In Italia, molteplici sono gli strumenti di promozione dell’efficienza energetica in edilizia che prevedono la concessione di incentivi. Quasi tutti sono destinati alla riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente e rappresentano un valido supporto per cittadini, imprese e Amministrazioni Pubbliche che intendono abbassare il consumo energetico degli edifici. Tra le misure di sostegno rientra il Superbonus con detrazioni del 110% per efficienza energetica e interventi antisismici introdotto dal cosiddetto decreto “Rilancio” (Dl 19 maggio 2020, n. 34). In pratica, per gli interventi di efficienza energetica realizzati su edifici esistenti dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 viene applicata una detrazione IRPEF del 110%, da ripartire in cinque rate annuali.
La detrazione si applica ai seguenti interventi
• isolamento termico di almeno il 25% della superficie disperdente dell'edificio;
• interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali e sugli edifici unifamiliari per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernali esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria.
La nuova percentuale del 110% si applica anche a tutti gli altri interventi di efficientamento energetico che oggi beneficiano del 50/65% (infissi, solare termico, generatori a biomasse, ecc.), a condizione che siano realizzati congiuntamente ad uno dei casi appena descritti. Per accedere al Superbonus, gli interventi devono assicurare il miglioramento di due classi energetiche dell'edificio o, se ciò non fosse possibile, il raggiungimento della classe energetica più alta.
Il nuovo Superbonus al 110% si applica anche all'installazione di impianti fotovoltaici connessi alla rete e alla contestuale o successiva installazione di sistemi di accumulo; punti di ricarica dei veicoli elettrici negli edifici.
Anche gli interventi antisismici che beneficiano del cosiddetto "Sismabonus" vedranno la percentuale detraibile salire al 110% per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 fino al 31 dicembre 2021.
In alternativa al Superbonus, e sempre fino al 31 dicembre 2020 (2021 per i condomini), si può optare per l’Ecobonus e il Sismabonus. Riservate ai soli soggetti privati, le detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica e per la messa in sicurezza degli edifici esistenti incentivano numerosi interventi, con diverse percentuali e verranno ripartite in 10 rate annuali, di pari importo.
Riassumiamoli brevemente:
- 65% per isolamento delle strutture opache verticali e orizzontali (pareti e tetti);
- 65% per la riqualificazione energetica dell’intero edificio;
- 65% per l’installazione di pompe di calore;
- 65% per l’installazione di pannelli solari termici;
- 65% per l’installazione di microcogeneratori;
- 65% per interventi di building automation (dispositivi multimediali di domotica);
- 50%-65% per installazione di caldaie a condensazione;
- 50% per finestre più efficienti;
- 50% per l’installazione di caldaie a biomassa;
- 50% per l’installazione di schermature solari;
- 50% - 75% per interventi di riqualificazione sulle parti comuni degli edifici condominiali;
- 80% - 85% per la riqualificazione energetica + interventi antisismici nei condomini
La Legge di bilancio 2020 (Legge 160/2019) ha inoltre introdotto la detrazione d'imposta per interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici. Nota anche come Bonus facciate, la detrazione del 90% riguarda le spese sostenute per eseguire interventi di recupero o restauro delle facciate di edifici ubicati in zona A e B o in zone a queste assimilabili, in base alla normativa regionale e ai regolamenti edilizi comunali.
Detti interventi devono riguardare esclusivamente le strutture opache della facciata, balconi o ornamenti e fregi. Sono ammessi anche interventi di sola pulitura o tinteggiatura esterna. Anche in questo caso la detrazione va ripartita in 10 rate annuali, di pari importo.
Ma c'è di più. Sempre il decreto "Rilancio" ha aggiunto un'ulteriore opzione – lo sconto in fattura - e apportato delle modifiche ad una forma già esistente: la cessione del credito. I cittadini e le imprese che nel 2020 e 2021 sostengono spese per interventi di ristrutturazione edilizia, efficientamento energetico, adozione di misure antisismiche, recupero o restauro delle facciate, installazione di impianti fotovoltaici (e relativo accumulo) e punti di ricarica dei veicoli elettrici, possono optare - al posto dell'utilizzo diretto della detrazione - alternativamente per una delle due. Nel caso dello sconto in fattura si tratta di uno sconto fino a un importo massimo pari al corrispettivo dovuto, anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi e da quest'ultimo recuperato sotto forma di credito d'imposta, con facoltà di successiva cessione del credito ad altri soggetti, inclusi istituti di credito e altri intermediari finanziari. Nel caso di cessione del credito, invece, c’è la possibilità di cedere il credito spettante dalla detrazione a un soggetto terzo, inclusi istituti di credito e altri intermediari finanziari. Entro il 18 giugno 2020, un provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate dovrà definire le modalità attuative della nuova disposizione.
Infine, un altro incentivo a supporto dell'efficienza energetica negli edifici esistenti è rappresentato dal Conto termico 2.0. Introdotto dal Dm sviluppo economico 16 febbraio 2016, il Conto termico incentiva interventi di piccole dimensioni per l'incremento dell'efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. I beneficiari sono i soggetti privati (compresi Onlus, parrocchie, enti ecclesiastici e enti di culto in genere) e le Amministrazioni pubbliche.
Per quanto riguarda le Amministrazioni Pubbliche, il ventaglio degli interventi passibili di incentivi si allarga: a) isolamento termico di superfici opache delimitanti il volume climatizzato;
b) sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi delimitanti il volume climatizzato;
c) sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale utilizzanti generatori di calore a condensazione; d) installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento di chiusure trasparenti con esposizione da Est-sud-est a Ovest, fissi o mobili, non trasportabili; e) trasformazione degli edifici esistenti in "edifici a energia quasi zero";
f) sostituzione di sistemi per l'illuminazione d'interni e delle pertinenze esterne degli edifici esistenti con sistemi efficienti di illuminazione; g) installazione di tecnologie di gestione e controllo automatico (building automation) degli impianti termici ed elettrici degli edifici, ivi compresa l'installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore.
Sia i soggetti privati che le Amministrazioni Pubbliche possono beneficiare degli incentivi per i seguenti interventi: a) sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti, anche combinati per la produzione di acqua calda sanitaria, dotati di pompe di calore, elettriche o a gas, utilizzanti energia aerotermica, geotermica o idrotermica, unitamente all'installazione di sistemi per la contabilizzazione del calore nel caso di impianti con potenza termica utile superiore a 200 kW; b) sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti o di riscaldamento delle serre e dei fabbricati rurali esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di generatore di calore alimentato da biomassa, unitamente all'installazione di sistemi per la contabilizzazione del calore nel caso di impianti con potenza termica utile superiore a 200 kW;
c) installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e/o ad integrazione dell'impianto di climatizzazione invernale, anche abbinati a sistemi di solar cooling, per la produzione di energia termica per processi produttivi o immissione in reti di teleriscaldamento teleraffreddamento; d) sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore;e) sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con sistemi ibridi a pompa di calore.
Per accedere all’incentivo, sia i privati cittadini che le Amministrazioni Pubbliche devono presentare domanda al Gestore dei servizi energetici (GSE).