L'Italia si distingue a livello europeo e mediterraneo per le proprie best practices nella gestione delle emissioni, in particolare per quanto riguarda il metano nella filiera Oil and Gas. L'adozione di tecnologie avanzate e la collaborazione internazionale sono alla base di questo successo, che rappresenta un modello per altre nazioni. Un punto di riferimento essenziale per queste pratiche è il White Paper del 2022 preparato dal tavolo di lavoro sul metano di Assorisorse, che fornisce soluzioni di provata efficacia per misurare e ridurre le emissioni a livello di scelta delle tecnologie, progettazione, costruzione, commissioning e operation & maintenance.

In materia di abbattimento delle emissioni di metano, il nostro paese ha ottenuto risultati significativi  grazie all'adozione precoce di misure tecniche che hanno richiesto investimenti notevoli da parte degli operatori, ma che hanno portato a risultati altrettanto rilevanti. L'analisi dei dati forniti dal Global Methane Tracker, pubblicato da IEA sul costo marginale dell'abbattimento delle emissioni residue in ciascuno stato, mostra come in Italia la maggior parte delle misure a "costo netto zero" - ovvero quelle che si ripagano con il valore del gas non emesso - siano già state implementate. Questo ci posiziona come leader internazionale.

Assorisorse, attraverso il tavolo di lavoro già citato, coordinato da RINA e attivo dal 2021, ha recentemente approfondito la questione delle emissioni abbattibili a costo netto zero, contribuendo a comunicare l'opportunità di investimenti che si ripagano rapidamente. La forza della filiera industriale italiana consente al nostro Paese di essere tra i più avanzati in Europa nel raggiungimento degli obiettivi strategici per il 2030 e il 2050. Questa eccellenza si riflette anche nella qualità e trasparenza dei dati emissivi, con una convergenza tra le stime dell'IEA e i dati forniti all'UNFCCC, evidenziando la capacità degli operatori italiani di stimare e comunicare correttamente le proprie emissioni.

L'implementazione di standard uniformi per la stima delle emissioni di metano è una sfida complessa ma essenziale per la cooperazione internazionale. Assorisorse partecipa attivamente al gruppo di stakeholder individuato dal MASE, contribuendo alla definizione di un framework volontario condiviso tra l'Unione Europea, il Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti e altre 18 nazioni. Questo framework mira a stabilire protocolli comuni per la stima e la rendicontazione delle emissioni di metano, con un sistema di verifica da parte di soggetti indipendenti.

Il contributo dell'Italia in questo contesto è fondamentale, in quanto il nostro paese promuove il riutilizzo delle best practices già in essere, come l'OGMP 2.0, e l'adeguamento ai requisiti del nuovo regolamento europeo recentemente approvato. Questo approccio garantisce che gli sforzi degli operatori europei possano essere utilizzati anche per soddisfare i requisiti del framework di Measurement, Monitoring, Reporting e Verification (MMRV), riducendo al minimo gli sforzi addizionali richiesti.

  • Verifica dei Dati Comunicati dagli Operatori: È cruciale che i dati comunicati dagli operatori siano verificati da soggetti indipendenti, identificati paese per paese. Questi soggetti devono effettuare misure e calcoli indipendenti sui dati emissivi comunicati dagli operatori, permettendo così di sommare i dati forniti da diversi operatori e ricostruire il contenuto emissivo associato, ad esempio, a una partita di metano. I concetti di accuratezza della misura e di significatività della stessa sono essenziali per garantire la trasparenza e l'affidabilità dei dati.

Un aspetto chiave della riduzione delle emissioni di metano risiede nell'innovazione tecnologica e nella digitalizzazione. Tecnologie avanzate come l'uso di droni per il monitoraggio delle emissioni e sensori laser per la rilevazione del metano stanno rivoluzionando il settore. Queste tecnologie consentono di identificare e quantificare con precisione le emissioni fuggitive, permettendo interventi mirati e tempestivi.

Inoltre, la digitalizzazione attraverso piattaforme avanzate consente un monitoraggio in tempo reale delle emissioni e una gestione più efficiente degli impianti. La capacità di creare repliche virtuali degli asset fisici, per esempio, permette una navigazione interattiva e un controllo remoto delle operazioni, migliorando l'efficienza e riducendo le emissioni.

Il flaring, o combustione di gas naturale non utilizzabile direttamente, rappresenta una delle principali fonti di spreco e inquinamento. Ridurre le emissioni da flaring è cruciale per limitare i danni ambientali e sfruttare meglio le risorse. Il gas non inviato in fiaccola può essere utilizzato per generare energia o come materia prima per prodotti chimici, migliorando la sicurezza energetica e riducendo la dipendenza dalle importazioni.

L'Italia può giocare un ruolo chiave nel promuovere tecnologie e pratiche di riduzione del flaring tra i suoi fornitori di gas, utilizzando la sua posizione di cliente chiave per incentivare l'adozione di standard più rigorosi. Le best practices degli operatori italiani mostrano già risultati eccellenti, con intensità di metano nettamente inferiori agli obiettivi strategici globali, quali ad esempio quelli definiti da OGCI.

L'efficienza energetica è da sempre un pilastro fondamentale nella riduzione delle emissioni. Tuttavia, questo concetto può essere modernizzato attraverso l'adozione di nuove tecnologie come l'Internet of Things (IoT) e l'intelligenza artificiale, che migliorano il monitoraggio e la gestione del consumo energetico. Integrando l'efficienza energetica con i principi dell'economia circolare, si riducono gli sprechi e si ottimizza l'uso delle risorse.

Promuovere incentivi per aziende e cittadini che adottano misure di efficienza energetica può accelerare la transizione verso pratiche più sostenibili e ridurre ulteriormente le emissioni. È importante lavorare su entrambi i fronti: minimizzare il fabbisogno energetico e fornire energia primaria minimizzando le emissioni associate. Tuttavia, va sottolineato che l'efficienza energetica e la riduzione delle emissioni di metano non sono soluzioni alternative, ma complementari: entrambe sono essenziali e devono essere affrontate simultaneamente per ottenere risultati significativi.

Vorrei concludere questo breve articolo condividendo il mio punto di vista personale: vivendo a Chicago, ho l'opportunità di osservare come gli Stati Uniti, il più grande mercato del mondo, stiano adottando pratiche innovative per ridurre le emissioni. Questo non solo per raggiungere gli ambiziosi obiettivi stabiliti con l'adesione a iniziative importanti come il Global Methane Pledge, ma anche per rispondere alle dinamiche dei Paesi importatori di gas, come quelli dell'area EU, che impongono restrizioni regolamentari e commerciali lungo l'intera catena del valore, valorizzando i bassi livelli di emissione nei Paesi produttori.

L'Italia, con la sua avanzata filiera industriale e l'adozione di best practices consolidate, si posiziona come leader nella riduzione delle emissioni di metano. La partecipazione attiva in iniziative internazionali e la promozione di standard armonizzati rafforzano il ruolo del nostro paese nella transizione energetica globale. Puntando all'azzeramento delle emissioni, l'Italia può continuare a essere un esempio di eccellenza e innovazione, contribuendo significativamente agli obiettivi globali di sostenibilità e sicurezza energetica.