il punto di vista di Anigas 

I cambiamenti climatici e la necessità di costruire un sistema energetico a basso impatto ambientale pongono da diverso tempo al centro della politica europea e nazionale il tema del percorso verso la decarbonizzazione. Il settore dei trasporti ha un ruolo strategico in quanto le relative emissioni a livello europeo rappresentano oltre il 26% del totale di CO2 emessa e il trasporto su strada, specialmente l’autotrazione, ha un peso preponderante. La mobilità sostenibile è oggi un obiettivo prioritario e occorre mettere in campo tutte le soluzioni disponibili affinché siano raggiunti efficacemente i target europei.

Su questo versante, Anigas ritiene che il gas naturale possa dare un contributo rilevante, specialmente in Italia, dove l’impiego di tale risorsa nei trasporti è una realtà tecnologicamente matura. Il gas naturale è attualmente un’importante fonte nella strategia energetica europea e ha un ruolo centrale nel soddisfacimento del fabbisogno energetico nazionale nei diversi settori in cui trova impiego: oggi i consumi domestici sono soddisfatti per il 51% grazie al metano e oltre il 38% dell’energia elettrica utilizzata è prodotta con il gas naturale. In altre parole, è la risorsa più versatile negli utilizzi finali, più pulita tra i combustibili fossili e in grado di conciliare la necessità di garantire la certezza e la continuità delle forniture con la sostenibilità ambientale.

Nell’ambito dei trasporti – e in particolare nell’autotrazione – l’impiego del gas naturale ha un’importante valenza ambientale con una riduzione delle emissioni di CO2 del 15% e un abbattimento delle emissioni locali (NOx, PM10 e PM2,5) che arriva anche oltre il 90%. La riduzione dell’impatto ambientale è ulteriormente avvalorata dall’impiego del biometano, risorsa rinnovabile che può essere impiegata direttamente nel trasporto o tramite l’immissione in rete. Ma la sostenibilità ambientale del gas naturale passa anche attraverso la riduzione di rumore e vibrazioni, garantita dai veicoli alimentati a gas naturale compresso (CNG) e – con riferimento al GNL - dal rispetto degli stringenti limiti sul tenore di zolfo dei carburanti per uso marittimo, introdotte dall’International Maritime Organization e che dovranno prossimamente essere recepite e applicate in tutto il Mar Mediterraneo.

Proprio per queste ragioni il gas naturale rappresenta una risorsa fondamentale per far conseguire al sistema i target ambientali in modo più efficiente. Questo vale – a maggior ragione - anche per il settore dei trasporti dove, grazie ad una leadership italiana consolidata sul duplice versante dei motori a metano e dello sviluppo infrastrutturale, abbiamo ancora importanti margini di sviluppo a basso costo di investimento e a elevata resa ambientale.

L’impiego del metano nella mobilità può contare su una infrastruttura diffusa su tutto il territorio nazionale con 284.000 km di reti. Il trend di consumi degli ultimi dieci anni ha mostrato una progressiva riduzione dei consumi di gas naturale (dal 2005 ad oggi – 29%, con l’eccezione del 2015), legata a diversi fattori: dalla crisi economica nel settore industriale, alle condizioni climatiche più favorevoli degli ultimi anni, alla maggior competitività del carbone e allo sviluppo incentivato delle rinnovabili nella generazione elettrica. Pertanto, il sistema è oggi in una situazione in cui vi è ampia disponibilità di capacità e di risorsa.

Quella che attualmente è una esigenza per il sistema – la ripresa dei consumi per un utilizzo efficiente del patrimonio infrastrutturale – può diventare un’opportunità, impiegando in misura crescente il gas naturale nei trasporti e creando un circolo virtuoso che porti benefici in termini di sostenibilità ambientale e in termini di riduzione dei costi per il consumatore finale (risparmio pari al 60% rispetto alla benzina) e miglior utilizzo del sistema infrastrutturale esistente (riducendo il rischio di stranded cost da sottoutilizzo di infrastrutture gas).

L’Italia ha non solo la disponibilità della risorsa naturale ma anche il know how maturo per un impiego efficiente del gas naturale: siamo il primo mercato europeo per i consumi di metano per autotrazione, con oltre 1 miliardo di metri cubi consumati nel 2015 e quasi 1 milione di veicoli attualmente in circolazione. Nel suo complesso il settore del gas naturale per autotrazione vale già oggi un fatturato di 1,7 miliardi di euro l’anno e conta circa 20.000 addetti. Il nostro Paese sta inoltre rapidamente crescendo anche in termini di domanda di GNL per i trasporti pesanti e i bunkeraggi marittimi.

Il processo di decarbonizzazione richiede una transizione energetica, ma il cambiamento climatico va affrontato già oggi impiegando da subito le soluzioni disponibili e creando il contesto per lo sviluppo di quelle non ancora tecnologicamente mature.

La neutralità tecnologica – concetto ampiamente richiamato quando si discute di mobilità sostenibile – va letta proprio in questa chiave e la sua attuazione concreta dovrebbe tenere conto di diversi fattori: l’impatto ambientale di ciascun combustibile; gli investimenti necessari per rendere percorribile una determinata soluzione e renderla accessibile al consumatore; i costi – anche in termini di stranded cost - che ciascuna soluzione può generare direttamente in capo al cliente finale o sull’intero sistema; il tempo necessario per sviluppare ciascun soluzione, considerando l’attuale livello di maturità tecnologica; l’impatto sui diversi comparti industriali che operano in ciascuna filiera. Tenendo conto di tutti questi fattori sarà possibile non solo realizzare i target ambientali, ma raggiungere tali obiettivi attraverso il percorso più efficiente per il nostro Paese.

Il gas naturale è oggi la migliore alternativa disponibile ed economicamente sostenibile, grazie ai risparmi generati dal suo utilizzo nel trasporto per famiglie, imprese e pubblica amministrazione e grazie a una tecnologia consolidata, sicura e affidabile che consente tempi di realizzazione e sviluppo brevi, con benefici in tempi rapidi.