Il recente aggiornamento delle condizioni di tutela per i prezzi di energia elettrica e gas naturale da parte dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha riproposto il tema della bolletta energetica del Paese e del suo potenziale impatto sulle aspettative di ripresa e di rilancio del sistema economico.

Nel terzo trimestre, i prezzi dell’energia elettrica per il consumatore tipo hanno infatti raggiunto il loro massimo storico a 22,89 c€/kWh con un incremento complessivo del 9,9% rispetto al trimestre precedente. Si tratta del quinto incremento consecutivo dopo la caduta del secondo trimestre del 2020 corrispondente all’adozione delle prime misure di distanziamento fisico, di chiusura delle attività e di limitazione della mobilità dei cittadini seguite all’emergenza Covid-19. Nel prossimo trimestre, il prezzo sarà comunque maggiore di più di 2 c€/kWh rispetto al valore medio del 2019, con ulteriori aspettative di crescita nel prossimo futuro. Si tratta di un incremento che avrebbe peraltro potuto essere di ancora maggiore entità in assenza di specifici interventi di mitigazione da parte del Governo e della stessa ARERA a valere sulle componenti tariffarie relative agli oneri di sistema che hanno visto sostanzialmente dimezzarsi il loro peso relativo sul totale.

Tralasciando gli aspetti tecnici di regolazione, la principale motivazione di tale andamento è il rilevante incremento della componente della tariffa elettrica relativa all’approvvigionamento dell’energia, aumentata del 47% rispetto al precedente trimestre (e di ben 3 volte rispetto al minimo raggiunto durante il lockdown del marzo 2020) e corrispondente a circa il 52% del prezzo totale, peso che non si raggiungeva dal 2012 prima della forte ricomposizione indotta in particolare dal rilevante incremento degli oneri di sistema connessi in particolare all’incentivazione delle fonti rinnovabili di energia.

L’incremento della componente legata ai costi di acquisto dell’energia elettrica può essere ricondotto alla parallela crescita dei prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica, a sua volta connessa al rialzo dei prezzi del gas naturale e delle quote europee di emissione di CO2 (EUA - European Union Allowances), in un contesto di generale aumento delle commodity energetiche e delle materie prime a livello internazionale. Come è possibile osservare dalla Figura 1, che riporta l’evoluzione del prezzo dell’energia elettrica per il consumatore tipo, della componente approvvigionamento energia e del Prezzo Unico Nazionale (PUN), quest’ultimo è cresciuto di circa 5 volte rispetto al minimo del mese di maggio 2020, passando dai 21 €/MWh ai 107,81 €/MWh del giorno tredici di Luglio.

Si tratta di valori dei prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica che non si registravano dall’anno 2008, prima della crisi economica. Sotto questo profilo, è interessante evidenziare come nonostante le fonti rinnovabili di energia abbiano progressivamente acquisito un peso crescente nel mix di generazione del Paese, il prezzo all’ingrosso rimanga ancora fortemente dipendente dai costi di approvvigionamento dei combustibili fossili e dall’andamento del loro prezzo a livello internazionale. Si consideri infatti che, sulla base dei dati Terna, nel periodo gennaio-maggio 2021, circa il 37% del fabbisogno elettrico (sostanzialmente in linea con il 38% dell’intero 2020) è stato coperto dalla produzione da fonti rinnovabili (idroelettrica rinnovabile, eolica, fotovoltaica, geotermica e biomasse) rispetto al 17,5% del 2008. D’altra parte, dal lato della domanda, la richiesta di energia elettrica sulla rete nei mesi di gennaio-maggio 2021, sebbene in aumento del 6,6% rispetto allo stesso periodo del 2020, rimane ancora inferiore del 2,1% rispetto al dato progressivo del 2019 (e di quasi il 9% rispetto al dato 2008).

Fig.1: Evoluzione del prezzo dell’energia elettrica per il consumatore tipo, della componente approvvigionamento energia e del Prezzo Unico Nazionale (PUN) (numeri indice, gennaio 2020=100)

Fonte: nostra elaborazione su dati ARERA e GME

L’andamento delle quotazioni del PUN italiano appare comunque in linea con quelle delle principali borse elettriche europee, nelle quali il prezzo spot dell’energia elettrica nel mese di maggio era sostanzialmente raddoppiato (in Germania, Francia e Spagna) se non addirittura quadruplicato (nella borsa scandinava) rispetto al valore medio del 2020. In effetti, l’European Power Benchmark era pari a 53 €/MWh alla fine del primo trimestre 2021, con un incremento del 73% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

La forte crescita dei prezzi all’ingrosso delle principali materie prime energetiche ha dunque impresso una notevole spinta ai prezzi dell’energia elettrica, come è possibile osservare dalla Figura 2 che mostra l’andamento dei prezzi spot di petrolio, carbone e gas naturale nell’UE. Mentre i prezzi spot del gas naturale in Europa avevano raggiunto i 18-20 €/MWh nel primo trimestre 2021, valore quasi doppio rispetto a quello della primavera del 2020, il prezzo delle EUA ha toccato i 43 €/MtCO2 e sempre nel primo trimestre per poi salire ulteriormente ai quasi 53 €/MtCO2e del mese di giugno appena passato, anche in ragione del rilancio delle modifiche introdotte al quadro regolatorio del sistema per lo scambio di quote di emissione di gas a effetto serra dell’UE e all’adozione del cosiddetto Pacchetto Fit-for-55 con l’obiettivo di riduzione di almeno il 55% delle emissioni per il 2030.

Fig.2:  Prezzi spot di petrolio, carbone e gas naturale nell'UE

Fonte: Quarterly Report on European Gas Markets (2021)

Quanto all’impatto sul rilancio del sistema economico, mentre da più parti si segnala l’opportunità di un incremento ulteriore e duraturo dei prezzi dell’energia (e del carbonio) al fine di accelerare la transizione energetica, l’incertezza sulla capacità effettiva del sistema dei prezzi e degli strumenti di mercato di indirizzare le scelte di investimento e di consumo richiederebbe una attenta riflessione sulla politica energetica del Paese e sulla sua funzionalità alla ripresa post-pandemia. L’aggiornamento del PNIEC in corso costituisce sicuramente un’occasione in questo senso.