Terna è in prima linea nell’affrontare l’emergenza che si è venuta a creare in seguito al diffondersi del Coronavirus. In quanto soggetto responsabile dell’erogazione di un servizio pubblico essenziale, quello della trasmissione dell’energia elettrica su tutto il territorio nazionale, il TSO italiano deve garantirne la continuità in piena sicurezza, 24 ore al giorno, tutti i giorni, ancora di più in una situazione di emergenza come quella che sta vivendo oggi l’Italia. L’azienda ha da subito adottato tutte le norme di prevenzione igienico-sanitarie in linea con le indicazioni delle istituzioni e disposto una serie di misure sia per il personale operativo sul territorio, sia per gli impiegati.

Per quanto riguarda il personale operativo  dislocato nelle sedi territoriali, per i turnisti è previsto, oltre alla distribuzione su più sedi per abbattere il rischio di contagio, la possibilità di smart working solo durante le giornate in cui gli stessi sono a disposizione;  per gli operativi delle Unità Impianti è stata estesa a tutte le risorse (a partire dal 12 marzo e fino al 3 aprile) la distribuzione su più sedi (sede Unità Impianti, sedi distaccate, stazioni elettriche), oltre ad una rotazione delle squadre che si alternano suddividendosi a metà fra attività ordinaria e attività in reperibilità. Alle risorse di aree/attività aziendali dedicate a servizi essenziali è stata richiesta la presenza fisica nelle rispettive sedi in alcune giornate. Per tutti i centri di controllo e dispacciamento è stato inoltre predisposto un sistema per rilevare la temperatura corporea tramite termo-scanner di chiunque acceda.

A seguito delle pubblicazioni dei DPCM, Terna ha poi prontamente adottato particolari misure per garantire la sicurezza a tutti i dipendenti e anche alle persone che interagiscono con l’azienda.

L’adozione del lavoro agile, già utilizzato per una parte dei dipendenti, è stata adottata in larga misura. Inizialmente adottato come progetto sperimentale a partire da metà 2018, è stato successivamente esteso a una più ampia platea di risorse dopo un’attenta valutazione dei benefici/risultati ottenuti in termini di produttività. Per fronteggiare poi l’attuale emergenza coronavirus, Terna ha disposto per tutti gli impiegati e quadri un ampliamento dello smart working in maniera diffusa al 100%, a partire da venerdì 13 marzo (ma già avviato il 26 febbraio per le sedi di Lombardia e Veneto) e fino al 3 aprile compreso.

Oltre allo smart working, sono state adottate ulteriori misure a tutela della salute e della sicurezza, tra queste: l’attivazione di una apposita polizza assicurativa COVID-19 in favore di tutti i dipendenti, ove si dovesse verificare un ricovero; il contenimento delle trasferte in Italia e all’estero limitando gli spostamenti a comprovate esigenze lavorative; il blocco di tutti gli eventi aziendali e dei corsi di formazione, eccetto quelli online; l’organizzazione delle riunioni aziendali in videoconferenza; la sospensione dell’accesso in tutte le sedi di lavoro ai visitatori esterni occasionali; l’intensificazione delle attività di sanificazione degli ambienti di lavoro e dei mezzi operativi, nel rispetto delle misure igienico-sanitario riportate nei DPCM e nel Protocollo fra Governo e Parti sociali del 14 marzo scorso.

Per affrontare la grave emergenza, il gestore della rete elettrica nazionale ha inoltre prontamente istituito all’interno dell’azienda un comitato di crisi COVID-19 che monitora costantemente l’evolversi della situazione a livello nazionale e locale e l’aggiornamento delle linee guida e delle limitazioni stabilite dalle autorità nazionali e regionali. È stato anche identificato un Comitato che include rappresentanti delle organizzazioni sindacali per la verifica ed applicazione delle regole stabilite dal Protocollo Governo-Parti Sociali del 14 marzo scorso.  Terna è in continuo contatto con tutte le autorità pubbliche e gli enti predisposti e partecipa costantemente al Comitato Operativo della Protezione Civile – Mobilità e Servizi.

Dal punto di vista della stabilità finanziaria, tenuto conto del profilo fortemente regolato dei ricavi del Gruppo Terna, l’azienda non si aspetta grossi impatti sul fatturato dell’esercizio e tuttavia, al momento, ritiene prematuro fare stime di natura economica in merito alle ricadute sul business. Terna, pur ipotizzando impatti nel breve termine, potrà concretamente contribuire a un percorso di crescita, accelerando la ripresa del Paese una volta uscito dall’emergenza.