Ridurre le emissioni climalteranti in uno dei settori più inquinanti ed “energivori” che ci sia: il trasporto marittimo. E’ questa la nuova sfida delle compagnie da crociera, che già da qualche tempo annunciano l’imminente debutto di “super-navi” di nuova generazione, sempre più ecosostenibili, alimentate a gas naturale liquefatto (GNL). Come? Grazie all’innovazione e alle tecnologie smart.

Una vera e propria svolta “green”, che di fatto pone nuovi standard di riferimento per tutto il mercato, considerato che ad oggi le imbarcazioni continuano a bruciare olio pesante, fortemente inquinante per i mari e per l’aria che respiriamo.

In campo ci sono i big del settore: Costa Crociere, MSC Crociere e Caronte & Tourist.

Costa Crociere. A luglio 2015, il leader di mercato dell’Europa continentale nel settore crocieristico ha annunciato l’ordine delle prime due navi da crociera alimentate in mare aperto a GNL che saranno costruite nel cantiere navale Meyer a Turku (Finlandia) per consegna nel 2019 e nel 2021. Parliamo di due unità da 337 metri di lunghezza e 183.000 tonnellate di stazza lorda, con una capacità di trasporto passeggeri di ben 6.600 persone ciascuna. Il gas sarà immagazzinato a bordo delle navi e utilizzato in navigazione per fornire il 100% dell’energia necessaria, riducendo in maniera significativa le emissioni di gas di scarico. “Le due navi Costa - spiega Neil Palomba, direttore generale della compagnia - rappresentano una vera innovazione per il mercato e fisseranno nuovi standard per l’intero settore: saranno le prime navi green alimentate con GNL”. Inoltre, secondo l’azienda, 750 italiani potrebbero venire assunti per prestare servizio sulle due imbarcazioni.

MSC Crociere. Ad aprile scorso la società italo-svizzera ha firmato una lettera di intenti con i cantieri navali Stx France per la costruzione di quattro navi da oltre 200.000 tonnellate alimentate da GNL. La consegna è prevista tra il 2022 e il 2026. I nuovi ordini corrispondono a un aumento di circa 4 miliardi di euro (mld. euro) di investimenti, che porterà il valore complessivo del piano decennale della società a circa 9 mld. Le quattro navi saranno sviluppate su un prototipo avanzato di nuova generazione e rappresenteranno quella che sarà conosciuta come World Class delle navi di MSC Crociere.

La lettera di intenti è “il risultato del nostro costante impegno verso l'innovazione, dal momento che avremo modo di collaborare con Stx France per progettare ancora una volta un prototipo completamente nuovo”, ha commentato il presidente esecutivo dell’azienda, Pierfrancesco Vago, aggiungendo che le nuove navi saranno dotate della “migliore e più avanzata tecnologia smart” e “delle più evolute tecnologie a disposizione in termini di impatto ambientale”.

Caronte & Tourist. Tra qualche mese dovrebbe essere pronto il primo traghetto a GNL della compagnia di navigazione messinese, che sarà impiegato sui collegamenti nello Stretto di Messina. Caronte & Tourist ha infatti firmato nel 2015 un accordo con il cantiere Rosetti Marino di Ravenna per la realizzazione di imbarcazioni ecosostenibili. La consegna della prima nuova costruzione (il contratto prevede un’opzione per un’altra unità gemella) è prevista dopo 24 mesi dalla firma, quindi a metà del 2017. L’investimento per queste imbarcazioni è fra i 25 e i 30 milioni di euro. La nave, che può trasportare 1.000 passeggeri, è stata progettata da uno studio norvegese e sarà ispirata proprio ai traghetti che da anni navigano nei fiordi. Caronte & Tourist lavorava da alcuni anni a questa iniziativa, valutando due possibili soluzioni: il retrofit di mezzi già esistenti oppure un ordine per nuove costruzioni, opzione che alla fine ha prevalso.

Il mondo delle crociere è dunque pronto da tempo a buttarsi nell’avventura del GNL. Si tratta di progetti particolarmente importanti da un punto di vista ambientale se si tiene conto che il trasporto marittimo è tra i settori che provoca maggiori emissioni inquinanti. A differenza dei trasporti su gomma, in questo comparto le iniziative e le politiche per migliorare le tecnologie e incentivare l’uso di veicoli più efficienti sono meno numerose. Pesa, inoltre, un’altra spada di Damocle sullo sviluppo di questo settore: la totale inadeguatezza di infrastrutture di bunkeraggio nei porti marittimi italiani. Tuttavia, i numerosi progetti avanzati fanno pensare che questo gap possa essere colmato nei prossimi anni. (Vedi: GNL nei trasporti marittimi: vantaggi e prospettive)