È sempre con particolare orgoglio che affronto il tema della sostenibilità energetica. È un orgoglio che so di condividere con tutto il territorio che rappresento e che ha origine dalla spiccata sensibilità che ogni abitante dell’Alto Adige-Südtirol sente verso la propria terra, che offre paesaggi mozzafiato, ma che regge su delicati equilibri. Le generazioni passate ci hanno lasciato un dono, in questo senso. Ciò che ha valore, però, è per forza di cose legato a importanti responsabilità: la nostra è quella di lasciare ai nostri figli e alle generazioni future un territorio in cui uomo e ambiente siano in armonia l’uno con l’altro. Il concetto di sostenibilità diventa quindi una prerogativa, una parola d’ordine che deve sempre guidare il nostro operato: solo in questo modo, infatti, potremo mantenere e conservare nel lungo periodo le particolarità che rendono unica questa zona incastonata nel cuore delle Alpi.
Parrebbe, la sostenibilità, un concetto molto astratto. Lo è in realtà assai meno di quanto non si possa pensare: lo si può infatti applicare, giorno dopo giorno, a tantissime attività, operando con parsimonia, in un’ottica di risparmio e di maggiore efficienza.
Più di un terzo dei consumi energetici sono dovuti alle abitazioni e agli altri edifici legati ai nostri spazi di vita e lavoro. Da qui vengono di conseguenza una considerevole parte delle emissioni serra. È da questi presupposti che, nel 2002, iniziò il fortunato percorso di CasaClima/KlimaHaus. L’intuizione fu quella di utilizzare un sistema di certificazione energetica per gli edifici – sia pubblici che privati – al fine di stimolare su larga scala strategie che li rendessero quanto più efficienti e coperti da energie prodotte da fonti rinnovabili. Fu così creata un’apposita Agenzia con l’obiettivo principale di eseguire certificazioni energetiche, divenute poi obbligatorie con il recepimento delle Direttive Europee nel frattempo emanate.
Negli anni lo standard si è costantemente evoluto ed è nata un’intera famiglia di protocolli che rappresentano un’interpretazione più olistica del concetto di sostenibilità.
La certificazione di qualità CasaClima si è affermata in tempi assai brevi su tutto il territorio nazionale, con soddisfazioni notevoli ad ogni passo del cammino. Ad oggi sono più di 13.000 le certificazioni totali conferite, a edifici di nuova costruzione così come a edifici sottoposti a interventi di risanamento energetico.
Gli scopi di CasaClima/KlimaHaus non si sono però mai limitati alla pur essenziale attività di certificazione: si è creduto fin dagli albori che il progetto avrebbe potuto dare il massimo delle sue potenzialità se accompagnato da una seria e ampia offerta formativa diretta a tutti gli addetti ai lavori del settore edile e da un’opera di sensibilizzazione, che si è trasformata poi in molteplici iniziative dirette alla popolazione nei settori dell’efficienza energetica, della sostenibilità, della qualità costruttiva e della tutela del clima. Le rivoluzioni, del resto, partono dal basso e la consapevolezza di chi costruisce, abita e vive gli edifici energeticamente sostenibili è dunque fondamentale.
Pensando a CasaClima/KlimaHaus non va dimenticata l’attività di networking. Klimahouse, fiera di settore che prende il via per l’edizione di quest’anno proprio nei giorni in cui vi scrivo queste righe, vanta notevoli numeri: quasi 40mila visitatori, oltre 450 espositori e migliaia di attori di questo ampio settore, che torneranno a Bolzano per quello che ormai è diventato un appuntamento fisso e un vero e proprio forum per lo scambio di esperienze e per la crescita di competenze. E sempre in ottica di crescita attraverso lo scambio con altre realtà si è rafforzato nel tempo la fondamentale collaborazione con partner a livello nazionale e internazionale, sfociata anche nel ruolo rivestito da CasaClima nell’ambito della strategia macroregionale alpina EUSALP.
Come si è visto, un caleidoscopio di elementi hanno caratterizzato fino a oggi la vita di CasaClima/KlimaHaus e gli orizzonti per il futuro sono sempre più vasti e promettenti. Dal 2014, infatti, l’Agenzia è divenuta Agenzia per l'Energia Alto Adige – CasaClima, vedendo perciò ampliare notevolmente la sua missione, che ora comprende un portafoglio di competenze che abbraccia le questioni energetiche e climatiche in senso lato e fa sì che il grande know how acquisito in ambito abitativo possa essere declinato per il conseguimento degli obiettivi del Piano Clima Energia Alto Adige 2050, approvato nel 2011 e volutamente dotato di una lunga prospettiva, necessaria per raggiungere l’obiettivo di un approccio sostenibile alla questione energetica, così riassumibile: copertura del consumo energetico con fonti rinnovabili al 90% nel 2050, limite massimo di 1,5 tonnellate di CO2 emesse ogni anno (nel 2008 se ne contavano 4,77), consumo energetico pro capite sul territorio altoatesino di 2.200 watt (nel 2008 si attestava a 2.761) e netto aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili. Questi traguardi verranno raggiunti passando per obiettivi intermedi e verifiche quinquennali, volti a consentire il giusto monitoraggio e un’eventuale ridefinizione delle misure.
Un importante tassello, questo, nel percorso che l’Alto Adige/Südtirol ha intrapreso in ambito di sostenibilità e attraverso il quale punta a profilarsi sempre più come una Green Region a livello europeo. Un segnale importante in questa direzione è stata senza dubbio l’inaugurazione lo scorso autunno del nuovo parco tecnologico NOI a Bolzano, nell’area un tempo occupata da una fabbrica di alluminio, trasformatasi ora in una struttura pressoché a impatto energetico nullo, che connette imprese, ricercatori e studenti per generare innovazione. Al suo interno Casaclima/KlimaHaus (insieme a colossi quali Huawei, Meccaferri e Leitner) ha spostato la sua sede, e non a caso! NOI è l’acronimo di “Nature of Innovation” e ciò rispecchia il posizionamento strategico del parco, secondo il quale l’innovazione deve seguire l’esempio della natura e a lei adattarsi, non viceversa.
Il futuro è quindi segnato: parla di efficienza energetica, di riduzione dei consumi e delle emissioni di CO2, di sostituzione delle fonti di energia fossile con quelle rinnovabili. L’Alto Adige/Südtirol è in cammino per far sì che questo futuro sia sempre più vicino.