Dalle parole ai fatti. Per la prima volta, in una città italiana, è entrata in servizio una flotta di autobus senza motore a scoppio. È successo a inizio ottobre a Torino, dove 23 nuovi autobus elettrici da 12 metri garantiranno il servizio giornaliero senza necessità di ricarica in linea.

I 23 veicoli sono stati prodotti dall’azienda cinese BYD, nello stabilimento cinese di Shenzhen, di questi, 20 sono stati destinati al Gruppo Torinese Trasporti (GTT) e 3 alla Servizi Urbani Novaresi. L’iter di acquisizione dei mezzi è iniziato nel 2014, quandola Regione Piemonte ha deliberato di destinare le risorse del Ministero dell’Ambiente per il miglioramento della qualità dell’aria all’acquisto di autobus a trazione elettrica. GTT è stata individuata come stazione appaltante per tutti i committenti regionali (Aziende di trasporto ed Enti). Al termine della gara è stata aggiudicata una fornitura di 19 veicoli. Inoltre, la Città di Torino ha aderito al Protocollo d’Intesa per migliorare la qualità dell’aria emanato dal Ministero dell’Ambiente nel dicembre 2015 per lo sviluppo di un ulteriore progetto relativo a 4 autobus elettrici acquistati da GTT.

Il finanziamento complessivo è stato di circa 15 milioni di euro, di cui 13,5 gestiti dalla Regione Piemonte e 1,5 dalla Città di Torino. I 23 autobus sono costati circa 8,5 milioni di euro. La cifra restante rimane a disposizione per l’aggiudicazione di altri lotti relativi a bus elettrici più piccoli, esattamente da  6,5 e9 metri. Con questi due nuovi lotti, che sono in via di aggiudicazione, ne saranno acquistati un’altra ventina, che saranno destinati anche ad altre città del Piemonte per diffondere e far conoscere questa tipologia di trasporto a “zero emissioni”.

I 23 bus elettrici possono trasportare 77 passeggeri, di cui 21 seduti, e una carrozzella. Sono dotati di pavimento integralmente ribassato, impianto di climatizzazione, videosorveglianza, impianto di informazioni ai passeggeri interno ed esterno, tre porte pneumatiche (porta anteriore rototraslante, centrale e posteriore sliding); l’accessibilità alle sedie a rotelle è garantita da rampa manuale.

Il sistema di trazione elettrica è realizzato con ponte motorizzato e motori inseriti direttamente sulle ruote posteriori. I due motori sono di tipo brushless sincrono a magneti permanenti ciascuno con potenza pari a 90 kW. Le batterie sono di tipo litio ferro fosfato, di capacità totale pari a 324 kWh, collocate sul tetto e nel vano posteriore.

I bus elettrici hanno un’autonomia di310 chilometri e un consumo di 104 kWh ogni100 chilometri, tanto che il sistema non prevede l’installazione di impianti di ricarica rapida in linea. Sono invece stati realizzati 2 impianti di ricarica presso i depositi GTT Gerbido e Tortona: gli autobus vengono ricaricati al termine del servizio in un tempo massimo di circa 5 ore. Al Gerbido, tra l’altro, parte dell’energia è ricavata da un impianto fotovoltaico installato da GTT.

I mezzi, non avendo il motore a scoppio, sono molto silenziosi e al di sotto della soglia di rumore tipico degli ambienti urbani: per questo motivo sono dotati di avvisatore acustico per segnalarne la presenza a pedoni e ciclisti.

Al momento gli autobus elettrici sono impiegati sulla linea 6 che collega la stazione di Porta Nuova alla zona precollinare di Val San Martino, passando per il Campus Universitario “Luigi Einaudi”. Nelle prossime settimane anche la linea 19 utilizzerà i nuovi veicoli sul percorso da piazza Solferino al quartiere Vanchiglietta, passando per il Cimitero Monumentale.

La livrea dei bus è stata realizzata dagli allievi della Scuola di Pittura dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, che hanno predisposto una linea grafica e creativa per sottolineare la mancanza di emissioni nell’ambiente, richiamata anche all’interno con sedili di colore verde e un pavimento che richiama il colore del legno.

Dopo questo primo periodo, i veicoli entreranno in servizio anche su altre linee non solo in Torino ma anche su alcuni tratti della prima cintura torinese (Settimo, Collegno, Pianezza, Venaria, Moncalieri e Nichelino).