Nell’ambito delle tematiche relative alla sicurezza che riguardano tutta la catena logistica dei prodotti energetici, e del GPL - GNL in particolare, vi rientra quella della sostenibilità che è assolutamente centrale anche nell’azione del C.N.VV.F. che, per mandato istituzionale, è l’organo deputato ad elaborare le normative che dettano disposizioni tecniche di prevenzione incedi e di sicurezza antincendio per le diverse attività in cui si può concretizzare un rischio di incendio significativo.
Il normatore antincendio, infatti, è oggi, molto più che in passato, chiamato a produrre normative che siano sostenibili ossia capaci, da un lato, di prevedere misure antincendio idonee a limitare il rischio di incendio delle attività, garantendo quindi i primari obiettivi di sicurezza per le persone (occupanti, lavoratori e per gli stessi soccorritori), per i beni e per l’ambiente; dall’altro, tuttavia, tali richieste non debbono essere inutilmente limitanti per l’esercizio delle attività che, infatti, devono essere in grado di operare e competere sui mercati nazionali ed internazionali.
Le normative non devono costituire un mero onere regolatorio bensì uno strumento condiviso per esercire e gestire attività con profili di rischio non trascurabili oltreché, in un ottica più di lungo termine, poter gestire le innovazioni, in termini impiantistici e di nuove sostanze impiegate, che saranno introdotte con la transizione energetica.
Nel corso degli anni, l’attenzione del C.N.VV.F. alla sicurezza antincendio nel trasporto, nel deposito e nell’utilizzo dei gas infiammabili in generale si è mantenuta alta, sia in termini operativi sia per quanto attiene gli aspetti regolatori; parimenti, grande attenzione e considerazione è stata garantita anche alle segnalazioni ed esigenze provenienti dagli stakeholders di settore e dal mondo dell’industria.
Ricordiamo solo alcuni esempi dei provvedimenti normativi approvati negli ultimi anni:
- il Decreto interministeriale 16 febbraio 2023 (MI/MIT) recante “Modifiche allegato 1 del decreto Ministro dell’interno 30 giugno 2021 – RT per la progettazione, la realizzazione e l’esercizio di impianti di distribuzione di tipo L-GNL, L-GNC E L-GNC/GNL per autotrazione alimentati da serbatoi fissi di gas naturale liquefatto, con il quale è stata data risposta ad alcune criticità segnalate nella prima applicazione del D.M. 30 giugno 2021;
- la Guida tecnica per la redazione dei progetti di prevenzione incendi relativi a depositi ed impianti di alimentazione di gas naturale liquefatto (GNL) con serbatoio criogenico fisso a servizio di impianti di utilizzazione diversi dall’autotrazione, con capacità complessiva non superiore a 50 tonnellate - nota D.C.PREV. 12367 del 11 agosto 2021;
- la Guida tecnica di prevenzione incendi per l’analisi dei progetti di impianti di stoccaggio di GNL di capacità superiore a 50 tonnellate (Lett. circ. n. 12112 del 12.09.2018);
Inoltre, nella prossima seduta del Comitato centrale tecnico scientifico per la prevenzione incendi (CCTS) di domani, è prevista la presentazione dei lavori elaborati da uno specifico gruppo di lavoro, al quale ha attivamente partecipato Assogasliquidi, per l’aggiornamento del D.P.R. 340/2003 - il Regolamento per la sicurezza degli impianti di distribuzione stradale di G.P.L. per autotrazione - del quale occorre aggiornare alcune previsioni normative che vanno adeguate ai tempi ed alle tecnologie.
Un breve cenno anche alle tematiche di sicurezza delle operazioni di bunkeraggio di GNL per l’alimentazione delle navi per le quali è stata predisposta, di concerto con le competenti articolazioni del Ministero dei Trasporti e del Comando Generale del Corpo delle capitanerie di porto, la Guida tecnica per l’individuazione delle misure di safety per il rifornimento in porto delle navi a GNL, emanata proprio il 23 luglio del 2021.
In questi tempi caratterizzati dai temi della transizione energetica e del Green Deal, voglio ricordare
anche le attività avviate nell’ambito del Comitato centrale per la sicurezza tecnica e la transizione energetica e per la gestione dei rischi connessi ai cambiamenti climatici che, istituito dal decreto legge n.13 del 24 febbraio 2023 presso la Direzione centrale per la prevenzione e la sicurezza tecnica del Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, opera con l’obiettivo principale di favorire ed accelerare lo svolgimento delle attività relative alla realizzazione delle misure previste dal PNRR, quale organo tecnico consultivo e propositivo in merito alle questioni di sicurezza tecnica riguardanti:
- i sistemi e gli impianti alimentati da idrogeno, comprese le celle a combustibile, da gas
- naturale liquefatto e di accumulo elettrochimico dell'energia,
- i sistemi di produzione di energia elettrica innovativi;
- le soluzioni adottate per il contrasto al rischio legato ai cambiamenti climatici e al risparmio energetico.
Il Comitato per la transizione che mi pregio di presiedere è composto, oltre che da rappresentanti del Ministero dell'interno anche da altre amministrazioni ed organismi interessati: Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Ministero delle imprese e del made in Italy, Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Ministero dell’Università e della Ricerca, Dipartimento della Protezione civile, ENEA, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) e Consiglio nazionale delle ricerche (CNR).
In ogni caso, in relazione alle specifiche tematiche trattate, al Comitato sono invitati a partecipare rappresentanti del mondo delle professioni, delle associazioni di categoria e di altri enti o organismi
eventualmente interessati. Con questa strutturazione, il Comitato vuole porsi come elemento propulsore per lo studio delle problematiche di safety della transizione energetica, raccogliendo in un unico tavolo tutte le conoscenze che i singoli Soggetti (Autorità pubbliche, Associazioni di categoria e professionali, Enti, Università) hanno acquisito attraverso propri studi, ricerche ed esperienze.
Nel solco della consolidata collaborazione tra il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco e l'associazione Assogasliquidi, tale Comitato per la transizione potrà costituire la sede più appropriata, qualora necessario, per intraprendere insieme a tutti gli stakeholder un nuovo percorso di studio, ricerca e sviluppo sull'impiego delle sostanze energetiche, in particolare di quelle che si possono ritenere bio e/o rinnovabili, al fine di poter garantire sempre elevati standard di sicurezza.
Più in generale, poi, vorrei anche fare cenno allo schema di legge delega per la semplificazione dei procedimenti amministrativi (Missione M1C1-61 del Piano nazionale di ripresa e resilienza), attualmente in fase istruttoria presso gli organi parlamentari e che dovrebbe prevedere importanti novità anche per quanto attiene il mondo della prevenzione incendi e della sicurezza antincendio.
L’attuale schema di decreto prevede, infatti, interventi di semplificazione sia nell’ambito dei procedimenti autorizzativi dei prodotti antincendio non soggetti a marcatura CE (le omologazioni), ma anche dei procedimenti ordinari di prevenzione incendi, ossia, intervenendo sull’attuale D.P.R. 151/2011 e sul relativo allegato I contenete le attività soggette.
In un tale contesto di possibili novità ed evoluzioni normative, risulterà fondamentale il ruolo del Comitato centrale tecnico scientifico per la prevenzione incendi (CCTS), nel cui ambito è rappresentato anche il mondo dell’industria e delle professioni, come sede naturale per affrontare con un approccio franco, approfondito e multidisciplinare, le nuove sfide che ci attendono, in modo da definire un quadro di norme procedurali quanto più moderno e condiviso possibile, nella ferma convinzione che la sicurezza antincendio è un bene comune da costruire e diffondere quotidianamente, al servizio dell’Autorità pubblica di regolazione e controllo, del mondo industriale
e delle imprese, e, più in generale, del Sistema Paese nel suo complesso.
Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e la D.C. per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica sono pronti, come di consueto, a fornire il proprio contributo e farsi parte attiva per realizzare un quadro normativo aggiornato e funzionale alle nuove esigenze ma sempre nella consapevolezza di dover preservare la sicurezza della vita umana e incolumità delle persone, dei beni e dell’ambiente che restano gli obiettivi primari della prevenzione incendi.