Il mercato italiano degli usi finali del GNL nel 2017 è cresciuto del 50%, rispetto al 2016, trainato dal forte sviluppo della flotta di mezzi pesanti a GNL e della rete di distributori di GNL-GNC (gas naturale compresso), più che raddoppiati in un anno. In base ai progetti in corso di realizzazione è prevedibile per il 2020 un quadruplicamento dei volumi di GNL richiesti nel mercato italiano. Tale crescita sarà determinata prevalentemente dalla richiesta dei distributori GNL-GNC, in parte dal fabbisogno delle utenze industriali off-grid, e più limitatamente dal fabbisogno di reti di distribuzione isolate a GNL.

La richiesta di GNL per usi finali nel 2017 viene stimata in circa 30.000 tonnellate, con una crescita di quasi il 50% rispetto alle 20.500 del 2016, anno in cui si era registrata una forte prevalenza dei consumi delle utenze industriali off-grid, con quasi 10.000 tonnellate che costituivano il 48% della domanda. Seguiva la richiesta di GNL per l’erogazione di GNC, sia da parte dei distributori di solo GNC sia di quelli che erogano GNC e GNL, per circa 6.300 tonnellate pari al 31%. La richiesta per il rifornimento dei mezzi alimentati direttamente a GNL era pari a 4.000 tonnellate (19%). Limitata la richiesta dei depositi a servizio di reti isolate, pari a 500 tonnellate (2,5%).   Nel 2017 vi è stata ancora una lieve prevalenza dei consumi delle utenze industriali off-grid, con circa 10.800 tonnellate che costituiscono quasi il 36% della domanda. Segue sempre la richiesta di GNL per l’erogazione di GNC, sia da parte dei distributori di solo GNC sia di quelli che erogano GNC e GNL, per circa 9.400 tonnellate pari al 31%. La richiesta per il rifornimento dei mezzi alimentati direttamente a GNL è arrivata a più di 9.000 tonnellate (30%). Ancora limitata la richiesta dei depositi a servizio di reti isolate pari a circa 600 tonnellate (2%).  

Richiesta di GNL per usi finali

Fonte: Ref-E, Osservatorio GNL usi finali

Tra il 2019 e il 2020 l’entrata in esercizio delle prime navi a GNL nei mari italiani determinerà anche una prima quota significativa di richiesta di GNL per bunkeraggio, oggi assente in Italia. Negli ultimi due anni hanno infatti assunto concretezza i primi ordini di imbarcazioni alimentate a GNL da parte di società armatoriali italiane, o che operano nella realtà italiana.

A fine 2016 presso i cantieri Sefine, in Turchia, è iniziata la costruzione del primo traghetto a GNL destinato a operare in Italia. La nave è stata ordinata dal gruppo Caronte & Tourist, che opera nei servizi di traghetto nello stretto di Messina con un investimento di circa 25-30 milioni di euro. L’imbarcazione, lunga circa 130 metri e larga 22 metri, potrà ospitare fino a 1.500 passeggeri e 290 autovetture. La consegna del nuovo traghetto, con motorizzazione dual fuel GNL e diesel, è attesa per il terzo trimestre 2018 e la sua operatività entro la fine dell’anno. Il gruppo Caronte & Tourist è orientato a espandere l’uso del GNL nella propria flotta, oltre al servizio nello stretto di Messina a partire dalle rotte verso le Eolie. I piani del gruppo prevedono un rinnovo della propria flotta con un investimento di circa 200 milioni di euro, per ordinare 10 nuovi traghetti a GNL da rendere operativi nei prossimi 10 anni.

A inizio 2018 è stata annunciata la commessa congiunta ai cantieri cinesi GSI di quattro traghetti dual fuel GNL/gasolio da parte di Grandi Navi Veloci (GNV) e del gruppo Onorato. Dei due traghetti destinati al gruppo Onorato, il primo è previsto in consegna per la fine del 2020. Mentre la consegna del primo dei due ordinati da GNV è prevista per aprile 2021. Il contratto sottoscritto prevede l’opzione per la costruzione di altre quattro navi gemelle.

Gli altri ordini di navi alimentate a GNL destinate ad operare nei mari italiani riguardano il settore crocieristico.

La Costa Crociere SpA, del gruppo Carnival Corporation & PLC, con base nel porto di Savona, ha ordinato due navi da crociera da 180.000 tonnellate in grado di ospitare 2.600 cabine e circa 6.600 passeggeri, destinate a operare nel Mediterraneo. La prima, denominata “Costa Smeralda”, la cui costruzione presso i cantieri Meyer di Turku in Finlandia è iniziata a settembre 2017, sarà consegnata entro la fine del 2019. Per il 2021 è prevista la consegna della seconda nave da crociera gemella della “Costa Smeralda”. Tale iniziativa fa parte della strategia del gruppo Carnival che prevede la realizzazione di sette nuove navi a GNL destinate ad operare nelle rotte crocieristiche. A fine 2016 è stata annunciata la sottoscrizione di un accordo quadro tra il gruppo Carnival e Shell per il bunkeraggio di GNL alle nuove navi tramite contratti specifici che verranno stipulati dalle società operative come Costa Crociere per le nuove imbarcazioni a GNL quando saranno effettivamente operative.

MSC Crociere, che ha la sua base nel porto di Genova, a giugno 2017 ha ufficializzato l’ordine a STX France per la costruzione di quattro navi da oltre 200,000 tonnellate, alimentate da GNL, la prima delle quali verrà consegnata nel 2022. In questo caso è stato stipulato un contratto di fornitura del GNL con Total.

Per cogliere le opportunità offerte dal nascente mercato del GNL come combustibile marittimo è necessario però superare i limiti strutturali dei terminali italiani che, per la loro localizzazione, non consentono il caricamento delle autocisterne che consegnano il GNL alle utenze finali. A questo fine si sta consolidando il panorama di iniziative per la realizzazione di depositi costieri, di cui tre già autorizzati, con l’aspettativa che i primi possano essere operativi tra il 2019 e il 2020. Negli stessi tempi dovrebbe entrare in esercizio presso il terminale OLT la prima facility italiana per il caricamento di metaniere SSLNG e/o bunkership, anche queste in progetto. È altamente probabile che contestualmente saranno operative anche bunkership con base in porti di altri paesi mediterranei in cui sono presenti terminali GNL che si stanno attrezzando con le facilities necessarie per caricarle.

La capacità del sistema paese di dotarsi delle infrastrutture necessarie in tempi adeguati sarà decisiva per consentire allo sviluppo del bunkeraggio di metano liquido per le navi operative nei mari italiani di essere una effettiva opportunità per la filiera nazionale degli usi finali del GNL.