Nel pieno di una trasformazione epocale del sistema energetico, le nuove generazioni di imprenditori e professionisti si trovano a giocare un ruolo chiave, carico di sfide ma anche di straordinarie opportunità. In un contesto in cui l’energia non è solo infrastruttura e tecnologia, ma anche visione, responsabilità e coraggio di innovare, la voce dei giovani è chiamata ad essere non solo presente, ma protagonista. Negli ultimi anni, il panorama energetico ha subito cambiamenti rapidi e profondi. La transizione ecologica, la digitalizzazione dei processi, la crescente attenzione ai vettori energetici alternativi, la sicurezza e l’accessibilità dell’energia sono solo alcune delle questioni che oggi determinano le strategie delle imprese del settore. In questo scenario, la generazione emergente porta con sé competenze aggiornate, ma soprattutto una mentalità aperta, capace di coniugare innovazione, sostenibilità e progresso sociale.

Durante l’assemblea del 27 marzo 2025, tenutasi a Roma presso la sede dell’ACI, il Gruppo Giovani di Assopetroli-Assoenergia, l’associazione che rappresenta le PMI che operano nel campo della distribuzione di prodotti energetici e dei servizi per l’efficientamento energetico, ha avuto modo di confrontarsi su alcune delle priorità strategiche per il futuro del comparto. Tra i temi discussi: l’importanza crescente dei criteri ESG (Environmental, Social and Governance) nell’orientare le scelte aziendali; la necessità di aggiornare e rafforzare i percorsi di formazione per le imprese; la rilevanza di un mix energetico variegato e plurale, che riconosca il contributo alla decarbonizzazione dei low carbon fuel come i biocarburanti avanzati e l’idrogeno; e infine le potenzialità offerte dall’intelligenza artificiale, soprattutto nelle applicazioni legate alla distribuzione dei carburanti.

Questi argomenti, affrontati con attenzione e visione strategica durante i lavori, sono ripresi e approfonditi anche nei contributi presenti in questo numero di RIEnergia, offrendo uno spaccato concreto di come la nuova generazione di imprenditori stia già oggi tracciando le linee guida del settore per i prossimi anni.

Oltre alle sfide della transizione energetica, un altro tema cruciale per le imprese energetiche è quello del passaggio generazionale. Molti giovani imprenditori si trovano a vivere direttamente questa transizione, subentrando alla guida delle aziende familiari o assumendo ruoli di leadership all’interno di realtà consolidate. L’uscita dei fondatori o dei manager storici rappresenta un momento delicato, ma anche un’occasione irripetibile di rinnovamento.

Questo passaggio non deve essere vissuto come un ostacolo, bensì come un’opportunità per valorizzare la memoria e l’esperienza di chi ha costruito, integrandole con le competenze e le idee di chi oggi si affaccia alla guida. È essenziale che i senior trasmettano il loro patrimonio di conoscenze, ma anche che siano pronti ad ascoltare i giovani, accogliendo i loro contributi come risorse preziose per il futuro. Il dialogo tra generazioni, se ben gestito, può diventare una leva straordinaria di crescita. Serve, però, un contesto fertile in cui questo scambio possa avvenire in modo naturale e continuativo.

In questo senso, le associazioni di categoria e i gruppi giovani che vi operano giocano un ruolo fondamentale. Sono spazi di confronto, di formazione, di costruzione di una rete professionale solida e orientata al futuro. Luoghi in cui si alimenta la fiducia reciproca, si coltiva l’ambizione e si sviluppano progetti concreti.

Essere parte attiva di questi gruppi significa mettersi in gioco, confrontarsi con colleghi di altre aziende e settori, aprirsi al dialogo con le istituzioni e i decisori pubblici. Significa contribuire, ogni giorno, a delineare una visione condivisa del futuro energetico del Paese, fondata su valori come l’inclusione, la responsabilità e l’innovazione.

È proprio attraverso queste comunità che si può costruire un ecosistema capace di affrontare le sfide globali con radici ben piantate nel tessuto locale. Perché è nei territori, nelle imprese, nelle relazioni tra persone che si costruisce la vera transizione energetica.

Il contributo dei giovani imprenditori non può limitarsi a essere una promessa per il futuro: deve essere una realtà del presente. Abbiamo il dovere di agire con concretezza, investendo sulla formazione continua, sull’aggiornamento tecnologico, sulla collaborazione intergenerazionale. Dobbiamo farlo con entusiasmo, ma anche con disciplina, consapevoli che la qualità del nostro lavoro oggi determinerà la qualità della nostra energia domani.

La nostra forza risiede nella capacità di fare rete, di condividere idee e risorse, di non rimanere mai fermi. Di fronte a un mondo che cambia, non basta adattarsi: serve guidare il cambiamento, con spirito critico e visione strategica, unendo la freschezza delle nostre intuizioni alla solidità di chi ci ha preceduti. L’attività del gruppo giovani deve essere un punto di riferimento stabile, un luogo dove riconoscersi e da cui partire per incidere realmente nel settore.