza un approccio al rischio di questo tipo sarà fondamentale per una buona gestione dei propri asset.