Quella del passaggio dal mercato tutelato, quanto a prezzo e condizioni contrattuali, al mercato libero, con particolare riferimento ai clienti finali di piccole dimensioni (famiglie e piccole imprese), è una questione complessa, che ha impegnato, a geometrie variabili, l’ultimo quinquennio del dibattito pubblico e istituzionale in tema di energia.

Come è noto, il termine della tutela di prezzo definita dall’allora AEEGSI (oggi ARERA, Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente) è stato dapprima introdotto, a far data dal luglio 2019, dalla L. 124/2017 (“Legge annuale per il mercato e la concorrenza”). Tale intervento si inseriva nel più ampio quadro di liberalizzazioni che, in attuazione del quadro tratteggiato a livello europeo, miravano a delineare prezzi equi, competitivi e trasparenti nel segmento retail del mercato, mediante un approccio graduale.

A livello nazionale si sono susseguiti quindi, con diversi perimetri applicativi e nella previsione di successive proroghe, la L. 108/2018, la L. 8/2020 e la L. 21/2021, in base alla quale il passaggio al mercato libero è effettivo dal gennaio 2021 per attività produttive e PMI. Da ultimo, con gli emendamenti recentemente approvati dalle Commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera al decreto c.d. Milleproroghe 2021, si è pervenuti ad un ulteriore rinvio con riferimento ai soli utenti domestici e microimprese (meno di 10 dipendenti e fatturato inferiore a € 2.000.000, con potenza contrattualmente impegnata inferiore a 15kw), per i quali la maggior tutela cesserà a far data dal gennaio 2023.

Sul punto, rivestono grande interesse i dati, relativi al 2020, riportati nella Relazione Annuale ARERA, di recente pubblicazione. Oltre a fornire un utile approfondimento sull’evoluzione dei consumi energetici durante i lockdown sperimentati su tutto il territorio, la relazione restituisce l’immagine di un Paese con una forte crescita del mercato libero tra gli utenti domestici (si passa dal 12% del 2010 al 54% del 2020), presso i quali si arresta solo lievemente la tendenza allo switch dei fornitori energetici, in crescita nel decennio. A fronte di un ulteriore rinvio dell’obbligo di abbandonare la maggior tutela, dovuto a ragioni economiche ma anche istituzionali ed organizzative, come evidenziato da alcuni grandi players nazionali, questa categoria di utenti, fisiologicamente più vulnerabile, pare dimostrarsi comunque pronta a sfruttare le offerte del mercato libero.

Il Servizio a Tutele Graduali per le PMI

A tutela delle PMI (con dipendenti tra 10 e 50, fatturato annuo tra 2 e 10 milioni di euro), che dal gennaio 2021 sono necessariamente uscite dal mercato tutelato, è stato definito dall’ARERA il meccanismo del Servizio a Tutele Graduali (STG), che pare poter rappresentare un ipotetico modello da riproporre per le utenze domestiche che a far data dal 1/1/2023 non siano ancora autonomamente passate al mercato libero.

In particolare, l’STG è volto a garantire la continuità del servizio agli utenti che non abbiano ancora stipulato un contratto di fornitura, e prevede l’applicazione dell’offerta PLACET (a Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela), regolata dall’ARERA. Si tratta di uno strumento introdotto a partire dal gennaio 2017 (Delibera 555/2017/R/com dell’ARERA), che consiste nell’obbligo per i fornitori di elaborare un’offerta caratterizzata da prezzi liberi ma a condizioni contrattuali stabilite dall’Autorità, che sia destinata alle famiglie e piccole imprese e che, pertanto, sia trasparente e di facile comprensione.

La prima fase del Servizio a Tutele Graduali prevede il mantenimento delle utenze in capo ai fornitori storici, che fornivano cioè precedentemente la maggior tutela, con applicazione dell’offerta PLACET, ad un prezzo sostanzialmente assimilabile a quello in precedenza praticato. La seconda fase dell’STG, avviata a luglio 2021, prevede invece l’assegnazione, al massimo triennale, delle imprese che non abbiano ancora scelto un fornitore presso il mercato libero a fornitori selezionati tramite aste territoriali, con applicazione dell’offerta PLACET e prezzo di fornitura determinato all’esito delle aste. È naturalmente fatta salva la possibilità di passare al mercato libero in qualunque momento.

Gli strumenti per i consumatori

Accanto all’offerta PLACET, introdotta come detto nel 2017, l’ARERA ha predisposto una serie coesa di strumenti per aiutare la transizione dei consumatori, domestici e non, al mercato libero. Sotto il profilo delle offerte emerge la particolarità del modello della c. d. tutela SIMILE, previsto anch’esso a partire dal 2017, che consiste in un contratto della durata di 12 mesi basato sul mercato libero ma caratterizzato da condizioni regolate dall’Autorità, obbligatorie ed omogenee, uniformi a quelle previste per la maggior tutela e con la previsione di un bonus iniziale, rispetto agli strumenti di supporto alla scelta.  Particolare rilievo rivestono poi lo Sportello per il Consumatore, il Portale Consumi ed il Portale Offerte Luce e Gas. Quest’ultimo, attivo dal 2018, consente una comparazione immediata delle offerte applicabili all’utenza, e rappresenta una imprescindibile banca dati pubblica per l’osservazione del mercato retail.