In occasione di OMC, Assorisorse e RiEnergia hanno organizzato due pomeriggi di interviste ad autorevoli esperti del mondo dell’energia. I talk show sono stati divisi per argomenti; dopo lo speciale dedicato alla prima giornata di lavori incentrata sull’articolato puzzle della transizione energetica, ci dedichiamo al cruciale tema del capitale umano, sempre più al centro del dibattito internazionale sia in relazione ai cambiamenti richiesti dagli accelerati processi di decarbonizzazione delle economie sia in termini di innesto dell’Intelligenza Artificiale nei processi produttivi. Ne abbiamo parlato con Ida Leone, Direttore di Assoil School, ponendo l’accento sulle nuove richieste di formazione del capitale umano in risposta ai mutamenti del contesto in chiave tecnologica e di transizione.

Un comparto come quello dell’Oil&Gas richiede un’adeguata formazione del personale in ragione dell’imprescindibile expertise tecnica che deve caratterizzare il professionista. Assoil School, associazione nata nel gennaio 2011 tra il Settore Beni e Servizi di Assomineraria (attuale Assorisorse) e 16 imprese sue associate, risponde a tale necessità. All’associazione fa capo un Centro Didattico, ubicato a Viggiano presso il più grande impianto europeo di trattamento del greggio su terraferma quale è il centro oli di Eni, ed eroga percorsi formativi per l’indotto upstream, con l’obiettivo di trasferire know-how a risorse occupate e non.

La necessità di costituire un centro di formazione in quel luogo è stata avvertita dalle aziende in ragione della ricerca locale di professionalità. Il settore dell’O&G, nonostante la transizione, non ha subito grosse modifiche in termini di attività svolte, visto che ancora l’80% circa del fabbisogno mondiale di energia è soddisfatto dai combustibili fossili.  A cambiare, però, sono alcune modalità di lavoro: con la digitalizzazione, ad esempio, sono state modificate diverse attività come quelle inerenti alla sicurezza che oggi implica un monitoraggio diretto e costante. Ciò ha comportato un adeguamento da parte degli operatori e la conoscenza di strumenti a cui non erano avvezzi.

Tuttavia, per un centro di formazione legato a grossi player come Eni e Total diventa fondamentale capire quali saranno le attività del futuro, in modo da farsi trovare pronti di fronte ai cambiamenti delle richieste e dei territori. Da osservatore privilegiato, Assoil partecipa alla trasformazione del territorio della Basilicata, dando il proprio contributo esperienziale, partecipando ad appuntamenti importanti come OMC e avviando collaborazioni con centri di ricerca ed Università, oltre ad essere soci fondatori di un ITS sul tema dell’energia. L’obiettivo non è solo quello di creare competenze in grado di lavorare sugli impianti in modo efficiente ma anche di essere a servizio di un territorio - cresciuto grazie alla presenza di Eni - e delle aziende che vi lavorano per accompagnarle verso la transizione.

Le aree di intervento per la formazione del personale del futuro sono molteplici e oggi, alcune professioni, probabilmente, non hanno neppure un nome. Bisogna però rilevare che le competenze attuali sono una base fondamentale di capabilities e rimarranno fondamentali anche negli anni a venire. Le nuove professioni non vengono formate da zero lavorando con gli istituti superiori e le università; è infatti cruciale investire sull’upgrade, l’upskilling  e il reskilling dei nostri operatori. Sarà necessario riadattarsi grazie all’intuito e alle capacità relazionali e soprattutto bisogna lavorare moltissimo per abbattere la diffidenza verso l’innovazione. Aspetto impegnativo, quest’ultimo, se si considera l’età non giovanissima di molti operatori. Lavorare con loro e renderli partecipi del cambiamento, avvicinandoli a strumenti che non sanno utilizzare, è di grande aiuto alla trasformazione in corso che può così contare anche sull’esperienza. Ogni professionista diventa protagonista di questo processo.

Si tratta di valorizzare questi “giacimenti di expertise e capacità” che tutto il mondo ci invidia e a cui va riconosciuto un ruolo di complementarità rispetto all’entusiasmo e alle competenze innovative delle nuove generazioni.

E proprio parlando di innovazione, non si può non fare un cenno all’Intelligenza Artificiale e su come questa andrà ad impattare lo scenario professionale del settore O&G. Il suo utilizzo è indispensabile, ma deve essere governato, direzionandolo a servizio del capitale umano che rimane insostituibile.