Il cambiamento in atto non è unicamente legato all’innalzamento delle temperature medie, bensì a una modifica globale dell’intero sistema climatico, con ovvie ripercussioni sugli ecosistemi che portano trasformazioni dirette anche sull’attività agroalimentare, sulla sicurezza alimentare e su trend e modalità di consumo. Nelle colture, e quindi per quanto attiene alla produzione di materie prime - che per il Gruppo Illy comprendono caffè, tè, cacao, vino e frutta - uno degli esempi da noi rilevati di maggiore incidenza delle variazioni climatiche riguarda il vino. Fino a 30 anni fa la produzione di vino, quasi esclusivamente Sangiovese da uva rossa realizzato dalla nostra azienda Mastrojanni a Montalcino, nel cuore della Toscana, raggiungeva di media una gradazione di 13% vol.
Parliamo di un angolo di terra incontaminata, mitigato dal vento, segnato dal passaggio del fiume Orcia e dai preziosi influssi metereologici legati alla presenza del Monte Amiata, che è da secoli barriera naturale contro il verificarsi di eventi di particolare intensità quali nubifragi o grandinate.
Nonostante queste protezioni e questo consolidato microclima, le pesanti e continue variazioni per lo più legate a intensità e frequenza delle precipitazioni, hanno elevato negli ultimi anni il titolo alcolometrico dei nostri vini fino a 15% vol.
Ma anche il consumo finale dei nostri prodotti ha subito un cambiamento e compete con le nuove abitudini imposte dal mutamento climatico. L’esempio principe è il cioccolato: ad ottobre 2018, il suo consumo stenta a decollare, nonostante il periodo autunnale sia sempre stato per noi sinonimo di incremento delle vendite.
L’analisi e l’identificazione di strategie idonee ad arginare gli effetti di questi cambiamenti sono ormai da anni patrimonio del lavoro del Gruppo Illy. I produttori nostri fornitori, con cui lavoriamo nei diversi paesi del mondo, possono richiederci sostegni economici e incentivi di varia natura, finalizzati all’innovazione delle tecniche di gestione e delle pratiche di produzione agricola.
Illycaffè è anche la prima azienda a ottenere da DNV GL la certificazione “Responsible Supply Chain Process”, che ne attesta la sostenibilità a 360° lungo tutta la filiera produttiva e in particolare nei rapporti che intrattiene con i suoi primi fornitori, i coltivatori di caffè, con cui crea relazioni durature che mirano a costruire nel tempo valore reciproco sulla base della qualità.
La filosofia guida del management del Gruppo si basa quindi sul concetto di “impresa sensibile” formulato da Gary Hamel, provando a interpretare al meglio competitività e innovazione, realizzando la sostenibilità non solo dal punto di vista economico, ma anche da quello sociale e ambientale.
Le aziende del Gruppo Illy creano valore per tutti gli attori coinvolti nella catena produttiva, ad esempio garantendo ai fornitori di caffè nei paesi emergenti un prezzo equo e sostenibile per la materia prima, che permette e assicuri loro un guadagno stabile nel tempo. Sotto l’aspetto sociale, abbiamo innovato e fatto crescere i progetti della nostra Università del Caffè nei paesi coltivatori, al fine di diffondere le migliori pratiche volte a ottimizzare la qualità del caffè prodotto e a minimizzare l’uso di prodotti chimici e di acqua.
A livello ambientale siamo convinti fautori di politiche attive di rispetto e tutela dei luoghi dove operiamo, ma svolgiamo anche studi con ricaduta diretta anche sull’utilizzo dei nostri prodotti: ad esempio sugli imballaggi dove stiamo producendo packaging con materia prima riutilizzabile (es. per le lattine e le capsule del caffè).
Particolare attenzione la destiniamo da sempre all’utilizzo delle rinnovabili, alla valorizzazione di tutti i rifiuti e al controllo delle emissioni: la Illycaffè è dotata di un impianto di recupero del calore dai camini della tosteria. Il calore di scarto prodotto viene recuperato e usato sia per il riscaldamento ambientale che per la climatizzazione, con una drastica riduzione dei consumi energetici e dell’emissione in atmosfera di CO2.
L’accordo volontario con il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - finalizzato all’analisi, riduzione e neutralizzazione dell’impatto sul clima del settore caffè e siglato a giugno di quest’anno - ci permetterà inoltre di sperimentare su vasta scala e ottimizzare le differenti metodologie di misurazione degli impatti ambientali dei nostri prodotti e servizi. L’aspirazione è quella di diventare il Gruppo guida nella definizione di un sistema di gestione delle emissioni di carbonio che possa fungere da modello per tutte le industrie che operano nel settore del caffè.
Da ultimo, per venire incontro alla sempre maggiore attenzione e sensibilità in materia ambientale dimostrata dai consumatori, abbiamo messo in atto delle novità specifiche sulla produzione di tè e vino: la nostra azienda produttrice di tè, Dammann Frères, sta studiando una gamma di prodotti biologici dove le bustine sono in biopolimero, quindi biodegradabili e compostabili; la già citata azienda vitivinicola Mastrojanni ha ottenuto da tempo la certificazione di agricoltura integrata, che riguarda l’adozione di tutte le prassi per sicurezza, qualità e processi di coltivazione rispettosi dell’ambiente e della salute dell’uomo.