Ombrina Mare: vince chi urla più forte
In poche classifiche nazionali l'Abruzzo occupa posti di vertice: una di queste è quella stilata annualmente dal Nimby Forum. È una costante il No a prescindere: all’estrazione di idrocarburi on/offshore, alla produzione energetica anche rinnovabile, alle reti distributive (elettrodotti e gasdotti), alle antenne, a impianti di trattamento rifiuti, a insediamenti industriali, a centri commerciali, perfino di recente ad un impianto per la cremazione di salme.
Stimiamo in circa 3 mld. di euro il valore dei progetti fermi o persi, con almeno 15.000 posti di lavoro potenziali non attivati.
Si può datare l’inizio del fenomeno intorno al 2007, quando nacque un movimento per contrastare la realizzazione ad Ortona di un Centro Oli dell’Eni. Lo stop al progetto (deciso anche per ragioni economiche) ha animato la consapevolezza che con una forte pressione sociale e mediatica si potesse ottenere un doppio risultato: bloccare i progetti ed assumere un ruolo di orientamento dell’opinione pubblica utile per diversi scopi, anche politici.