Gli scenari energetici commentati da Laura cozzi
Nel Weo2016 si dice piuttosto apertamente che il gas e le rinnovabili saranno i protagonisti dei prossimi 25 anni, in sostituzione del carbone, che è stato la star del quarto di secolo precedente. E' tramontata l'era del petrolio?
Guardando ai prossimi 25 anni, la crescita della domanda rallenta grazie al ruolo dell`efficienza energetica e le tecnologie low-carbon, in particolare eolico e solare, guideranno la transizione energetica, insieme al gas, unico fra i combustibili fossili a segnare una crescita nella parte della domanda primaria totale di energia. La crescita della domanda di petrolio rallenta rispetto al passato, soprattutto grazie ad un minore uso nella generazione elettrica e negli edifici e in un picco atteso per il trasporto auto, soprattutto legato alla diffusione dell`efficienza nei motori a combustione. Allo stesso tempo, la crescita del consumo di petrolio si concentra in settori come il trasporto marittimo, commerciale e aereo e nell`industria petrolchimica, dove le alternative al suo utilizzo sono difficilmente disponibili.
Questa fase di prezzi bassi del greggio durerà ancora a lungo? E' in grado di minacciare l'ulteriore sviluppo di tecnologie per la produzione di energia rinnovabile e dell'industria dello shale oil?
WEO-2016 indica che, nello scenario di riferimento il prezzo e' destinato a salire per garantire il bilanciamento del mercato al 2020 e la volatilita' dei prezzi destinata ad aumentare. Il 2015 e 2016 hanno visto un taglio significativo negli investimenti upstream, con due conseguenze. La prima e' che la quota mediorientale della produzione (i produttori a basso costo) e' ai massimi da 40 anni. La seconda e' che le scoperte di nuove risorse sono ai minimi da 70 anni. Gli ingredienti sono presenti per un periodo di alta volatilita'. Prezzi bassi possono avere conseguenze sia sull’industria amercana dello shale oil che sulle tecnologie di produzione di energia da fonte rinnovabile. Nel primo caso, tramite un’analisi di sensitivitá, é stata evidenziata una forte dipendenza della produzione di shale oil in funzione del prezzo del greggio, soprattutto a prezzi bassi. Per le tecnologie rinnovabili invece, si é visto come un sempre minor supporto da parte degli Stati sia necessario per garantire la competitivitá della tecnologia, garantendone quindi un minor impatto.
Le rinnovabili avranno un ruolo di tutto rilievo in questo periodo di transizione energetica. In quali settori avverrà maggiormente la loro espansione: trasporti, consumi domestici o industria?
Nei nostri scenari, il contributo delle rinnovabili cresce in tutti i settori, ma i maggiori passi avanti si notano nel settore di produzione di energia elettrica.
Nel 2040 la quota delle fonti rinnovabili copre all’incirca il 40% della produzione di energia elettrica mentre la produzione di calore e il settore dei trasporti si fermano a percentuali piú basse. Questo dato non deve sorprendere: va infatti considerato che piú di 150 paesi adottano politiche a supporto delle fonti rinnovabili destinate alla produzione di energia elettrica, ma solo circa la metá promuove fonti rinnovabili nei restanti settori.
Il settore dei trasporti continuerà a essere dominato dal petrolio oppure Gnl, biocarburanti e auto elettrica riusciranno a ritagliarsi uno spazio proprio?
Il petrolio continuerá ad essere la risorsa maggiormente utilizzata nel settore dei trasporti. Da 92% del consumo attuale (2014) scenderá a 87% nel 2040 nel nostro scenario principale, mentre veicoli elettrici e biocarburanti cresceranno il loro share, rispettivamente dal 1 e 3% al 2 % al 6%. Tecnologie che utilizzano queste risorse alternative al greggio contribuiranno soprattutto nel trasporto su strada. E’ infatti, nel settore dei trasporti, unitamente a quello di produzione di calore, che si trovano i maggiori potenziali di sfruttamento da fonte rinnovabile. Le nostre previsioni mostrano che lo stock di auto raddoppiera' da 1 milardo nel 2015 a 2 miliardi nel 2040. I veicoli elettrici oggi ammontano a poco piu' di 1 milione, e cresceranno fino a 150 milioni al 2040. Per raggiungere l'obiettivo dei 2C i veicoli elettrici su strada dovrebbero essere piu' di 700 milioni.
Quale è il reale peso della finanza nell'ambito dei meccanismi di formazione del prezzo del petrolio?
Nel medio-lungo periodo, la formazione del prezzo del petrolio dipende dalle dinamiche di domanda e offerta. L`attuale basso livello del prezzo del petrolio è determinato dalla situazione di oversupply sul mercato, in larga misura attribuibile alle politiche produttive dei paesi esportatori (OPEC) in una condizione di scarsa domanda e incertezza rispetto alla crescita economica globale. I mercati finanziari guardano a queste dinamiche nella formazione dei prezzi, offrendo un benchmark di prezzo trasparente a livello globale.
Il taglio degli investimenti da parte delle compagnie petrolifere degli ultimi due anni è un pericolo per i paesi consumatori o la diversificazione dei mix energetici li ha messi nelle condizioni di reagire a eventuali corti di offerta senza shock?
Il taglio degli investimenti, seguito al calo dei prezzi delle commodities, rimane un problema per la stabilità e la sicurezza del mercato energetico globale, soprattutto perchè legato alla necessità di bilanciare il declino produttivo dei giacimenti di petrolio esistenti : per dare una misura, è come se ogni due anni si perdesse l`equivalente della produzione di petrolio irachena. La diversificazione gioca un ruolo fondamentale per la sicurezza energetica dei Paesi. Per ridurre la dipendenza dal petrolio, un ruolo fondamentale è svolto dai miglioramenti nell`efficienza energetica in grado di contribuire notevolmente alla riduzione della domanda, unito alla crescita delle rinnovabili nel mix energetico e alla diffusione dei veicoli elettrici e a gas.