A distanza di poche settimane dalla morte di Papa Francesco, RiEnergia ha voluto ricordare la sua azione per l'ambiente che, tra le altre cose, ha ispirato movimenti ambientalisti come il Laudato Sì Movement. Con il direttore esecutivo di questo movimento, Lorna Gold, abbiamo discusso dell'azione rivoluzionaria di Papa Francesco in materia di ecologia e tutela del creato, del futuro impegno della Chiesa Cattolica su questi temi e delle iniziative promosse dal Movimento.
L’enciclica Laudato Sì di Papa Francesco ha rappresentato una tappa importante nella presa di consapevolezza della Chiesa sul suo dovere di prendersi cura del creato, all’insegna di quella "ecologia integrale" che tiene conto delle preoccupazioni ambientali, della giustizia sociale, della dignità umana. Qual è stata la rivoluzione di Papa Francesco? Perché la sua azione è diversa da quella degli altri Papi?
Credo che Papa Francesco abbia avuto ruolo un importante in tal senso, dando priorità alla cura del creato e assicurandosi che fosse considerata parte integrante della vocazione cristiana. Questo impegno però non è nuovo alla Chiesa, almeno dal punto di vista della dottrina, visto che sia San Giovanni Paolo II che Papa Benedetto XVI avevano scritto di ecologia e custodia del creato. Ciò che differenzia l’azione di Papa Francesco è stato il porre questo tema in cima all'agenda e lo ha fatto da subito, scegliendo il nome di Francesco d'Assisi per il suo pontificato, mettendo la pace, la cura dei poveri e la cura del creato al centro del suo messaggio. E su questo non ha mai vacillato. Ma lo ha fatto anche subito dopo, quando nel 2015 a soli due anni dall'inizio del suo pontificato, ha pubblicato la Laudato Sì, concentrando l'attenzione sulla crisi climatica e sulla biodiversità in un momento critico. La sua azione ha avuto un impatto politico, riuscendo ad andare ben oltre il mondo cattolico, cristiano e persino religioso. Non sono mancate personalità politiche e media che hanno sottolineato come la pubblicazione dell’Enciclica e l'impegno del Papa siano stati fondamentali per la firma dell'accordo di Parigi sul clima.
A rendere poi Papa Francesco un "rivoluzionario" è stato il modo in cui ha vissuto il suo impegno attraverso i gesti personali e il simbolismo che ha evocato. Ha illustrato con piccoli atteggiamenti – quelli che definisce "azioni nobili" nella Laudato Sì: cosa significhi vivere la cura per la terra e per i poveri. Che si trattasse della scelta di un mezzo di trasporto modesto, della decisione di rinunciare alla maggior parte dei lussi papali, dei suoi innumerevoli incontri con chi vive in povertà e miseria, o dei suoi incontri con i difensori in prima linea, ha vissuto il suo messaggio. In un'epoca in cui le parole costano poco, questo esempio di vita semplice e coerente è stato davvero rivoluzionario.
L'eredità di Papa Francesco si estende oltre la Chiesa, ispirando movimenti globali per l'azione per il clima e la protezione ambientale. Il movimento Laudato Sì ne è un esempio. Cos'è questo movimento, la sua missione, le sue iniziative concrete?
Papa Francesco ha avuto un impatto significativo sull'intero movimento ambientalista, come hanno sottolineato molti commentatori dopo la sua scomparsa. In particolare in materia di azione ambientale basata sulla fede, ha dato un ulteriore impulso ai fedeli di diverse religioni a vivere i valori della cura della terra, valori di fatto presenti in tutti i testi sacri. Negli ultimi anni, iniziative come il programma "'Faiths for Earth”dell'UNEP sono cresciute esponenzialmente grazie, almeno in parte, alla leadership di Papa Francesco. Nel mondo musulmano, la Laudato Sì ha ispirato gli studiosi a pubblicare una "versione" musulmana di questa Enciclica chiamata "Al Mizan".
Nel mondo cattolico, Papa Francesco è stato l’ispiratore del Movimento Laudato Sì, un movimento globale che comprende oltre 900 organizzazioni affiliate (alcune delle quali hanno una rilevanza decennale come Caritas Internationalis, i Gesuiti e il Movimento dei Focolari), 80 sezioni in tutto il mondo e oltre 20.000 leader comunitari qualificati. Abbiamo istituito un programma di formazione online per Animatori Laudato Sì, gratuito per tutti e disponibile in sei lingue. Un corso rivolto ai più che attrae periodicamente 5.000 o più persone che desiderano diventare leader nell'azione ambientale basata sulla fede. In collaborazione con il Vaticano, abbiamo contribuito a realizzare un programma globale per la sostenibilità chiamato Laudato Sì Action Platform, a cui singoli individui e istituzioni possono iscriversi per sviluppare piani d'azione per le proprie comunità. È uno strumento straordinario per mobilitare l'intera Chiesa cattolica a diventare pienamente sostenibile. Altre iniziative includono la celebrazione annuale del Tempo del Creato, che si svolge a settembre con i nostri fratelli e sorelle in tutte le chiese cristiane. Abbiamo anche contribuito a realizzare importanti campagne come quella per il sostegno della Chiesa a un nuovo trattato sulla non proliferazione dei combustibili fossili.
Quale scenario si prospetta ora che Papa Francesco è morto? Quale sarà l'approccio della Chiesa cattolica alle questioni ambientali, ecologiche e dei cambiamenti climatici?
Il 24 maggio di quest’anno celebreremo i 10 anni della Laudato Sì. È stato un decennio dedicato a gettare solide fondamenta. Papa Francesco ha davvero fornito a noi laici gli strumenti chiave di cui abbiamo bisogno per garantire che questo lavoro sull'ecologia vada avanti, un lavoro ormai saldamente parte della Dottrina Sociale della Chiesa Cattolica. Non è una questione secondaria. Grazie al lavoro sul campo con i fedeli, il Movimento Laudato Sì vanta oggi relazioni istituzionali in tutto il mondo e un impegno da parte della gerarchia in tutti e cinque i continenti. Penso che il prossimo Papa continuerà a svolgere un ruolo chiave nel garantire che questo lavoro, che è guidato in gran parte dal basso, oltre che dal Vaticano, prosegua in modo autorevole.
L'ultima domanda: qual è l'approccio delle altre religioni alle preoccupazioni ambientali?
Come accennato, tutte le religioni contemplano la cura della terra nei loro testi sacri e nelle loro politiche. Il film che abbiamo prodotto, "The Letter - a Message for our Earth", evidenzia quanto sia importante lavorare in sinergia con le altre religioni per la cura della terra. Dopotutto, Dio ci ha dato una sola terra da condividere, non pianeti separati per cristiani, ebrei, buddisti, musulmani ecc. Per molti versi, noi cattolici siamo arrivati tardi alla festa, esibendo uno scarso impegno verso l’ambiente. Un mio amico teologo disse una volta che Papa Francesco, nella Laudato Sì, ha portato il mondo cattolico dall'asilo al dottorato in un colpo solo. Credo che ora siamo pienamente coinvolti e pronti a guidare l’azione ambientale, in uno spirito di collaborazione con tutti i nostri fratelli e sorelle di fedi diverse.
La traduzione in italiano è stata curata dalla redazione di RiEnergia. La versione inglese di questo articolo è disponibile qui