In occasione della COP 26 di Glasgow, a partire dall’impulso dato dalla Presidenza italiana del G20, è stata finalmente riconosciuta l’importanza delle emissioni di metano (provenienti da Oil & Gas, gestione dei rifiuti e agricoltura) che costituisce il secondo gas climalterante per importanza. È nato l’IMEO un osservatorio internazionale per queste emissioni presso l’UNEP, mentre UE e USA con un primo gruppo di stati nel mese di settembre hanno lanciato il “Global Methane Pledge” che prevede l’impegno di una riduzione del 30% di queste emissioni entro il 2030 (rispetto al livello del 2020).

A Glasgow gli stati aderenti sono già arrivati a più di cento.  Per arrivare a questo risultato è stata essenziale l’iniziativa OGMP che su base volontaria, raccoglieva sotto l’egida dell’UNEP, importanti operatori dell’Oil & Gas e ONG ambientaliste internazionali come EDF. Anche nel recente incontro on line tra i presidenti di USA e Russia le emissioni di metano sono state trattate come l’argomento più importante.

L’adozione tempestiva da parte del Governo di una strategia italiana per questo obiettivo consentirebbe un approccio proattivo del nostro Paese, con la possibilità di cogliere importanti opportunità nel processo di transizione energetica. L’Italia può dare un contributo importante su questo versante per la decarbonizzazione, tenuto conto che il gas naturale sarà una risorsa fondamentale per gestire la transizione energetica, specialmente nel nostro Paese.

Va ricordato che il metano è il secondo gas serra per importanza dopo la CO2 e che il suo potere climalterante è molto alto. Nelle statistiche disponibili viene considerato 25 volte più impattante nell’orizzonte di medio-lungo periodo (100 anni), ma è riconosciuto che queste emissioni nel breve periodo (20 anni) hanno un impatto climalterante 80 volte superiore. In tale contesto, il gas naturale, se vuole valorizzare e massimizzare il proprio contributo per ridurre le emissioni e giungere alla carbon neutrality, è necessariamente chiamato a sviluppare tutte le opportunità di decarbonizzazione.

La necessità di un salto di qualità nelle azioni di riduzione delle emissioni di metano della filiera del gas naturale va inquadrata anche nel pacchetto di misure “Fit for 55” recentemente proposto dalla Commissione UE per dare attuazione agli obiettivi del Green Deal europeo ed in particolare al nuovo obiettivo 2030 di riduzione del 55% delle emissioni di gas serra rispetto al 1990.

Tra le varie misure previste dal pacchetto “Fit for 55”, la proposta di modifica dell’ESR (Effort Sharing Regulation) - e cioè l’attuale regolamento sui target di riduzione delle emissioni di gas serra che attualmente non rientrano nell’ETS (Emission Trading System), come il metano – include specifiche iniziative già contemplate dalla Commissione nell’ambito della Methane Strategy. Questa prevede anche uno specifico provvedimento per la riduzione delle emissioni di metano nel settore energetico, che è già stato anticipato da una consultazione pubblica sugli approcci metodologici da adottare.

Per l’attuazione del Global Methane Pledge l’Italia deve svolgere un ruolo di capofila a livello europeo su questo terreno, a partire dal documento di indirizzo per una “Strategia italiana per la riduzione delle emissioni di metano della filiera del gas naturale” che gli Amici della Terra hanno contribuito a elaborare coinvolgendo tutti gli attori della filiera.

Il documento, in versione italiana e inglese, nasce dalla partecipazione diretta di operatori dei vari segmenti della filiera, fornitori di tecnologia, associazioni di categoria e associazioni ambientaliste al Tavolo di lavoro per una strategia italiana sulle emissioni di metano della filiera del gas naturale, e dal confronto con gli attori istituzionali rilevanti a vari livelli.

Gli interventi svolti, i documenti forniti, la descrizione delle attività volontarie già in corso e gli esiti delle discussioni hanno permesso di identificare e proporre precisi obiettivi per il nostro Paese, anche nell’ottica di incidere a livello europeo per una più avanzata politica comune in materia, tenuto conto dello stato di avanzamento delle tecnologie e della loro disponibilità.

Gli Obiettivi e strumenti per la riduzione delle emissioni di metano della filiera del gas naturale in Italia sono i seguenti:

ü  Obiettivo globale di riduzione al 2030, rispetto al 1990 (formulati sulla base delle serie storiche 1990-2019 dell’inventario nazionale delle emissioni di ISPRA -NIR), del 72%delle emissioni di metano della filiera in Italia rispetto al 1990, che nel 2019 hanno già fatto registrare una riduzione del 53%.

ü  Obiettivo di riduzione delle emissioni al 2030, rispetto al 1990, del 65% per le attività di trasporto, che nel 2019 hanno già fatto registrare una riduzione del 34%.

ü  Obiettivo di riduzione delle emissioni al 2030, rispetto al 1990, del 70% per le attività di distribuzione, che nel 2019 hanno già fatto registrare una riduzione del 51%.

ü  Obiettivo standard di performance (methane intensity intesa come la quota di metano emesso in atmosfera rispetto al volume di gas naturale prodotto) minimo 0,2% nella fase di upstream in Italia.

ü  Miglioramento della qualità dei dati dell’inventario nazionale delle emissioni (NIR) con livello Tier 3 o minimo Tier 2.

ü  Attribuire ad ISPRA il compito e le risorse per la predisposizione di uno specifico rapporto annuale di monitoraggio delle emissioni di metano della filiera del gas naturale e affidamento alla stessa del compito di rappresentare l’Italia presso l’IMEO (International Methane Emissions Observatory).

ü  Adozione di norme tecniche aggiornate per le attività di MRV (Monitoring Reporting and Verification) e LDAR (Leak Detection and Repair), finalizzate alla riduzione delle emissioni di metano coerentemente con le migliori tecnologie disponibili.

ü  Adozione da parte di ARERA di ulteriori elementi di regolazione incentivante e di supporto per la diffusione delle buone pratiche di MRV e LDAR nei settori del trasporto, stoccaggio, rigassificazione e distribuzione, finalizzata al conseguimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni.

  • Promozione di un approccio mirato all’impiego delle migliori tecnologie disponibili,
  • informazione e comunicazione per il pubblico esterno,
  • definizione degli strumenti di governance della strategia,
  • definizione di standard informativi che consentano accordi bilaterali di reciprocità per promuovere l’adozione di un sistema di reporting basato su un MRV affidabile e condiviso da tutti gli operatori della filiera del gas prodotto o importato in Italia, anche in vista della possibile futura implementazione di strumenti economici che tengano conto della Methane Footprint del gas naturale importato in Italia, secondo quanto previsto in materia dalla Commissione Europea.

Gli Amici della Terra proseguiranno nel 2022 la propria campagna sulla riduzione delle emissioni di metano nella filiera del gas naturale con iniziative specifiche volte all’attuazione dei diversi obiettivi previsti dalla Methane Strategy e ad allargare il coinvolgimento a tutti i soggetti della filiera.