Durante l’evento dell’8 aprile scorso dedicato alle parole chiave dell’energia che Assorisorse e RiEnergia hanno organizzato nell’ambito di OMC 2025,  all’Ing. Paolo Noccioni -Presidente Nuovo Pignone, Baker Hughes e Consigliere Assorisorse-  è stato chiesto di fare un commento su “innovazione e tecnologia”, di seguito riportato. Si tratta di due parole estremamente interconnesse tra di loro, ma anche con le altre parole emerse in quell’occasione: attrattività, comunicazione, formazione, competenze e sicurezza, women in energy.

La nostra industria sta attraversando una trasformazione epocale: si tratta di cambiare il mondo dell'energia, renderlo decarbonizzato in un arco temporale che è abbastanza breve visto che mancano pochi anni al 2050. Si tratta di una dinamica che dovrebbe risultare particolarmente attrattiva per i giovani che si affacciano al mondo del lavoro. Pertanto, serve trovare il modo di comunicare questa importante trasformazione alle nuove generazioni, far percepire il settore nel modo più corretto, evidenziandone tutto il potenziale.

Per poter implementare questa transizione bisogna puntare su un mix di fonti e soluzioni il più possibile diversificato, che tenga conto di tutte le tecnologie che oggi abbiamo a disposizione. In questo contesto e in questo frangente temporale di grande trasformazione, non si può pensare di non innovare. Nel mondo in cui oggi viviamo, di profonda trasformazione tecnologica, sociale e ambientale, l’innovazione, infatti, è lo strumento principale per attivare il cambiamento. Per Baker Hughes, in quanto azienda di tecnologia al servizio dell’energia e dell’industria, l’innovazione è parte del proprio DNA, così come dovrebbe esserlo per la società e l’impresa tutta.

Fatemi esprimere un concetto un po' diverso da quello classico. Per me innovare significa anche collaborare: se oggi possiamo fare più sinergia, operare partnership fra privati e istituzioni, riusciremo a innovare anche più velocemente. Il nostro business Industrial & Energy Technology (IET) collabora con oltre 80 università e centri di ricerca in tutto il mondo, con circa il 40% dei contratti attivi in Italia. Inoltre, nel 2024 abbiamo destinato a livello globale 643 milioni di dollari in ricerca e sviluppo (“R&S”) e depositato oltre 1.600 brevetti in tutto il mondo. Da qui un appello affinché l’innovazione sia pensata attraverso il canale della collaborazione e delle partnership. Questo potrebbe essere uno spunto anche per la nostra industria.

Quanto al concetto di tecnologia, noi riteniamo che per portare avanti questa trasformazione dovremmo usare tutte le possibili soluzioni tecnologiche che ci consentano di rendere l’energia progressivamente più pulita, più sicura e più efficiente, in un’ottica olistica che possiamo definire di portfolio approach

Tra le fonti a disposizione, il gas rimarrà sicuramente una delle più importanti per la transizione e continuiamo a lavorare sull'efficientamento dei diversi sistemi energetici industriali. Per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione in tempi abbastanza rapidi, sarà necessario anche investire massicciamente in soluzioni per la cattura, l’utilizzo e lo stoccaggio della CO₂ (CCUS), per l’elettrificazione e per l’idrogeno.

È un errore pensare che una sola leva tecnologica possa bastare per vincere questa sfida: la strategia da perseguire è dunque "all the above".