L’acqua è una risorsa insostituibile, ma il suo ciclo naturale è ogni giorno influenzato dalle attività umane e dalle manifestazioni di un clima che cambia. Quest’anno il tema su cui la Giornata Mondiale dell’Acqua ci invita a riflettere è quello della inesorabile ritirata dei ghiacciai, che al pari di alluvioni e siccità, sono manifestazione lampante e al contempo struggente, se ancora ve ne fosse bisogno, delle conseguenze del riscaldamento del nostro Paese e di un regime delle precipitazioni che è cambiato. Se la mitigazione delle cause del cambiamento del clima è un impegno che comporta un coordinamento globale, in un orizzonte di molti decenni, l’adattamento è invece quanto possiamo fare sin da subito.
Adattarsi vuole dire adottare misure per prevenire o ridurre al minimo i danni: dunque valutare i rischi e le vulnerabilità associati ai cambiamenti del clima, agendo di conseguenza. È proprio l’adozione di misure di adattamento che rende le infrastrutture, e quindi i territori, resilienti agli eventi estremi, come alluvioni, nubifragi e ondate di calore sempre più intense e frequenti, ma anche ai fenomeni cronici, quali l’innalzamento del livello del mare o il cambiamento del regime delle precipitazioni. Riconoscere il grado di vulnerabilità e i rischi a cui le infrastrutture sono esposte è necessario al fine di identificare e realizzare le soluzioni di adattamento più efficaci.
Da anni il think tank di REF si interroga su come l’adattamento può essere declinato per il caso della gestione dell’acqua, e sulle tante sfide del prossimo futuro. Un futuro nel quale la gestione dell’acqua sarà chiamata a farsi carico di numerose questioni emergenti: dagli impatti del cambiamento climatico sul regime delle precipitazioni e sulla gestione delle acque meteoriche, al riuso delle acque reflue depurate affinate, al recupero di energia e nutrienti dai fanghi, ai controlli per la sicurezza dell’acqua potabile e la prevenzione di contaminazioni delle fonti, al potenziamento dei trattamenti di depurazione per rimuovere microinquinanti, come farmaci e microplastiche, alle soluzioni basate sulla natura per la tutela degli ecosistemi e della biodiversità, del ripristino dei servizi ecosistemici e la rigenerazione della risorsa idrica. Tutti questi obiettivi fanno già parte di un nuovo paradigma del servizio idrico integrato che viene delineandosi in azioni e impegni codificati nelle direttive europee discusse e approvate negli ultimi anni: dalla direttiva sulla sicurezza e la qualità delle acque potabili (Direttiva UE 2020/2184, recepita in Italia il 21 marzo 2023 con il DL 18/2023) alla direttiva sulle acque reflue (Direttiva UE 2024/3019) entrata in vigore nel gennaio 2025 e che dovrà ora essere recepita nell’ordinamento dei singoli Paesi membri entro il 31 luglio 2027. Nuove prospettive che si aggiungono agli obiettivi di miglioramento della qualità del servizio già codificati nel percorso di miglioramento voluto dalla regolazione ARERA in materia di qualità tecnica (di cui alla deliberazione 917/2017/R/IDR per gli anni 2022 e 2023, come integrata dalla deliberazione 637/2023/R/IDR) e ai nuovi indicatori che guardano alla messa in sicurezza degli approvvigionamenti, chiamando ad un impegno collettivo tutti gli utilizzatori di acqua, come agricoltori e industria.
Sono tutti elementi che indicano chiaramente che il perimetro di quello che oggi identifichiamo come servizio idrico integrato sia destinato ad ampliarsi, per ricomprendere l’intera gestione di tutte le acque. Insieme al perimetro del servizio idrico integrato, anche la governance dell’acqua dovrà evolvere, ripensandone la catena di governo e riducendo il numero dei soggetti che oggi in modo poco coordinato esercitano un ruolo di indirizzo e/o a vario titolo intervengono nei processi decisionali. Devono essere rinforzate le competenze di pianificazione, abbracciando logiche di area vasta. Anche la gestione industriale del servizio idrico sarà chiamata a fare un passo in avanti, verso soggetti industriali più forti, con una sfera di influenza più ampia, dotati delle necessarie capacità per essere interlocutori delle istituzioni sui tanti temi della gestione dell’acqua.
Un percorso che con ogni probabilità richiederà un deciso innalzamento del volume degli investimenti necessari per una gestione del servizio idrico integrato che si allarga: dagli attuali 60 euro pro-capite all’anno verso un valore almeno doppio, ben superiore ai 100 euro pro-capite, che sono quanto da anni si investe nei paesi d’oltralpe.
Questo percorso comporterà inevitabilmente la necessità di una crescita della bolletta dell’acqua, pur affiancata da programmi e risorse pubbliche per garantirne la sostenibilità sociale. Per questo motivo molta attenzione andrà posta alla costruzione del dialogo con i cittadini, che dovranno essere partecipi delle strategie di adattamento, orgogliosi di contribuire ad un miglioramento necessario.
Perché la costruzione del consenso è un ingrediente imprescindibile di ogni percorso di miglioramento.
Una recente indagine del Laboratorio REF Ricerche rileva che il 90% dei cittadini del nostro Paese è disponibile a sostenere la realizzazione delle infrastrutture per l’adattamento dei territori. Ma ancora troppo scarsa è la conoscenza del servizio idrico integrato, delle sfide per la gestione dell’acqua nel XXI secolo e delle aziende impegnate quotidianamente nel trovare le soluzioni a questi problemi. Per cui all’auspicio non consegue una chiara call to action che attivi la catena di comando e l’attuazione degli indirizzi. Occorre un rinforzo all’informazione da parte delle istituzioni, con un linguaggio semplice che faccia comprendere il nesso che dalla bolletta dell’acqua arriva alla mitigazione delle conseguenze causate dalla presenza dell’uomo sull’ambiente circostante e all’adattamento delle nostre città al differente regime delle precipitazioni.
Perché l’adattamento e la decarbonizzazione passano anche e soprattutto da azioni concrete, e da scelte che si possono fare sin da subito, ogni giorno. Come quella di sostenere un miglioramento dell’ambiente tramite la bolletta dell’acqua.



















