"La terra, nostra casa, è un bene comune, appartenente a tutti e destinato a tutti." (Papa Francesco). C’è un’eredità che non si misura in beni materiali ma in visione e responsabilità. Papa Francesco ha lasciato all’umanità parole che risuonano oltre la fede: un manifesto etico, sociale e ambientale, scolpito prima nell’enciclica Laudato Sì e poi, con ancora maggiore urgenza, nell’esortazione apostolica Laudate Deum. Questi documenti hanno saputo unire scienza e coscienza, giustizia e ambiente, presente e futuro, tracciando una rotta chiara per la società contemporanea.
Nelle tante commemorazioni di Papa Francesco c’è un tema, non a caso quasi dimenticato, eppure molto presente nella sua riflessione, quello dell’emergenza climatica. Proprio dieci anni fa con l’enciclica Laudato Sì veniva lanciato un potente messaggio sui rischi ambientali e i drammi sociali affrontabili solo attraverso una ridiscussione dell’attuale modello economico. Uno dei punti più incisivi dell’Enciclica riguardava infatti la necessità di rivedere i meccanismi di crescita per avviare con decisione soluzioni di economia circolare in grado di ridurre l’aggressione alle risorse.
A distanza di poche settimane dalla morte di Papa Francesco, RiEnergia ha voluto ricordare la sua azione per l'ambiente che, tra le altre cose, ha ispirato movimenti ambientalisti come il Laudato Sì Movement. Con il direttore esecutivo di questo movimento, Lorna Gold, abbiamo discusso dell'azione rivoluzionaria di Papa Francesco in materia di ecologia e tutela del creato, del futuro impegno della Chiesa Cattolica su questi temi e delle iniziative promosse dal Movimento.