Il terzo incontro del Dialogo UE sull'automotive ha suscitato numerose reazioni, forse anche superiori a quello che avrebbe meritato un incontro che, sostanzialmente, è come se non ci fosse stato. Nulla è cambiato, infatti, rispetto a prima. Da una parte, i costruttori (che prima dell'incontro avevano chiesto «un approccio politico pragmatico, più flessibile e tecnologicamente neutrale alla decarbonizzazione del trasporto stradale») hanno invece continuato a chiedere risorse per le infrastrutture e per gli incentivi.
Il futuro dell’industria automobilistica europea si decide nei prossimi mesi. A due settimane dalla chiusura del terzo incontro del Dialogo Strategico sul settore auto, tenutosi a Bruxelles lo scorso 12 settembre, torniamo a richiedere con estrema urgenza alle Istituzioni Europee la necessità di adottare al più presto misure concrete per il settore.
L’industria automobilistica in Europa è in grande difficoltà. Nei ventisette Paesi dell’Unione Europea, la flessione delle immatricolazioni nei primi sette mesi del 2025 è dello 0,7% rispetto all’analogo periodo del 2024 – ultimi dati disponibili al momento della stesura di questo articolo.