Know-how acquisito e capacità di spingersi alle frontiere dell’innovazione sono nel DNA della filiera energetica italiana rappresentata del Settore Beni e Servizi di Assomineraria. Oggi, alla vigilia di una transizione energetica che si preannuncia sfidante per le capacità tecnologiche dei maggiori player globali dell’energia, il patrimonio di competenze e valori di questo comparto industriale può rappresentare una marcia in più per l’intero made in Italy.
Le sfide della transizione sono ampie e intersettoriali; fattori come sostenibilità ambientale, sicurezza delle operazioni e degli approvvigionamenti, robotica, digitalizzazione contribuiranno a cambiare il modo di produrre e utilizzare energia e, in generale, di intendere il futuro. La filiera italiana è pronta al cambiamento e lo dimostra sviluppando sempre nuovi prodotti e processi dal riconosciuto successo internazionale. Non a caso le aziende della filiera detengono più di 4.000 brevetti e nel 2017 hanno investito più di 160 milioni di euro in Ricerca e Sviluppo, per progetti volti al miglioramento degli standard di sicurezza e delle performance operative, per soluzioni di drilling package destinate ad applicazioni offshore e per il recupero degli impianti.
Sono aziende già attive nel processo della digitalizzazione per l’industria 4.0, attraverso l’implementazione di sistemi di manutenzione e controllo degli impianti da remoto: dai più grandi calcolatori utilizzati (Eni) per aiutare la ricerca di idrocarburi, ai sistemi per la gestione della manutenzione ordinaria e preventiva degli impianti di perforazione, anche attraverso il supporto di dispositivi per la Realtà aumentata (Drillmec).
L’avvento sempre più massiccio dei big data e delle tecnologie di digitalizzazione dei processi è alla base dell’approccio della filiera alla filosofia Industria 4.0. Le grandi aziende del settore, come ad esempio Saipem, hanno già sviluppato software specifici che dettagliano l’intero ciclo di vita delle singole componenti dei processi, partendo dall’ingegneria degli impianti e continuando attraverso le successive fasi di installazione, produzione, trasporto dei prodotti. Il flusso di dati generato da queste operazioni è misurato e analizzato da appositi programmi, i quali forniscono informazioni su come ottimizzare i processi, creando così nuove opportunità di efficienza lungo l’intera catena del valore. Sistemi di Telemetria e Telecontrollo Bidirezionale (Bonatti) che permettono la registrazione dei parametri di sicurezza, del funzionamento della macchina e l'interazione costante tra fabbrica e sito operativo, sono entrati a far parte delle realtà industriale.
Nella robotica stanno crescendo le tecnologie che permettono di evitare l’intervento diretto di addetti anche nella realizzazione di operazioni delicate in aree confinate o contaminate, salvaguardando la sicurezza del lavoratore.
Una serie di robot sono stati brevettati da aziende del settore come Petroltecnica allo scopo di ispezionare, bonificare e misurare la tenuta di serbatoi profondi e finanche eseguire riparazioni in luoghi complessi e potenzialmente nocivi per la salute e la sicurezza.
Anche nel campo dell’efficienza energetica, si sono fatti passi enormi con l’utilizzo di tecnologia sempre più avanzata e performante, fornendo un driver di sviluppo fondamentale in un mercato dell’energia sempre più flessibile e decentralizzato. Le turbine di nuova generazione per centrali gas sviluppate da BHGE, in grado di migliorare la capacità di cogenerazione complessiva degli impianti, ne sono un esempio.
Sempre nel campo della lotta alle emissioni, l’ingegneria e la chimica della filiera Oil&Gas hanno evoluto le proprie soluzioni. Si stanno affermando nuove tecnologie di recupero della CO2 grazie a processi che coniugano innovazione e sostenibilità. Un esempio è fornito dalle nuove sostanze sviluppate da Maire Tecnimont con il Politecnico di Milano, che solidificano e riciclano la CO2 o la catturano tramite processi di adsorbimento chimico.
Altri prodotti italiani si stanno poi affermando sui nuovi scenari dell’estrazione petrolifera non convenzionale, permettendo di eseguire migliori prestazioni di perforazione, nonché di massimizzare la sicurezza e i tempi di montaggio e spostamento degli impianti.
Sul tema della sicurezza delle operazioni, un caso emblematico ce lo fornisce EniProgetti e il suo software BART (Baseline Risk Assesment Tool), utilizzato per valutare i rischi di processo e proporre le soluzioni più adeguate per ridurne o azzerarne la portata. In generale il tema della sicurezza è fondamentale per tutta la filiera che è riuscita a raggiungere standard qualitativi molto elevati e riconosciuti su scala globale.
La nostra filiera è dunque a pieno titolo un comparto proiettato al futuro, confermando il suo ruolo di ‘Palestra’ del made in Italy. Essa è infatti in grado di progettare soluzioni applicabili in diversi settori, dimostrando quella trasversalità e flessibilità che, ad oggi, la identificano tra le migliori realtà industriali del nostro Paese.