Intervista a Cristian Fabbri, Direttore Centrale Mercato del Gruppo Hera
Ne parliamo con Cristian Fabbri, Direttore Centrale Mercato del Gruppo Hera, che con oltre 3,4 milioni di clienti energy, è il terzo player nazionale per vendita di gas ed energia elettrica.
Quali impatti ha il rialzo dei prezzi dell’energia sulle utilities?
“Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad una significativa crescita dei prezzi sia del gas che dell’energia elettrica. Si tratta di un aumento che ha toccato livelli 8 volte superiori a quelli storici di periodo. Questa crescita genera notevoli impatti sui clienti finali che si troveranno a pagare nel 2022 bollette energetiche molto superiori a quelli che sarebbero stati i costi in anni normali. Ovviamente tali rincari non incideranno su quei clienti che prima dell’autunno avevano contrattualizzato l’energia e il gas a prezzi fissi.
Anche il settore delle società di vendita dell’energia, che in Italia conta circa 600 operatori, ha subìto conseguenze significative ancor prima dei clienti finali. Gran parte degli operatori, infatti, rivendono l’energia che comprano nei mercati all’ingrosso e si sono trovati di fronte a notevoli impatti finanziari dovendo pagare molto in anticipo rispetto al ciclo degli incassi dai clienti finali. L’energia elettrica, ad esempio, viene pagata settimanalmente mentre nella migliore delle ipotesi gli incassi avvengono alla fine del mese successivo a quello di consumo da parte dei clienti. Inoltre, per poter operare sulle piattaforme all’ingrosso è necessario fornire garanzie finanziarie il cui ammontare ha seguito l’andamento dei prezzi delle commodity.
Non tutti gli operatori sono riusciti a reggere questo notevole impegno finanziario e una ventina di società nei mesi scorsi si è trovata in grandi difficoltà: alcune sono in procedura concorsuale, altre hanno dovuto rinunciare ai propri clienti non essendo più in grado di servirli. Questi clienti sono stati serviti nei mercati di ultima istanza.
Le società di vendita, inoltre, si devono far carico dell’incremento dei maggiori costi di trasformazione dei prodotti comprati all’ingrosso in prodotti profilati sui consumi dei clienti finali; questi costi di modulazione sono, infatti, proporzionali ai costi dell’energia.
Infine, la crescita del fatturato potrebbe determinare un incremento degli insoluti, che per le aziende del nostro settore sono da sempre un costo importante. Se il fatturato raddoppia i costi degli insoluti più che raddoppiano in quanto sarà maggiore il numero dei clienti che non riuscirà ad onorare i propri impegni di pagamento”.
Quali azioni la vostra società ha messo in campo per ridurre gli impatti sui clienti finali?
“Da tempo noi proponiamo ai nostri clienti offerte a prezzo fisso e la maggioranza dei nuovi contratti sottoscritti lo erano. Da diversi anni, poi, operiamo per indurre i nostri clienti a ridurre i propri consumi sia attraverso politiche comportamentali, sia attraverso apparecchiature (condizionatori, caldaie, lampade a led, ecc.) ad alta efficienza energetica che, a parità di fabbisogno finale, riducano i consumi di energia primaria. Stimoliamo anche i nostri clienti a diventare “prosumer” attraverso l’installazione di pannelli fotovoltaici che proponiamo chiavi in mano con già lo sconto in fattura. Inoltre, con le imprese, PA e condomini realizziamo interventi per migliorare l’efficienza energetica.
Storicamente siamo stati sempre vicini a quei clienti che erano in difficoltà nel pagamento delle bollette fornendo la possibilità di rateizzazioni (in media ne concediamo circa 200.000 all’anno).
In questo periodo abbiamo potenziato ulteriormente questo sistema di rateizzazioni, concedendo possibilità ampiamente superiori a quelle previste dalla norma. A questi strumenti si aggiungono i protocolli che abbiamo attivato con molti comuni per tutelare le fasce più deboli della popolazione e promuoviamo attivamente questi strumenti ma anche le modalità di adesione al bonus sociale che mette a disposizione dei clienti maggiormente in difficoltà sconti sulle bollette che, fra l’altro, sono stati aumentati in questi ultimi due trimestri per contribuire a calmierare significativamente i rincari della bolletta”.